Emangioma capillare

Sono un ragazzo di qusi 31 anni, Vi invio la seguente per chiedervi un parere su un emangioma capillare.

Nel 2002, all'età di 22 anni, avevo sulla tempia sinistra un piccolo neo (almeno io pensavo fosse tale), poi mi si è rotto, ho perso molto sangue e si è ingrossato: sono andato dal medico e mi ha ordinato la rimozione.

Nel 2004, all'età di 24 anni, si forma nuovamente (e nello stesso ed identico punto) la neoformazione e la tolgo ancora; l'esame istologico diceva: Losanta cutanea dimm. 7 x 5 con neo formazione polipoide del diametro di mm 2, Diagnosi: Emangioma Capillare.

Nel 2007, all'età di 27 anni, mi si forma di nuovo una neoformazione simile (sempre nello stesso punto), la tolgo con il laser presso uno studio privato senza fare l esame istologico poichè era pressochè identica alla precedente 8quindi si presumeva fosse un emangioma capillare).

Circa un mese fa mi sono accorto, ad un centimetro e mezzo da dove mi è stato tolto l'emangioma, di avere un piccolo "bruffolino", l'ho "scoppiato" come si fa solitamente e dopo tre giorni è ricomparsa una nuova neoformazione pressochè uguale ai precedenti angiomi (e lavandomi i capelli mi si è rotta..perdendo un bel po di sangue); la nuova formazione è di circa mezzo centimetro.

Nei prossimi giorni prenoto una visita dermatologica, ma volevo sapere da Voi se è "normale" il riformarsi di fattispecie simili.

In attesa di Vostre determinazioni, porgo cordiali saluti.





[#1]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Solitamente non dovrebbe riprendersi dopo questi trattamenti: utile la valutazione dermatologica

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
La ringrazio per la celerità nella Sua risposta.

Le chiedo un'ultima specificazione: il Suo (cit.) "Solitamente non dovrebbe riprendersi dopo questi trattamenti" è motivato su quali basi?

Specifico quanto segue: nella normale casistica, l'aver asportato chirurgicamente la neoformazione comporta tendenzionalmente un suo non ri-formararsi? E, se mi permette, la ricostituzione (la ri-formazione) della fattispecie in oggetto può esser dovuta a cosa?

Mi rendo conto, in primis, di chiedere una sorta di "diagnosi virtuale" che, nella realtà dei fatti, non può esser similare a quella effettuata dal Dermatologo presso il quale farò la visita nei prossimi giorni; nonostante questo, chedo a Lei, la motivazione (dottrinale e quindi strettamente teorica-scientifica)in base alla quale può verificarsi nuovamente il riformarsi della "neo"formazione.

Scusandomi per essermi dilungato, e confidando in una Sua determinazione specialistica, Porgo Cordiali saluti ed auguro Buon fine settimana.