Fibrillazione atriale: quali conseguenze?

Buongiorno
Ho 42 anni e qualche mese fa mi è stata diagnosticata, a seguito di un Holter, una "Aritmia totale da fibrillazione atriale con frequenza media ventricolare di 90 bpm".
Sono un tipo fortemente emotivo. Premetto che avevo episodi di fibrillazione atriale da più di 18 anni ma nessun cardiologo, nonostante ripetute visite, mi aveva diagnosticato quanto sopra. Nessun cardiologo mi aveva consigliato l'Holter. E' stata pertanto una mia decisione.
Ho effettuato anche un ecocolordoppler che riportava quanto segue: "Lembi valvolari lievementi ispessiti con lieve ed incostante piosteriorizzazione del lembo posteriore. Lieve rigurgito della vavola mitrale e minito rigurgito della valvola tricuspide. Piccolo shunt sinistro destro come da forma ovale pervio a livello del setto interatriale"
Successivamente a questi esami ho effettuato visite presso famosi cardiologi di Roma che ognuno fedele al suo pensiero mi hanno consigliato chi Propafenone, chi Chinidina, chi Flenicainide, chi Dilatrend, chi dosi di carico di Propafenone al sintomo.
Io non ho seguito nessuno dei loro consigli riguardo ai farmaci perche mi pare di aver capito che ognuno presenta gravi effetti collaterali come quello ad esempio di sviluppare un'aritmia nuova e più grave.
Per ora sto prendendo soltanto il Sintrom da 2 mg e tengo un INR intorno a 2/2.2
Faccio presente che hanni fa gli episodi di FA erano meno frequenti ma mi duravano alcuni giorni. Ora sono molto più frequenti e durano sempre diversi giorni (anche 15/20)
Ora io chiedo: Considerando che di norma durante gli episodi di FA ho una frequenza ventricolare a riposo di 78/82 battiti al minuto e che a parte una sensazione di sfarfallio nel petto non avverto altri disturbi e considerando altresì che sto facendo una terapia anticoagulante per evitare trombi, rischio qualcosa se non prendo farmaci antiaritmici o betabloccanti ?
A me sembra un po' strano somministrare certi tipi di farmaci che non hanno un buon margine di sicurezza riguardo aglie effetti collaterali.
Ho preso in considerazione anche l'ablazione transcateterale ma, mi sono informato, non è detto che riesca e oltretutto può comportare il fatto di continuare a prendere farmaci anche successivamente.
La mia pressione è sempre 80/120. Attualmente anche in FA faccio sport: sci, calcetto, bici, palestra. Non avverto grossi disturbi se non quello di avvertire sotto sforzo una battito accelerato e aritmico che più che altro a livelllo psicologico mi crea disagi.
Faccio presente che quando non sono in FA mi sento come rilassato e durante gli sport corro almeno il doppio.
Fatemi sapere un vostro parere. Grazie
Mauro
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Dr. Marco Marilungo Cardiologo, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 89 1
Racconto interessante Mauro.
Dal tuo scritto si evidenziano alcuni problemi oggettivamente fisici. Parli del forame ovale pervio, parli dell’ispessimento dei lembi della valvola mitrale, parli di esami eseguiti.
Non si può dire, non posso dire, che tu non ti sia sottoposto ad accertamenti corretti e mirati.
E non si può non essere favorevoli all’utilizzo del Sintrom. C’è una Fibrillazione Atriale.
Ci sono problemi fisici che vanno controllati con il farmaco.
Tuttavia, mi chiedo, quindi ti chiedo, quanta, della tua emotività, possa essere la concausa del tuo malessere?
Ovvero, quanto la tua psiche può influenzare il tuo soma, il tuo corpo?
Insomma, dietro al sintomo, ritieni che possa esserci “altro”?

Cordialmente
Marco Marilungo

Dr. Marco Marilungo
marcomarilungo@hotmail.it

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dopo
Attivo dal 2004 al 2015
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nnn
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dopo
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Egr Dott. Marilungo:
Le rispondo in più lettere visto che è la terza volta che scrivo e ogni volta che dò l'invio mi dice che non sono abilitato. Va bè
Premetto che dal 13/10/2004 ad oggi da quando cioè ho fatto la richiesta di consulto ho effettuato altri esami in day hospital tra cui prelievi vari, un holter in cui mi è stata confermata la fibrillazione atriale, un ecocardiogramma in cui si concludeva con "assenza di elementi patologici". Atrio sinistro di 34 mm. e Ventricolo sinistro di 52mm. Nessun riferimento a prolassi, lembi ispessiti e forame ovale pervio.......(continua)
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dopo
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.....(segue) Cerco di rispondere in merito alle sue domande riguardo l'emotività. Che dire ? In effetti mi ritengo un tipo ansioso/emotivo. Vengo da una famiglia di ansiosi, mio padre e mia nonna materna i capostipiti. Mio padre mi dice che alla mià età soffriva di disturbi del ritmo al cuore e tachicardia ma non ha mai approfondito il problema. Da anni prende farmaci per ansia e depressione e dice che da quando li assume il cuore non gli ha più dato di quei problemi. A mia nonna ho riscontrato personalmente una fibrillazione al polso. ma non ha mai avuto problemi cardiaci ed è morta nel 1995 a 85 anni.
Per quel che mi riguarda posso dire che da quando sto facendo controlli (7 mesi a questa parte) le fibrillazione sono più durature (15/25 gg.) e frequenti (non è strano ?). Sono un tipo che tende ad accumulare tensione stress ed emozioni (positive e negative). Difficomente le scarico. Forse le scarico in un organo (cuore?) Da adolescente mi ricordo che era lo stomaco.
..........(continua)
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dopo
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......(segue) Ora mi sembra di constatare che quando insorgono le aritmie avvengono quando il mio corpo è "carico". Poi quando ritorno in ritmo sinusale mi sento come scarico e, in quel momento posso fare qualsiasi tipo di sforzo senza che vengano indotte aritmie. A volte mi è capitato che, giocando a calcetto in fibrillazione, si siano interrotte durante il gioco. Mi ricordo che nel 1987 a seguito di un particolare periodo di stress psico-fisico avevo frequentemente le fibrillazioni. Dal 1995 al 1997 invece in un periodo in cui frequentavo assiduamente la palestra (pesi 50/60/100 kg) non ricordo di aver avuto fibrillazioni: Forse scaricavo le tensioni sui pesi ?
Come ho già scritto nessun cardiologo dal 1986 al 2004 mi ha diagnosticato la fibrillazione (ne avevo consultati almeno 7)..........(continua)
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dopo
Attivo dal 2004 al 2015
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..........(segue) Ora mi parlano di antiaritmici che hanno gravi effetti collaterali (le pare normale curare un'aritmia e avere come effetto collaterale un aggravamento dell'aritmia stessa), di ablazione (ma è una cosa nuova di pochi anni fa). Ma io secondo lei mi faccio toccare il cuore senza sapere bene la causa delle fibrillazioni ? E senza peraltro essere certo della riuscita dell'operazione ? Bah!
Aspetto su notizie Dott.Marilungo
Sono pronto a rispondere a qualsiasi quesito sull'argomento.
La ringrazio e le auguro un buon lavoro
Mauro
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