Rapporto di coppia

Mi sono sposata innamoratissima 25 anni fa, e sono 25 anni che lotto...Mio marito è una persona che "sembra" molto pieno di se, ciò che fai non è mai abbastanza, bisogna fare sempre meglio, sempre! Di conseguenza ogni cosa cha io faccio è una critica perchè avrei potuto fare meglio, mentre non ha mai fatto un piccolo complimento o non ha mai fatto un apprezzamento, perchè lui dà per scontato che le cose fatte bene non vanno lodate. La mia reazione è "sclerare" perchè sono arrivata ad una età (50 anni)per cui non sopporto più questa condizione che considero mancanza di rispetto. E quando io sclero lui "non si arrabbia" (sue parole) ma non mi parla più per giorni, mi ignora completamente. Non mi ha mai chiesto scusa per qualche mancanza in tutti questi anni. Ma non voglio andarmene, voglio che la mia vita sia più tranquilla. Davanti a problemi di salute abbastanza importanti e che avrebbero potuto essere anche molto molto gravi, lui reagisce infierendo,diventa cattivo, non ho mai avuto solidarietà e vicinanza da lui. Mi ha sempre dato sostegno finanziario, non mi è mai mancato nulla, ma quanto ad affetto e comprensione....lasciamo perdere. Eppure lui dice che mi risposerebbe ugualmente.................????? So che dovrei lasciarlo parlare ma mi viene un nervoso tale in quei momenti che mi sembra di stare fisicamente male. Quando poi mi ignora, mi sembra di impazzire. Sono una stupida lo so, è colpa mia se sto così male, che posso fare??
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile signora,
non serve darsi colpe, ma cercare di stare meglio nella sua relazione di coppia.

Lei ha descritto modalità di relazione rigide che si protraggono da molti anni nello stesso identico modo.

Le suggerisco di rivolgersi in presenza ad un terapeuta di coppia (indicato l'orientamento sistemico-relazionale) al fine di poter trovare un aiuto idoneo per affrontare le vostre difficoltà relazionali e poter ritrovare serenità personale e un miglior equilibrio nella coppia.

Molti auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Chiara Facchetti Psicologo, Psicoterapeuta 60 1
Gentile Signora,
l'unico consiglio che mi sento di darLe è di iniziare Lei un percorso di consulenza psicologica, che l'aiuti ad uscire da questa situazione di blocco che si è creata... da un lato ama suo marito, dall'altro si rende conto di aver bisogno di altro, cose che nel vostro rapporto sono sempre mancate, mi sembra di capire.

La soluzione migliore sarebbe quella di iniziare un percorso di coppia, che permetta ad entrambi di comprendere le ragioni e le difficoltà dell'altro, trovando al tempo stesso un modo diverso di comunicare e di interagire tra di voi.
Tuttavia qualora Suo marito non volesse affiancarla in questo percorso, mi sembra utile che Lei stessa inizi una consulenza con uno psicologo, per comprendere effettivamente cosa sta succedendo, perchè proprio ora lei stia "slerando" e come mai il vostro rapporto negli anni si sia evoluto fino ad arrivare alla situazione attuale.

In bocca al lupo per tutto
cordiali saluti
Dott.ssa Chiara Facchetti

Dr.ssa Chiara Facchetti
Ordine degli Psicologi della Lombardia (n. iscriz. 03/12625)
www.milanopsicologa.it

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Dr. Sergio Angileri Psicologo, Psicoterapeuta 5 1
Ciò che io penso, leggendola, cara signora, è che lei personalmente dovrebbe consultare un analista, non a causa di suoi disturbi o difetti che non possono emergere dalla semplice lettura di una mail, ma con lo scopo di poter lei, prima di tutto, conseguire la consapevolezza più ampia possibile sulle sue dinamiche psicologiche che negli anni hanno fatto in modo di farla entrare, restare e resistere in una situazione dove, come lei scrive, hanno agito i mezzi materiali e non i sentimenti e le emozioni condivise, rispetto alle quali lei si sente inappagata, delusa ed offesa. Le sconsiglio di accedere a consulti di coppia, anche se suo marito lo volesse, prima di aver lei, individualmente, recuperato un minimo senso dignitoso della sua persona individuale, al di là del suo suo ruolo di moglie. Infatti con maggiore proprietà di ciò che le appartiene in quanto donna e individuo, allora potrà tentare di usufruire di un intervento di coppia, destinato a "ricontrattare" su nuove basi ed equilibri il vostro rapporto. Andandoci senza un recupero individuale preventivo, rischierebbe di aspettarsi dalla terapia di coppia soltanto un miracoloso cambiamento di suo marito, facendo dipendere il suo benessere solo da questo. Tuttavia non si può escludere che iniziando subito con un setting di coppia, lei possa diversamente conseguire in seguito un miglioramento della sua integrazione individuale. Cordiali saluti.

Dr. SERGIO ANGILERI - Psicoterapeuta Psicologo - Analista Transazionale - Counselor - www.psicoterapia-palermo.it