Insufficienza renale, dialisi?

Salve, sono un ragazzo di 25 anni. Nel mese di gennaio sono stato ricoverato in seguito a un vertiginoso aumento della pressione. Per farla breve avevo anche la creatinina a 2,8 e mi è stata diagnosticata un'insufficienza renale. Ricoverato al reparto di nefrologia ho fatto anche la biopsia e questa mattina sono venuto a conoscenza dei risultati dell'esito. Secondo il primario ho il 75% dei glomeruli morti ed il 25% malati. Sempre secondo il primario è senz altro dovuto ad una questione ereditaria, avendo mia madre avuto in gioventù la nefropatia di Berger. Sostiene che la malattia è nel sangue e che un eventuale trapianto a poco servirebbe visto che vi sono forti possibilità di recidiva. In conclusione è probabile che dovrò fare dialisi. Al momento prendo diversi farmaci per mantenere la pressione a livelli normali e la creatinina è scesa a 2,3. Ciò che mi chiedo è se è nel sangue perchè mio fratello non soffre del mio stesso problema? Secondo voi rischio davvero la dialisi?
In attesa di risposta vi ringrazio.
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Dr. Filippo Mangione Nefrologo, Medico internista 900 50
E' difficile esprimere un giudizio senza aver piena conoscenza della sua anamnesi familiare e personale, e soprattutto senza poter prendere visione dei vetrini della biopsia. Il quadro, da come lei lo descrive, sembrerebbe avanzato, ma non specifica se comunque si è potuti giungere alla diagnosi di malattia di Berger.
Questa glomerulonefrite riconosce un certo grado di familiarità. Il che vuol dire che un numero molto variabile di individui, nella stessa famiglia, possono essere affetti dalla malattia; ma non significa certo che TUTTI gli individui della famiglia debbano essere malati.
Circa l'indicazione al trapianto, le posso dire che al momento sembra prematuro parlarne. Tuttavia, la malattia di Berger NON rappresente una controindicazione ad un eventuale trapianto renale. Anche qualora recidivi sul rene trapiantato (e ciò avviene nel 5-30% dei casi, non nel 100%!!!) l'evoluzione della malattia sul trapianto è di norma meno rapida che sui reni nativi, tanto che solo il 5-15% dei pazienti perde il trapianto a 10 anni dallo stesso a causa di una recidiva.

Saluti

Dr. Filippo Mangione
Specialista in Nefrologia
Dirigente Medico - Fondaz. IRCCS Policlinico S. Matteo - Pavia

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dopo
Utente
Utente
Dottore la ringrazio di vero cuore, LEI mi sta dando speranza, comunque io prossimamente andrò a consutarmi da un noto specialista del nord perchè glie lo dico chiaramente, di questi medici non mi fido affatto. Dio la benedica
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Dr. Filippo Mangione Nefrologo, Medico internista 900 50
In bocca al lupo!

Saluti
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Utente
Utente
Salve dottore, le scrivo una parte della relazione della mia biopsia: "L'indagine bioptica renale presenta una completa sclerioanalisi in 15/19 glomeruli (pari al 79%), mentre nei restanti 4 permangono i segni di una lesione proliferativa mesangiale con crescents fibroepiteliali. Inoltre si evidenzia una severa lesione dei vasi di piccolo calibro associata ad atrofia tubulare e fibrosi interstiziale. L'immunofluorescenza mostra un deposito di IgA e C3 mesangiale." In base a ciò mi è stata prescritta una cura antipertensiva (che già seguivo prima ancora del risultato bioptico) con l'aggiunta del Cardirene e del Torvast. Ho fatto recentemente degli esami di sangue dove l azotemia risulta essere 90, la creatinina è ulteriormente scesa a 2,00, l Ematocrito 36,30. Nelle urine non risulta più esserci proteinuria, ma ancora tracce di sangue. In base a queste poche informazioni cosa può dirmi? Vi è la possibilità che la malattia si fermi? Grazie