Gruppi di cellule epiteliali atipiche coerenti con carcinoma polmonare non microcitoma più

Il 16 Agosto 2010 mio marito di 46 anni è stato trasportato al pronto soccorso per un dolore toracico da un rx toracico è emersa una macchia al lobo inferiore dx.
08/09/2010 effettuva una Tac Torace-addome che evidenziava una lesione di 5.5 cm al lobo inferiore del polmone destro localmente invasiva l'emisistema bronchiale a la pleura diaframmatica. Adenopatie sottocarenali ed ilo-parailari a dx, non lesioni epatiche nè surrenaliche.
Il 14/10/2010 è stato sottoposto ad una PET:iperaccumulo nella lesione solida polmonare del lobo inferiore dx a contatto con la pleura diaframmatica, iperaccumuli ai linfonodi a sede sottocarenali, ilari e parailari.
01/10/2010 agobiopsia della massa polmonare: gruppi di cellule epiteliali atipiche coerenti con carcinoma polmonare non microcitoma più probabile per adenocarcinoma (delezione esone 19 EGFR e K-ras wlde Type)
Dal 19/10/2010 ha eseguito tre cicli di chemioterapia neoadivante con Cispatino + Alimta (dosaggio del CEA =57, Ca19.9=150)
Ha avuto un modesto rialzo delle transaminasi, alla Tac Torace del 15/11/10 dopo il primo ciclo si rileva una riduzione a 2,5 cm della lesione polmonare dx ed 1,7 della adenopatia para-ilare (RP).
Il 13/12/2010 ha effettuato il terzo ed ultimo ciclo di chemioterapia, il 03/01/2011 la PET ha mostrato una netta riduzione dell'uptake a livello della lesione primitiva del LID; persiste un'unica area focale di iperfissazione in corrispondenza di tessuto adeso alla grande scissura. Evidente riduzione dell'uptake del 18F-FDG a carico dei linfonodi mediastinici che presentano un indice di captazione massimo di 2,8 in sede iuxta-esofagea.
IL 27/01/2011 è stato sottoposto ad un intrvento chirurgico che ci era stato prospettato con la possibile asportazione del polmone dx, ma si è poi trasformato in una toractomia esplorativa destra: il reperto intraoperatorio ha mostrato lesione centrale con linfoadenopatie mediastiniche in diverse sedi. E’ emersa un ernia jatale con linfadenopatia nel contesto dell’omento risalito in torace. L’esame istologico estemporaneo ha mostrato presenza di cellule neoplastiche in tale localizzazione.
Pur fattibile la pneumonectomia, in accordo con i Colleghi Oncologi, il chirurgo ha deciso di non procedere.
Sono state eseguite biopsie linfonodali mediastiniche, di cui non abbiamo ancora i risultati.
Il 28/02/2011 l'Oncologo che lo segue gli ha prescritto il Tarceva.
Sono rimasta al quanto scioccata dall'esito dell'intervento e continuo a chiedermi, pur non mettendo in discussione la preparazione e le capacità del chirurgo, ma sapendo che in alcuni ambiti della medicina ci sono decisioni che si possono prendere in maniera discrezionale, se non è il caso di avere un consulto con un altro Chirurgo Toracico.
Se era possibile la pneumonectomia, non valeva comunque la pena eseguirla?
Gli esiti degli esami istologici possono rimettere in discussione l'operazione.
Perchè la scelta del Tarceva e non l'Iressa come ci era stato prospetto in precedenza? Grazie.
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Dr. Francesco Inzirillo Chirurgo toracico 653 13 1
Gentile utente
Premetto che è difficile esprimere giudizi per via telematica riguardanti casi particolari come il suo.
Tuttavia le cause che hanno fatto desistere il collega si possono riconoscere nella presenza di diffuse linfoadenopatie mediastiniche ma soprattutto la presenza di un linfonodo metastatico in sede omentale il quale è una struttura anatomica addominale.
Ciò sta a significare che la malattia non è più confinata a livello polmonare/toracico ma è oramai sistemica.
In Chirurgia Oncologica è fondamentale il concetto di radicalità oncologica ovvero un intervento deve essere effettuato solo se si riesce ad asportare il male per intero (in caso contrario è come se l'intervento non fosse stato fatto). La localizzazione addominale impedisce ciò.
Per ciò che riguarda la scelta del chemioterapico questa dipende da vari fattori clinici, istologici e generali.

Dr. Francesco Inzirillo
- Ospedale "Morelli" - Sondalo
- Istituto Clinico Humanitas - Milano

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dr. Inzirillo, ma forse non riesco a capire o non voglio capire perchè se oggi si fanno trapianti di molti organi anche simultaneamente in un paziente abbastanza giovane non si possa tentare da fare un intervento anche se più radicale. Non ci sono alternative all'intervento risolutive, perchè non tentare? Mi scusi, ma non posso rassegnarmi, quindi le chiedo se secondo Lei ci può essere la possibilità che qualche suo collega possa comunque valutare l'intervento oppure ci sono indicazioni mediche che lo escludono a priori nel caso di mio marito. So che mi ha già risposto, ma non posso pensare che avrei potuto far di più ed essermi rassegnata.
Qualsiasi sia la sua risposta la ringrazio per la sua disponibilità.
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Dr. Francesco Inzirillo Chirurgo toracico 653 13 1
Le sue domande sono pertinenti.
quando una malattia tumorale è metastatica non è più una malattia confinata in un organo ma viene considerata sistemica, dell'intero organismo.
L'interessamento della via linfatica e linfonodale è un elemento prognostico molto negativo (proprio perchè indice di evoluzione sistemica) in particolar modo se i linfonodi interessati sono in regioni molto distanti dalla sede del tumore.
La malattia tumorale esclude qualunque forma di trapianto.
In ogni caso tengo ancora a ripetere che le mie sono considerazioni a carattere generale.
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dopo
Utente
Utente
Grazie per le preziose informazioni e il tempo che Lei ed i suoi Colleghi ci dedicate.
Oggi abbiamo ritirato gli esami istologici non so se Lei od uno dei suo Colleghi Oncologi del sito può aiutarmi a decifrarli.

Materiale inviato:
-linfonodo sovramesocolico prelevato tramite ernia iatale (este 1091/11)
-staz. linf. R9
-staz. linf. 7
Linf. della carena staz. 7

Notizie cliniche:
Neoplasia polmonare LID
FNAB 14157 adenocarcinoma
(mg/rr)

Descrizione macroscopica:
A) "linfonodo sovramesocolico": frammento di tessuto adiposo di cm 1,2x0,9 inglobante struttura linfonodale di cm 1,1x0,5.
(AP) (PV)
-prelievi
1: N.2 framm. linfonodo sovramesocolico (estemporanea)
2: N.1 framm. linfonodo sovramesocolico (avanzo estemporanea)
3.. 4: N.3 linfonodi stazione R9 sep. inviati
5: N.2 linfonodi stazione 7 sep. inviati (solo tessuto adiposo?)
6: N.1 linfonodi della carena stazione 7 sep. inviati

Diagnosi:

Metastasi massive di adenocarcinoma morfologicamente ed immunofenotipicamente (TTF-1+) compatibile con l'origine polmonare in 1/1 linfonodo sovramesocolico, in 2/3 linfonodi stazione R9 e in 1/1 linfonodo della carena stazione 7. Solo tessuto adiposo nel materiale inviato come "linfonodi stazione 7".

Grazie.
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Dr. Francesco Inzirillo Chirurgo toracico 653 13 1
Si conferma quanto detto precedentemente
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dopo
Utente
Utente
GRAZIE