Una mola vescicolare parziale

Gentili Dottori,
brevemente vi espongo la mia storia:
a giugno, il 28, il ginecologo da cui sono in cura mi ha sottoposta a revisione della cavità uterina in seguito ad un aborto interno. In seguito all'esame istologico si è notata la formazione di una mola vescicolare parziale e la presenza di cellule triploidi. Da allora ho effettuato numerosi prelievi per il dosaggio delle beta hcg, oggi l'ultimo esame delle stesse è risultato negativo.
Mi permangono alcuni dubbi:
1) perchè mi è stato fortemente consigliato di evitare gravidanze per un anno dalla negativizzazione delle beta?
2) da anni nei giorni precedenti alle mestruazioni (da 5 a 7) ho delle perdite scure, senza alcun dolore che si risolvono con le mestruazioni che invece sono piuttosto dolorose; inoltre il mio precedente ginecologo aveva notata la formazione di una piaghetta internamente all'utero e mi parlò anche di varicocele. Tutto ciò potrebbe essere collegato o la causa dell'aborto e/o della mola?
3) in vista della prossima (SPERO) gravidanza quando devo iniziare ad assumere l'acido folico?
Vi ringrazio della cortese attenzione
Cordialmente
[#1]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Gentile amica
il periodo di 1 anno dalla negativizzazione della beta, è un limite temporale "operatore dipendente"; nel senso che ognuno di noi, trovandosi a confronto con questa patologia, "emette" un verdetto per ciò che attiene al periodo temporale in cui sarebbe bene evitare successive gestazioni dopo la revisione della cavità uterina.
In genere, questo periodo è tanto più lungo quanto più difficoltoso o più "laborioso" è stato l'atto chirurgico di rimozione del tessuto molare dalla cavità corporale.
In genere, tale impedimento lo si consiglia onde consentire all'utero:
a) di eliminare con lo sfaldamento endometriale, eventuali residui di tessuto deciduo-coriale che ancora persistano
b) di rigenerare una mucosa endometriale priva di quegli infiltrati infiammatori tissutali (istiociti, fibroblasti, plasmacellule, macrofagi) potenzialmente capaci di provocare una fibrosi locale che potrebbe inficiare l'attecchimento di una gravidanza iniziale (blastocisti).
Occorre dire che la questione principale, nei casi come il suo, è la negativizzazione della Beta HCG.
Se l'esame cromosomico del tessuto abortivo ha rilevato una triploidia (anomalia genetica fortemente connessa con lo sviluppo di una degenrazione molare del trofoblasto), sarebbe opportuno un mappaggio cromosomico delle cellule somatiche dei partners, anche se, statisticamente, sembrerebbe l'aneupolidia alla base del disordine genetico, un dato del tutto casuale o, tutt'al più, legato ad anomalie del corredo cromosomico gametico.
La piaghetta od il varicocele pelvico assolutamente non sono in causa per lo sviluppo della mola.
L'assunzione di acido folico deve essere praticata già immediatamente dopo la negativizzazione della betaHCG.
Le formulo i più cordiali auguri per la nuova gravidanza che, sono certo, si concluderà in ben altro modo!
Dr. Ivanoe Santoro

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dr. Santoro,
seguo sempre con interesse i Suoi interventi, in special modo nei casi analoghi al mio, di cuore La ringrazio di dimostrarsi sempre così disponibile e chiaro nelle spiegazioni.
Fino ad oggi non avevo capito (ma penso non mi fosse nemmeno stato spiegato) il motivo di un'attesa così lunga per una nuova gravidanza: Le assicuro che conoscere le possibili conseguenze di una gravidanza troppo ravvicinata all'evento abortivo mi aiuta ad avere pazienza e a non volere affrettare gli eventi. Il nostro desiderio - mio e del mio compagno di vita- di avere un bambino è elevato, ed è stata grande la disillusione occorsaci a giugno.
Per quanto riguarda le Beta HCG: già dal 26 luglio, ossia 29 giorni dopo la rimozione della mola, il loro valore era inferiore a 10, quindi si erano già negativizzate, ed tutte le successive analisi hanno dato esito negativo. Penso che questo sia un buon segno. Secondo Lei, già da allora avrei dovuto assumere acido folico?
Per effettuare il mappaggio cromosomico è necessario rivolgersi ad un centro specializzato, oppure basta rivolgersi ad un qualsiasi ospedale della zona?
La ringrazio ancora molto, anche degli auguri per la prossima gravidanza, sento di aver bisogno di un po' di incoraggiamento!
Cordialmente
Caterina

[#3]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Carissima Caterina
Gli auguri, Le assicuro, non sono formali ma sono, per lo più dettati dall'esperienza professionale vissuta.
Tante "storie riproduttive", iniziate come la Sua, hanno avuto ben altri (e ben più felici) epiloghi...perciò, tranquilla e serena.
L'assunzione dell'acido folico può, anzi deve, essere iniziata fin d'ora, magari assumendo la vitamina inisieme ad una serie di micronutrienti, come quelli contenuti in alcuni preparati multivitaminici.
Il cariotipo può essere praticato presso un laboratorio di Citogenetica della Sua zona, su linfociti periferici, perciò su di un semplice prelievo di sangue.
Cordialità.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottor Santoro,
inizierò ad assumere acido folico da subito e quanto prima effettueremo anche il cariotipo.
Grazie per la Sua disponibilità, a presto, magari con buone nuove.
A risentirci
Caterina
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