Sedazione. tempi di risveglio

Salve.
Ho portato mio padre al pronto soccorso per un infarto in corso.
Appena arrivati ha avuto un arresto cardiaco, è stato rianimato a tempo zero ma nessuno è a conoscenza di quanto tempo l'ossigeno non è arrivato al cervello.
Dopo l'intervento di angioplastica e il ricovero in terapia-intensiva è stato sedato per circa 17 giorni con sedazioni a base di oppio e barbeturici.Il cuore ha ripreso la sua funzionalità, compresi urina e pressione.Il prossimo passo è quello di cercare di stubarlo e dopo vari giorni di imposibilità (polmone che non voleva saperne di schiarirsi) adesso sembra almeno secondo loro più un problema neurologico.Da un primo test sembra che ci siano, anche se non proprio tutti, i riflessi principali e l'elettroencefalogramma presenta un cervello sofferente con varie ischemie.Hanno provato a stubarlo di nuovo e per far si questo hanno tolto i sedativi per due giorni.
Nonostante questo apriva gli occhi ma era ancora in uno stato di "trans".Oltre alla possibilità di danni neurologici è possibile, chiedo, che mio padre ha la necessità di "smaltire" in piu tempo questo tipo di sedativi? Grazie.
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Attivo dal 2007 al 2009
Infettivologo, Anestesista
Gentilissimo paziente lo stato che lei riferisce constatare nel suo congiunto è con maggior probabilità attribuibile ad una sofferenza post anossica. I farmaci che si utilizzano in sedazione, quali oppiacei e propofol, hanno emivita molto breve e solo in minima parte possono causare il quadro descritto. Attenda fiducioso e dia tempo ai colleghi ed al paziente.
Marcello Masala MD
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Dr. Gerardo Fabio Rubino Anestesista, Chirurgo d'urgenza 8 1
Caro utente anche io come il collega ritengo che le condizioni descritte del tuo papà siano più l'esito di un'anossia cerebrale conseguente all'arresto cardiocircolatorio magari su un cervello gia danneggiato da piccole ischemie senza sintomatologia quantificabile.
del resto come tu descrivi l'Eg mostra una sofferenza cerebrale che non piò essere supportata da una condizione farmacologica.

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dopo
Utente
Utente
Prima di tutto grazie per le vostre pronte risposte. In questi giorni hanno effettuato a mio padre un intervento di tracheotomia (erano circa 21 giorni che era intubato) e spostato al reparto di rianimazione. Questo permetterà ai medici di svegliarlo completamente e vedere le sue reazioni (è ancora però alimentato da ventilazione). Cosa importante:ieri hanno effettuato una TAC che ha dato esiti negativi. Allora chiedo:questo risultato può essere visto da noi parenti come una piccola notizia positiva? Grazie ancora...
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Attivo dal 2007 al 2009
Infettivologo, Anestesista
La tracheotomia è un atto dovuto ed è corretto farla. La TAC negativa non ha grande significato, pochè il danno post-anossico riguarda la struttura corticale e non è morfologicamente evidenziabile.
Marcello Masala MD
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Dr. Michele Maletta Anestesista 15
caro signore, premesso che, concordo pienamente con quanto già detto, e quanto fatto dai colleghi per suo padre, vorrei tuttavia invitarla a fare alcune considerazioni al fine di farle comprendere alcuni punti:
1) suo padre attualmente a dato dei discreti segni di recupero (considerando l'accaduto) direi che ciò e senz'altro positivo.
2) l'iter diagnostico-terapeutico effettuato fino ad ora è corretto (intubazione, tentativo di estubazione, relativo fallimento, e tracheostomia... )
3) la TAC negativa è in ogni caso favorevole poichè ha escluso danni più gravi che sarebbero stati messi in evidenza con questa metodica.
tuttavia come le diceva il collega forme micro ischemiche sono poco visibili pertanto occorrre valutare anche i dati clinici e sintomatici per inquadrare meglio le zone colpite.
4) tenga presente che farmaci attuali non fanno miracoli... un corpo danneggiato richiede tempo per recuperare le funzioni, percui bisogna avere pazienza e attendere, la cosa più importente in questa fase e prevenire le eventuali complicazioni, cosa che i colleghi già stanno effettuando. quindi sia fiducioso se il SNC di suo padre non ha subito danni gravissimi recupererà le sue funzioni gradualmente, ma per fare ciò, come le dicevo occorre un pò di tempo più le cure e le attenzioni del caso... in bocca al lupo e ci tenga informati.
cordialmente
Michele Maletta

dr. Michele Maletta

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Utente
Utente
Per il momento ringrazio tutti voi delle risposte e in particolar modo il dottor Michele Maletta per avermi dedicato gran parte del suo tempo. In questi giorni mio padre è passato al reparto di Rianimazione con l'intervento di tracheostomia riuscito. Ancora per un pò dovrà esser sedato (a causa dell'intervento) per poi successivamente veder le sue reazioni e i risultati di altri test clinici (elettroencefalogramma). Il "sistema idraulico" (pressione, cuore, urina...) procede in modo stabile e io con tutta la mia famiglia continuiamo ad aspettare e sperare. Vi terrò certo informati. Per il momento, ancora, grazie mille. Danilo
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dopo
Utente
Utente
Ancora salve a tutti. Da circa 1 giorno e mezzo hanno tolto i sedativi a mio padre e il suo risveglio è sempre in questo stato di trans molto probabilmente dovuto ad un risveglio post-anossico. Chiedo: c'è possibilità di recupero nei prossimi giorni/mesi in questa situazione? Cosa è importante osservare/guardare? Ed è il caso che noi parenti lo stimoliamo quando li siamo vicino?
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Dr. Enzo Primerano Anestesista, Algologo 2
Ho seguito il caso, che Lei ha puntualmente esposto.
Concordo completamente con le riflessioni degli altri colleghi.
Stimolazioni Acustiche o Visive possono essere utili ma la loro efficacia è controversa.
Appena non avrà più bisogno di supporti rianimatori verrà avviato presso una struttura di riabilitazione neurologica ove gli verranno fornite cure fisioterapiche in attesa di un recupero neurologico.
Vi avranno già spiegato i colleghi rianimatori, senza cadere nè in false illusioni nè in prognosi negative, che le possibilità di recupero ci sono ma sono correlate alla gravità del danno anossico cerebrale subito.
Abbia pazienza, segua, come ha fatto finora,suo padre.
Ci tenga informati
Cordialmente
Enzo Primerano

ep

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dopo
Utente
Utente
Salve ancora. Al momento la situazione è questa: mio padre continua questo suo momento di "trans" dormendo ad occhi chiusi alternando momenti di vegli con occhi aperti. A tratti sembra chiuderli per la tanta stanchezza(ha avuto ancora febbre). Un infermiere mi ha confermato che comunque ci sono dei momenti in cui muove testa e gambe... Da un punto di vista "idraulico" il tutto sembra procedere (urina, pressione, cuore). Non capisco se con il tempo ci sono o possono esserci vere possibilità di recupero...(neurologiche intendo). Ogni giorno gli lascio un lettore Mp3 con voci registate di parenti e canzoni a lui care...può essere giusto tutto questo? Grazie ancora a tutti...
Danilo De Scisciolo

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