Metadone e disturbi sessuali

Salve, ho 40 anni e da tre anni sono in terapia metadonica al sert della mia città. Sono contento degli esiti della cura, avendo scalato finora da più di 100 mg a 25 mg, senza mai problemi di ricadute ecc., riconquistando una vita sociale serena e normale. Sarebbe tutto perfetto, non fosse che in coincidenza dell'inizio della terapia ho accusato un brusco calo del desiderio sessuale, sino a una situazione attuale caratterizzata - ormai da circa due anni - da un'assenza pressoché totale della dimensione sessuale nella mia vita coniugale.
Posso dire con certezza che tutto ciò ha coinciso con l'inizio della terapia, che in fase iniziale mi procurò anche problemi di ginecomastia - poi attenuati con la riduzione del dosaggio. Il problema lo accusai, in parte, anche nei tre anni in cui feci uso di eroina, ma non toccò mai i livelli di serietà e "cronicità" registrati in questi ultimi due anni.
Inoltre, da quando ho iniziato la terapia con il metadone, vado spesso incontro a infezioni alle vie urinarie, prostatiti, ecc. (credo a causa della ritenzione urinaria provocata dalla sostanza).
Sono molto preoccupato, perché con mia moglie avremmo pensato che sia giunto il momento di avere un figlio; ma oltre alla mia libido ridotta ai minimi termini, ho notato che il mio sperma è deventato ridottissimo, quasi nullo, a livello di getto e di quantità.
Cosa posso fare? Ho già consultato un urologo, ben due volte, e in entrambe le occasioni mi ha parlato di ipertrofia prostatica, curando la quale, a suo parere, avrei gradualemente risolto gli altri problemi. Questo circa un anno fa. Ma non ho risolto niente.
Vi sarei grato se mi aiutaste. Magari, che so, anche consigliandomi un buon andrologo a Cagliari, la mia città, visto che ho il timore di cadere in mani sbagliate, come mi è parso accadere col medico di cui sopra.
Grazie per la vostra gentile disponibilità, un cordiale saluto.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

come ha capito pure lei, quadri clinici particolari e complessi come il suo non possono essere affrontati e risolti tramite una semplice e-mail e richiedono sempre una attenta valutazione clinica diretta.

Questa poi non è la sede per darle indirizzi mirati e personali, altre sezioni del sito però la possono aiutare.

Comunque a questo punto, senza perdere altro tempo prezioso, riconsulti il suo medico di famiglia che, riesaminato in prima istanza il suo problema e conoscendo meglio di noi chi opera nella sua città, potrà eventualmente indirizzarla successivamente verso una più mirata valutazione specialistica andrologica .

Se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/231-farmaci-e-interventi-che-possono-danneggiare-la-sessualita-maschile.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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