Tachicardia ed extrasistole

Gentili Dottori, sono una ragazza di 25 anni che soffre da qualche anno di tachicardia ed extrasistole (problemi che non ho diagnosticato da sola ma con un controllo cardiologico unavolta l'anno).
Vi riporto di seguito la diagnosi della cardiologa che mi ha seguito in seguito ad ecg, ecocardiogramma ed holter 24h di un mese fa.
"ho letto il risultato del suo Holter Non ci sono problemi significativi ma sicuramente extrasistoli sopraventricolari che lei avverte e che le danno fastidio Ci sono salve di tachicardia che possono essere quelle che la svegliano o le danno piu' fastidio.
Purtroppo non tollera l' inderal a basse dosi
Si puo' provare con altri due farmaci ma farei la prova sempre quando non lavora o prende la moto .
Il farmaco che le suggerisco si chiama Procoralan"
In seguito a successive domande da parte mia ho ricevuto queste risposte:
" Allora Gaia Lei non è cardiopatica il farmaco ha solo la funzione di ridurre la spiacevole sensazione correlata alla tachicardia
Proviamo a vedere se lei lo tollera , perchè non le condiziona stanchezza e bradicardia come l' inderal . Se ne trova vantaggio potrà assumerlo per un periodo e poi provare a sospenderlo
E' somministrato solo come sintomatico poiche non vi è un a patologia sottostante la sua è una sindrome ipercinetica cioe' cuore accelerato da ipertono del sistema Simpatico ."
Tuttavia sono spaventata e vorrei sapere:
Sono cardiopatica? Devo limitare lo sport, gli sforzi etc?
Se non lo sono per quale motivo devo assumere un farmaco?
La tachicardia mi sveglia anche di notte, soprattutto se assumo bevande alcoliche a cena.
Premetto che io:
non fumo
bevo vino durante i pasti (un paio di biccheri al giorno)
Non pratico sport.
Sono molto spaventata.
Grazie per l'aiuto.
Cordiali saluti.
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Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209 2
Gentile utente,
le indicazioni datale dalla collega sono corrette, lei non è cardiopatica, ma evidententemente è per stress o per habitus costituzionale, in una condizione nota come ipertono adrenergico. In genere il riposo, una vita regolare senza eccessi, l'utilizzo di camomille, tisane ad es., sono utili ad un ritorno della normalità, o in casi più prolungati l'utilizzo di blandi ansiolitici o di farmaci come quelli indicati dalla collega.
A lei la scelta. Non stia spaventata, non ne ha motivo.
Saluti

Dr. Vincenzo MARTINO

[#2]
dopo
Utente
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Grazie dottore, mi solleva da un peso.