Tristezza fissa

Salve a tutti, penso di essere una ragazza anormale, molto problematica stanca della vita, sempre infelice, nonostante abbia tutto marito casa, due angeli,lavoro insomma non mi manca niente eppure non riesco a essere serena e trovare pace. Circa tredici anni fà ho subito abusi da mio zio per circa un anno, essendo piccola non ho dato peso alla cosa, non so perche non so spiegarlo, mi sembrava strano ma non vedevo male o cattiveria e non ne parlavo con nessuno, per anni è come l'avessi rimurginato. Ma con le esperienze crescendo mi è ritornato alla mente ed è diventato un ossessione. E' successo lo stesso con mia cugina pararellamente. Di comune accordo ne abbiamo parlato ai nostri cari. Il disastro !!!! la famiglia si è spezzata in due, siamo tutti divisi, i miei punti fissi, le mie domeniche festose non esistono piu. Miei zii, miei nonni si son schierati dalla sua parte. Non mi vogliono piu bene, son cattivi ma non riesco a odiarli e mi mancano. Ma per anni sto vivendo lontana con la mia famiglia. Ho superato la cosa ma rimango una ragazza infelice. Non so se dipenda da questo. Ogni cosa la faccio svogliata e mi adeguo alla vita, alle giornate lascio trascorrere il tempo e l'unica cosa che desidero è che arrivi la notte per dormire e non vivere. Ho praticato autolesionismo, son stata anoressica. Ho superato tutto. Ma perche continuo a essere cosi ?? perche non posso essere felice ? perche non posso piacermi e avere autostima ? odio gli uomini ho paura di loro, non riesco a fidarmi nemmeno di mio marito. E odio me stessa. Non ho piu idee di suicidio o di farmi male, ho superato tutto per amore dei miei genitori e di mio marito e figli. Ma io dentro sto male. Non trovo felicità in nessuna cosa. Cosa posso fare ? son stata in cura da decine di psicologi ma niente. Son stanca di tutto. Come fate voi a essere sereni e felici ?
mi scuso per la lunghezza buona serata e grazie a tutti quelli che risponderanno.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentila ragazza, la sua triste storia d'abuso ricalca purtroppo fedelmente un copione ben noto.

In estrema sintesi, l'autolesionismo fornisce un mezzo (disfunzionale ma efficace) per lenire il dolore emotivo sostituendolo con quello fisico. L'anorerssia, invece, dà l'illusione del controllo su se stessi, quindi sulle proprie emozioni, e sulle persone circostanti (in genere i familiari). L'anoressia si accompagna spesso per questo all'ossessività, di cui il tentativo di controllo è una comune espressione.

È importante che si rivolga a un bravo psicologo psicoterapeuta per risolvere questi nodi, che probabilmente (anche se non si può dirlo da qui) fanno capo all'abuso non ancora "sistemato" a dovere nella sua mente. Anche se finora non è riuscita a trovare qullo giusto, non vuol dire che non esista. Può provare a conultare un terapeuta con approccio diverso, magari prima informandosi su quelli più diffusi. Ad esempio qui:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

Se vuole può parlarci delle sue precedenti terapie, così possiamo capire meglio.

Legga anche questi articoli:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/247-tagliarsi-e-cosi-bello-effetti-calmanti-dell-autolesionismo.html

http://www.giuseppesantonocito.it/news.htm?m=144

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio per l'immediata risposta...
ma io le chiedo non è piu facile arrendersi a questa vita e lasciare che vada cosi, forse è destino... piuttosto che lottare, dire le proprie cose agli altri, ripassare gli episodi, spendere soldi e magari nemmeno migliorare ??
io son stata seguita da 4 psicologi, piu una terapia famigliare con mia mamma, babbo e fratello.
Di questi quattro tre gli ho scartati dopo 2 appuntamenti, a parer mio non erano validi. Solo una mi ha dato soddisfazione mi ha seguito anni, non son guarita ma ricordo certe sue frasi che mi hanno aiutata in certe circostanze. Poi è voluta andare a seguire i tossicodipendeti e quindi mi ha affidato a un altro ma non era lo stesso. La terapia famigliare sembrava dovesse aiutare piu i miei che me, non mi facevano nemmeno parlare. Insomma una tragedia. Ma davvero. Io non so piu che fare ne come far sparire il mio malessere. Io penso di non avere le potenzialità e forse nemmeno la voglia. Non ho paura della morte e dolore, anzi spero venga presto da me. Smetto qua non mi piace passare da vittima. Grazie ancora saluti buon week.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Molte persone, purtroppo, non usufruiranno mai dell'aiuto che uno psicologo psicoterapeuta preparato è in grado di fornire. Nel nostro paese non esiste ancora la cultura della cura psicologica/psicoterapeutica e si stima che solo il 5% di chi ne avrebbe bisogno decide di rivolgersi allo specialista.

Riuscirà lei a trovare la persona adatta, in grado d'aiutarla? Molto dipende da lei. Bisogna anche riconoscere che la psicoterapia non è per tutti. Finché non si è trovata una motivazione reale a uscire dai propri problemi, qualunque percorso psicoterapeutico rischia di essere solo una perdita di tempo.

Nel suo caso ciò si traduce nel trovare almeno la forza di cercare *lei stessa* un professionista, senza aspettare che siano il babbo, la mamma o qualcun'altro a farlo per lei.

Cordiali saluti
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Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 707 23 51


Gentile Utente,

Anche uno psicoterapeuta ad indirizzo analitico junghiano può fare al suo caso. Lo tenga presente.

Non è riportato da nessuna parte, ma può consultare anche il link:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/481-il-concetto-di-libido-in-jung.html

Cordiali saluti e tanti auguri.

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