Un oct, le veniva diagnosticata una maculopatia miopica

Gentili dottori,
vi scrivo per chiedere un consulto sul caso di mia madre, 70 anni, affetta da elevata miopia, più grave all'occhio destro.
Alla fine del mese di luglio 2010, usando il filo interndentale, ha notato di percepire con l'occhio destro una distorsione ed una macchia scura, rotonda e dai contorni ben definiti che interessava la zona centrale del campo visivo. Non avvertiva nessuna distorsione dall'altro occhio.
Due giorni più tardi, al pronto soccorso dell'ospedale di Mestre, dopo una visita e un OCT, le veniva diagnosticata una maculopatia miopica con membrana sottoretinica e un tenue stravaso ematico in sede maculare. Si aggiungeva "conta dita a 1 m".
Inviata a Padova, è stata sottoposta ad angiografia retinica (fluorosceina e verde di indocianina): il referto indicava, sempre all'occhio destro, la presenza di uno spot iperfluorescente foveale con emorragiola retinica adiacente da CNV attiva. L'occhio sinistro non evidenziava alcun segno di CNV.
Il 14 ottobre 2010 è stata sottoposta ad una iniezione intravitreale di Avastina.
Il 25 novembre eseguiva una visita ed un OCT. Dalla visita è emerso che la macchia era praticamente scomparsa. Appariva, al limite, come un leggerissimo alone più scuro. Permaneva una distorsione anche se notevolmente ridotta (le linee del diagramma di Amsler apparivano decisamente più appiattite).
Il guadagno di vista, proprio perchè la macchia non era più visibile, è stato quantificato in 3 righe.
Il 10 marzo è stata eseguita una nuova visita di controllo con OCT. La vista non è nè migliorata nè peggiorata rispetto al precedente controllo. IL referto dell'OCT indica una CNV ancora attiva.
Ora le hanno fissato un'appuntamento, per una nuova visita con OCT, per metà maggio.
Vorrei chiedere se, in presenza di CNV attiva, non sarebbe opportuno prescrivere una nuova iniezione intravitreale.
Più volte in questo forum ho letto che normalmente, in casi di degenerazione maculare, si effettuano tre iniezioni in tre mesi per poi analizzare la risposta dell'organismo. Nel caso di mia madre è stata eseguita una sola iniezione, ad ottobre. La risposta è stata decisamente soddisfacente, ma la presenza di CNV attiva non dovrebbe ora spingere ad una nuova iniezione. L'avastina non dovrebbe essere impiegata sino al raggiungimento dell'innativazione dei neovasi?

Vi ringrazio infinitamente per il vostro aiuto: qui la preoccupazione è tanta.

P.S: in occasione dell'angiografia c'è stata una certa risposta immunitaria a livello cutaneo, con arrossamenti in più punti del corpo (viso, dorso) trattata immediatamente con una uniezione di cortisone. In quella sede è stato consigliato di non ripetere questo esame. Si può dire che l'OCT, da solo, è in grado di informare lo specialista a sufficienza, o ritenete che l'angiografia, presto o tardi, verrà nuovamente prescritta in quanto esame insostituibile da un punto di vista diagnostico?
Ancora grazie


[#1]
Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 575 314
lei e' un ragazo in gamba
i medici che seguono la mamma sanno bene cosa fare
e naturalmente un OCT se ben eseguito puo' bastare sospettutto dopo reazione a mezzo di contrasto.
buona serata
lei non ha chiesto un consulto
ma una seconda opinione
e questo si fa con dati certi
e con il paziente...

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013

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