Scarsa quantità di urina

Buongiorno,
vi espongo il mio problema.
In generale ho sempre bevuto abbastanza poco e urinato sempre in maniera non abbondante. Da una settimana circa, però, la quantità si è ridotta ancora sebbene mi sia sforzata a bere molto di più. Sento lo stimolo di andare in bagno anche spesso, ma poi la quantità eliminata è piuttosto poca, addirittura poche gocce questa mattina. Premetto che da circa due mesi ho iniziato la terapia anti ipertensiva con Triatec HCt, che , se non sbaglio, contiene un diuretico. In realtà la quantità di urina non è mai aumentata, ed anzi, adesso sta diminuendo. Stamani non l'ho presa, per paura che possa crearmi dei danni ai reni. Questa diminuzione di urina può essere un effetto del Triatec? E devo continuare a bere molto oppure se entra più acqua di quella che esce questo può essere dannoso? Insomma, mi devo preoccupare?
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Gentile utente,
la riduzione della quantità di urine emesse può riconoscere diverse cause, ma quella più probabile alla sua età è quella da ridotto apporto idrico sempre che non ci sono altre patologie correlate da lei non riferite; il bilancio idrico nell'organismo è determinato giustamente da un congruo introito di acqua associato alla espulsione di liquidi sia attraverso le urine, ma anche attraverso le feci, le vie respiratorie, la sudorazione (perspiratio insensibilis) per garantire una corretta termoregolazione ecc. perciò è sempre buona norma assumerne una congrua quantità durante la giornata specie se non si nota un accumulo di liquidi in punti declivi (ad esempio gonfiori delle gambe).
E' difficile stabilire una correlazione con l'antiipertensivo a meno che quest'ultimo non le abbassa troppo la pressione arteriosa.
In ogni modo è comunque utile un colloqio con il suo curante per confermare clinicamente quanto sopra ipotizzato ed eseguire un esame urine per verificare se ci sono o meno dei parametri alterati ed evetualmente, sempre se il suo curante lo ritiene opportuno, una ecografia renale e vescicale.

Cordiali saluti
Gino Scalese