Neoplasia polmonare

Buongiorno. Nei primi giorni di Marzo abbiamo avuto la sgradita sorpresa di venire a conoscenza che mio padre, anni 67, è affetto da neoplasia polmonare. Abbiamo eseguito diverse indagini mediante Tac con contrasto, Esame Citologico, Scintigrafia ossea e Pet. Di seguito i referti ricevuti. 1)Esame citologico: Carcinoma scarsamente differenziato con aree di necrosi e caratteristiche morfofenotipiche riferibili a carcinoma neuroendocrino a piccole cellule; 2) Scintigrafia ossea: L'analisi evidenzia lieve ipercaptazione del tracciante a livello dell'emitorace di sx, verosimilmente in corrispondenza del tratto laterale della IV costa e dell'emitorace dx in corrispondenza del tratto posteriore della V costa; il reperto è di sospetto significato patologico. Non ulteriori aree di alterata distribuzione delradiofarmaco, significative in senso oncologico, a carico dei restanti segmenti scheletrici esaminati; PET: Lo studio rileva linfoadenopatie sopraclaveari bilaterali a maggiore attività SUV max:8. Lesioni mediastiniche adenopatiche molto estese e localizzazioni ilari SUV max:9. Coesistono localizzazioni pleuriche parietali nella parte superiore dell'emotorace SX. Lesioni ossee si apprezzano nela 4a costa dx nelle vertebre dorsale D10, lombare L2,L3,L4 nell'ala iliaca destra nell'ischio sx. Non sono presenti lesioni degli organi addomino-pelvici, nè localizzazioni adenopatiche sottodiaframmatiche.
Considerando le presenti diagnosi ha iniziato la chemioterapia e si accinge ad effettuare il 2 ciclo. In base a questa diagnosi quante pssibilità esistono che la chemio possa avere risultati efficaci? Cosa eventualmente consiglia? Rimango in attesa di un rinscontro.
Grazie.
Antonio
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Dr. Edoardo Liberatore Chirurgo generale, Colonproctologo 165 3 2
Antonio,
con molto realismo, suo padre ha scarse possibilità che la chemioterapia possa guarirlo in maniera completa e definitiva dalla malattia, che ha un carattere purtroppo metastatico, mentre sicuramente potrà aiutarlo a rallentarne l'evoluzione.

Dr. Edoardo Liberatore
Specialista in Chirurgia Generale
Proctologo

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie. Nel mentre in data 28 aprile è ricoverato per effettuare il 2° ciclo di chemio. Gli è hanno fatto una toracentesi ma tale operazione ha riscontrato la formazione di massa anecogena plurisepimentata a "nido d'ape" che determina interessamento della regione medio-basale del torace di sx. liquido asportato di colore giallo citrino. E' stato consigliato di intervenire chirurgicamete per asportare i nidi d'ape. Ma da cosa è dovuto il formarsi di questa massa? Ci possone essere rimedi con l'intervento chirurgico a altro? Mi da qualche consiglio e risposta sul quanto sopra? anticipatamente grazie
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Dr. Edoardo Liberatore Chirurgo generale, Colonproctologo 165 3 2
l'intervento chirurgico per asportare quanto si è formato può aiutarlo a "respirare meglio" migliorando la sua qualità di vita. Altra cosa è invece la cura radicale della sua malattia, che ritengo cosa molto complessa
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Gentile Antonio,
è difficile esprimersi solo sui referti (peraltro non ha riportato il referto TC alla diagnosi) senza poter vedere immagini. Tuttavia se il liquido pleurico tende già a formare dei setti, questi tenderebbero a formare delle concamerazioni multiple in seguito alle quali il polmone non può riespandersi fino alla parete toracica soltanto grazie all'esecuzione di toracentesi.
L'intervento quindi è probabilmente pianificato in toracoscopia con intento di resecare le aderenze, che altrimenti incarcererebbero il polmone, ed eventualmente tentare una pleurodesi ("incollare" la pleura alla parete toracica). Se questo è ciò che hanno pensato di fare, l'intento non è ovviamente curativo, anche perchè non c'è alcun tipo di intervento possibile in questo senso, ma mira a ritardare il peggioramento della funzione di quel polmone.
Cordiali Saluti

Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro

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Dr. Edoardo Liberatore Chirurgo generale, Colonproctologo 165 3 2
caro Antonio, il collega di Catanzaro ha più esaurientemente espresso quanto da me già anticipato, circa i vantaggi che si possono ottenere dall'intevento che vi è stato proposto
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Abbiamo scritto in contemporanea.
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dopo
Utente
Utente
Grazi a tutti Voi. Nel mentre le cose sono modificate. Il medico oncologo che lo ha in cura ha deciso che non si interviene in questi casi anche se all'intern della pleura vi si è formato un nido d'api. Ha detto di continuare con la chemio con il 2° ciclo (che è stato molto forte ieri) e mio padre essendo anche cardiopatico è andato in sofferenza e da ieri si aiuta con l'ossigeno e non riesce a stare neanche sdraiato sul letto ma sta solo seduto su una sedia. Siamo allo sbando perchè lo vediamo stravolto in viso, non mangia (poco), non riesce a bere (difficoltà a ingoiare). Siamo incapaci di fare qualsiasi cosa perchè di fatto non sappiamo cosa fare. Oggi non hanno sommiistrato chemio dopo la difficoltà di ieri. Qualcuno ci può consigliare e/o aiutare? Possibile che in un mese si sia aggravato drasticamente e, soprattutto, dopo che ha iniziato la chemio? Chiedo aiuto per capire, gestire e tentare di risolvere la problematica e riuscire a dare aiuto a mio padre. Tra l'altro da qualche giorno non riesce a defecare pur prendendo LEVOLAC. Si sente un peso sopra lo stomaco. Non riesce a muoversi. Aiutatemi ... se potete
GRAZIE Anticipatamente
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Gentile Antonio,
purtroppo per via web, oltre a dare chiarimenti su un tipo di cura o un referto diagnostico non è possibile capire quello che può chi vede il malato con tutti i suoi sintomi e segni ed ha davanti anche tutti gli esami, tutte le terapie in corso..
In questi momenti, più che mai conta la valutazione da vicino, con consulto contemporaneo anche di specialisti di diverse branche. Solo così si può cercare di capire se i problemi dipendono da qualche effetto delle terapie e/o delle procedure in corso, oppure se è la malattia che incalza ed aggredisce in modo più impegnativo l'organismo.