Bruciore e calore cosce

Gentile dottore, da tre mesi soffro dei seguenti sintomi, che vanno e vengono: bruciore alla parte bassa e interna delle cosce, sino alla parte laterale interna del ginocchio; peggiora con il calore diretto; migliora camminando; non migliora granché stando con le gambe sollevate; non migliora granché con le docce fredde. Al tatto le gambe, che a me sembrano caldissime, non lo sono; non vi sono segni evidenti, a parte un po' di arrossamento, ma appena percepibile. Le vene non sono in evidenza, o almeno non più del solito (ho la pelle molto chiara). Mi era già successo, per pochi giorni, un anno fa, quando la temperatura fuori era di 40 gradi però. All'epoca presi il Daflon e un antiinfiammatorio, e la cosa si risolse rapidamente.
Avendo un padre che soffre di vene varicose da quand'era giovane, e che è stato operato a entrambe le gambe di safenectomia, e avendo inoltre una diagnosi certa di varicocele pelvico (2 ecografie pelviche) che non mi ha mai dato nessun disturbo, ho eseguito (con sintomi in atto da un mese) un ecocolordoppler venoso arti inferiori, con esito per nulla significativo (circolo venoso profondo pervio, comprimibile e continente bilateralmente senza segni di TVP in atto o pregresse. Crosses safeno-femorali e grandi safene ... continenti al Valsalva e alle manovre di attivazione; Piccole safene continenti... non trombi superficiali in atto). Dal giorno in cui i sintomi sono incominciati assumo Daflon, prima in dosi alte (6 al giorno), poi gradualmente diminuito; ho anche preso un paio di bustine di antiinfiammatorio, senza poter sicuramente associare l'attenuazione dei sintomi alla cura. Due settimane fa stavo bene; ora è tornato, senza apparente ragione, e non riesco a dormire. La notte al bruciore, che allevio dormendo scoperta, quando i sintomi sono più seri si aggiunge anche una pesantezza, che sparisce la mattina appena mi muovo. Preciso che 2 giorni prima che iniziassero i sintomi ho fatto un lungo idromassaggio caldo: non era la prima volta e non mi aveva mai dato fastidio. Sento invece fastidio e peggioramento dei sintomi ogni volta che indosso calze collant, mentre i sintomi tendono a regredire con pantaloni freschi di cotone.
Tutto insomma farebbe pensare a un disturbo di insufficienza venosa, ma mi chiedo se sia normale che il Daflon (che in passato ho assunto varie volte, sempre con benefici immediati, specie per le emorroidi) non dia beneficio, e che i sintomi siano soltanto bruciore bilaterale in una zona tutto sommato ristretta, invece della più comune pesantezza alle gambe inferiori appena sopra la caviglia.
Preciso che assumo Fedra, sono fumatrice saltuaria, svolgo un lavoro sedentario e moderata attività fisica.
Sto per smettere la pillola per iniziare una gravidanza, ma sono preoccupata perché spesso i sintomi mi lasciano molto tesa e nervosa, e devo sempre muovermi; inoltre mi chiedo cosa può succedere se i sintomi durante la prossima gravidanza peggiorano, come sempre avviene.
Grazie
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANA

Gentile Signora,
Sinceramente non darei per scontato che i suoi disturbi siano con certezza di origine venosa non essendo del tutto escludibile l'ipotesi di parestesie di origine nevritica.
Al di la' dell'esito degli accertamenti strumentali una visita specialistica potrebbe essere indicata.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,

grazie molte. Nel caso di una parestesia di origine nevritica, a quale specialista dovrei rivolgermi? è comunque indicata una visita angiologica?
Grazie
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
La sua situazione è alquanto complessa, poiché lo stesso varicocele pelvico a volte può essere indirettamente in causa in situazioni di questo genere.
Credo che un consulto neurologico potrebbe essere il più indicato.
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