Extrasistole bruciore al petto

Salve ho 39 anni e da quattro anni mi è stata diagnosticata un esofagite da reflusso con ernia iatale ho eseguito anche una phmetria esofagea ove si segnalano frequenti picchi di reflusso acido specialmente dal mattino alla sera, ho eseguito più volte ecg risultati normali ad eccezione in alcuni casi dove si evidenziava tachicardia sinusale; ho eseguito più volte un ecocardiogramma dove non si evidenzia nulla di anomalo, ho eseguito di recente anche un ulteriore ecg sotto sforzo in cui si evidenziano sporadiche extrasistole ventricolari, e vengo al dunque due giorni fa ho iniziato ad avere forte bruciore al petto ho fatto un rx torace risultato negativo ho fatto un ecg risultato nella norma,esami del sangue ok trigliceridi 160 colesterolo totale 202 transaminasi nella norma esami tiroide ok non sono diabetico; già da un anno circa la cardiologa mi ha prescritto l'ivabradina per la tachicardia (sono intollerante ai betabbloccanti), sebbene ciò da tre giorni a questa parte la mia vita è diventata un inferno appena mi alzo dal letto inizio lentamente ad avvertire il bruciore nella parte alta del petto a sx e alcune volte sento anche punture di spillo seguite da singoli eventi di extrasistole , avverto vertigini poi dopo un po la situazione si calma un po e mi ritrovo a trascorrere tutta la giornata con questo senso di dolore bruciore al petto con qualche extrasistole, normalmente i miei valori di pressione si attestano intorno a 120/75 con una frequenza intorno a 65 70,mi chiedo cosa ho??? perchè veramente ormai in quasi tutti gli ospedali di palermo mi conoscono.Ho fatto anche un eco all addome per escludere problemi alla colecisti o al fegato pancreas ..., mi chiedo a questo punto se non abbia una form di angina particolare da ansia o da stress che mi provoca tutto ciò restoin attesa di un vostro riscontro grazie.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.4k 3.6k 3
Innanzitutto la ivabradina NON ha indicazione nel suo caso: puo' essere solo prescritta a pazienti affetti da cardiopatia ischemica non controllata dai beta-bloccanti (in aggiunta a questi). Il farmaco infatti richiede un piano terapeutico che deve essere compilato dallo specialista cardiologo.
La sintomatologia che lei riferisce e' tipica della esofagite da reflusso la quale si complica frequentemente con aritmie cardiache di tipo benigno. Quindi da quello che si evince da cio' che scrive converrebbe che lei assumesse dei farmaci per il trattamento dell'esofagite da reflusso (esomeprazolo, omeprazolo, etc...).
Ovviamente suppongo che lei non fumi, altrimenti ogni terapia risulterebbe vana.
Cordialita'
cecchini
www.cecchinicuore.org

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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