Uno screening pre-donazione del sangue, mi è stato riscontrato un risultato positivo alla sifilide

Salve, sono un ragazzo di 29 anni.
In seguito ad uno screening pre-donazione del sangue, mi è stato riscontrato un risultato positivo alla sifilide attraverso il test Elisa. Successivamente sono stati effettuati dei test di verifica di cui il test VDRL risulta negativo e il test TP.PA risulta positivo, a fronte di un risultato positivo del test Elisa ripetuto. Con questi esiti sono stato ovviamente escluso dal poter effettuare la donazione e ho provveduto ad effettuare una visita specialistica di infettivologia.
Prendendo atto delle analisi effettuate, lo specialista mi ha spiegato che il risultato positivo del TP.PA indica che per certo io ho avuto il contatto con il Treponema, quindi ho avuto il contaggio sicuramente, ma il risultato negativo del test VDRL indica che la malattia è stata affrontata con successo e quindi superata, ovvero non sono più contaggioso. Lo specialista ha anche detto che i test specifici come il test TP.PA rimarranno a vista positivi, perchè indicano per l'appunto che c'è stato il passaggio del Treponema, anche se allo stato attuale risulto guarito
1°DOMANDA: TUTTO QUESTO E' CORRETTO?
Il tutto risulta alquanto anomalo, perchè non mi risulta di aver avuto di recente delle manifestazioni cutanee che avrebbero dovuto darmi segnali del contaggio e indirizzarmi verso le analisi cliniche necessarie, come mi rusulta impossibile risalire a rapporti con persone a rischio.
L'unico dubbio o perplessità che mi ha confermato lo specialista riguarda la mia condizione clinica del 2009. Infatti nel luglio 2009 ebbi una manifestazione cutanea violenta e diffusa su tutto il corpo, compreso pube ed a esclusione del viso, con ingrossamento dei noduli all'inguine. Le macchie erano rosse e pressocchè rotonde, ma non avevo notato nessuna macchia o lesione cutanea primaria prima dello sfogo globale. Dalle analisi effettuate all'epoca risultò che avevo un titolo TAS elevatissimo, di 1117, per cui si sospettò che potesse essere una forma acuta di Scarlattina. Io sollecitai per effettuare i controlli anche contro la Sifilide, feci i test VDRL e TP.HA, che diedero esito negativo.
Per cui l'unica spiegazione che all'epoca la Dermatologa potè darmi fu quella della Scarlattina, anche se non ne era del tutto convinta. E per tale malattia mi sottoposi ad un ciclo di Rocefin.
Tornando al problema attuale, lo specialista di infettivologia, sostiene con quasi certezza che quella della Scarlattina fu una diagnosi errata, perchè dai sintomi descritti tutto avrebbe dovuto condurre alla Sifilide già nella fase secondaria e andava curata per tale. E probabilmente quelle analisi VDRL e TP.HA fatte allora e risultate negative, forse avevano dato degli esiti non veritieri e non attendibili.
2°DOMANDA: SECONDO IL VOSTRO PARERE E' POSSIBILE CHE I DATI ATTUALI EVIDENZIANO UN CONTAGGIO RISALENTE AL 2009, ATTUALMENTE GUARITO PER VIA INDERETTA ATTRAVERSO IL TRATTAMENTO ROCEFIN ANCHE SE NON PRESCRITTO DIRETTAMENTE PER LA SIFILIDE?
E ADESSO COSA DOVREI FARE????
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Dr. Luigi Mocci Dermatologo, Medico estetico 4k 74 11
Salve,
direi che l'infettivologo ha agito in maniera corretta anche in sede di informazione. I segni della sifilide si vedono tutta la vita, tanto che sono detti "cicatrice sierologica". Ma non significa non solo essere contagianti, ma avere la malattia. Lei presumibilmente, è assolutamente sano, non solo non contagioso, solo che è rimasta, nel sangue, traccia di quello che fu un episodio di lue, ancochè, presumibilmente, misconosciuto.

saluti

Luigi Mocci MD

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