Intervento necessario - dia

Buongiorno.

La mia ragazza, 20 anni, era andata ad un normale controllo e le era stato riscontrato un soffio al cuore.

Ha fatto l'elettrocardiogramma ed è stato scoperto un probabile prolasso mitralico, da quì l'esigenza di un ecocardiogramma.

Dall'ecocardiogramma hanno notato il "buco" tra le due parti del cuore che fa sì che una delle due parti sia notevolmente piu' gonfia dell'altra.

Adesso e' in attesa di una risonanza magnetica, ma al 99% sarà da operare.

Ora, ovviamente, sono un po' preoccupato.
Riporto qualche dato che ricordo, sarò piu' specifico non appena vedrò il referto:

Ampio DIA
co 3.98
co polmonare 121/min

Shunt non ricordo, ma credo tra il 3 e il 4.

Ciò che vorrei chiedere e' semplice:

questo tipo di intervento è particolarmente rischioso? Quali rischi si corrono?

Riporterò dati piu' precisi una volta "copiato" il referto.

Grazie in anticipo per le risposte.
[#1]
Dr. Giuseppe Iaci Cardiochirurgo 923 51 2
Gentile utente,
la correzione chirurgica di un difetto interatriale, qualora sussista realmente l'indicazione (e da quanto lei scrive non è dato comprenderlo) , è uno degli interventi cardiochirurgici più semplici.

Essendo comunque un intervento chirurgico maggiore, comporta intrinsecamente una percentuale di rischio mortalità (nettamente inferiore all'1%&), legata ad una serie di possibili complicanze (neurologiche, emodinamiche, infettive).

Siate fiduciosi e vedrete che andrà tutto per il verso giusto.
In bocca al lupo
GI

Per visite Ospedale San Raffaele:

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta.

Le riporto quì sotto piu' dati, dal momento che ho avuto modo di vedere la cartella :

-DIA con importante shunt sn-dx fisso (qp/qs 3)

-Co sistemica 3.92

-Co polmonare 12 l/min

-Marcata ipertensione polmonare Pap Sist 58 mm hg

-Ventricolo sx non dilatato

-Moderata dilatazione arteriale dx (50x50)

-Ventricolo destro marcatamente dilatato

-Lieve rigurgito tricuspidalico da ridondanza dei lembi e dilatazione dell'anulus (42mm)


Il fatto strano e' che un mese fa, al primo ecocardiogramma, la PAPs stimata era attorno ai 35 mmhg se non erro, e adesso è salita a 58 .

Il primo ecocardiogramma era stato effettuato in un posto diverso rispetto al secondo, e il medico che ha effettuato il secondo sostiene si tratti di un errore perchè impossibile un aumento così rapido della PAPS.

Il secondo ecocardiogramma e' stato effettuato alle Molinette dal dott. Marra se non vado errato.

L'operazione presumo sia necessaria, leggendo questi dati le sembra sia anche urgente? Perchè hanno prenotato una risonanza magnetica per confermare il tutto, ma tra un mese.

E, ultima domanda (prometto :) ) : ho letto che l'intervento si può effettuare a cuore aperto o tramite una sorta di catetere che spinge questo "tappo" verso il buco (chiedo scusa per la terminologia).
In base a quali fattori si valuta l'utilizzo di una o dell'altra tenica?

Grazie ancora
[#3]
Dr. Giuseppe Iaci Cardiochirurgo 923 51 2
E' senza ombra di dubbio necessario trattare la patologia sulla base dello shunt significativo, della dilatazione ventricolare destra e dell'ipertensione polmonare, senza aspettare troppo tempo.

La risonanza magnetica (presumo) cardiaca e' stata programmata per avere indicazioni aggiuntive:
- morfologiche riguardanti il difetto (dimensioni, localizzazione).
- anatomiche, alla ricerca di eventuali ritorni venosi polmonari anomali associati.
- dinamiche (per la valutazione della funzione ventricolare destra).

Sulla base dei primi due parametri si procederà alla decisione riguardante il trattamento, che sara' percutaneo, solo se non esistono altre anomalie congenite associate e se la tipologia di difetto permette l'utilizzo di quello che lei definisce "tappo".

In ogni caso e' evidente che i colleghi cercheranno se possibile, di trattare la paziente con la strategia percutanea, proponendo l'intervento chirurgico solo se strettamente necessario.

Cordialmente
GI
[#4]
dopo
Utente
Utente
Buonasera,

alla fine è stato comunicato alla mia ragazza che, per la tipologia di difetto, è necessario l'intervento a cuore aperto.

Vorrei chiedere un paio di cose:

è un intervento rischioso? Nella sua prima risposta, vedo una percentuale di mortalità inferiore dell' 1%& per cento.

Intendeva scrivere 1% ed ha sbagliato a digitare, o c'è un altro numero dopo l'1, quindi rischi inferiori all' 15% (esempio)?
Chiedo scusa ma mi è sorto il dubbio, anche se inizialmente avevo dato per scontato fosse un errore di battitura, e avevo pensato all'1%.

Un'ultima cosa:

il fatto che il suo foro sia stato definito ampio, e che lo shunt sia molto significativo, l'intervento diventa piu' rischioso e difficile, o non cambia in base all'ampiezza del buco?

Grazie e scusi per la confusione nelle domande.

Buona giornata,
D.


[#5]
Dr. Giuseppe Iaci Cardiochirurgo 923 51 2
Rischio inferiore all'1%.

Le dimensioni del difetto interatriale non aumentano in modo significativo il rischio chirurgico, servirà solamente un patch più grande per chiuderlo.

Siate per quanto possibile sereni.

Sarebbe interessante poter proporre alla sua fidanzata, se fosse possibile, vista l'età, un intervento in minitoracotomia destra, evitando la sternotomia, probabilmente gliene hanno gia parlato.

In bocca al lupo.
GI

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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