Angioma venoso

Nel mese di marzo 2007, a seguito di forti dolori alla mascella dx mi sono recata dal dentista.
Il medico, anche se ho problemi di paradentite, ha escluso che il dolore fosse causato dai denti e mi consigliava una visita presso un otorino.
Qualche giorno dopo il medico otorino mi consiglia una TAC senza mdc dei seni paranasali.
In data 23/03/2007 eseguo l’esame con il seguente risultato:

SPIRAL TC MASSICCIO FACCIALE
L’esame spiral TC del massiccio facciale, eseguito di base, mette in evidenza:
nel seno frontale di destra e apprezzabile una cisti mucosa da ritenzione subcentimetrica.
Ipertrofia dei turbinati nasali.
Regolare aspetto e normopneumatizzazione delle cavità pneumiche paranasali.
Regolare aspetto delle restanti fesse nasali.

Dopo questo esame di viene consigliato di rivolgermi ad un neurologo; quest’ultimo mi consiglia una RM con e senza mdc che eseguo nei primi giorni del mese di giugno 2007 ottenendo il seguente referto:

RM ENCEFALO SENZA E CON M.D.C.
Esame eseguito con apparecchiatura ad alto campo.
Indagine eseguita in tecnica SE e FAST-SE.
Ponderazioni in Tl e T2 assiali, sagittali e coronali.
L’esame e stato completato con m.d.c. paramagnetico.
Sistema ventricolare sotto e sopratentoriale regolare per morfologia, volume e sede.
Spazi liquorali periencefalici normorappresentati.
Non si apprezzano alterazioni intensitometriche significative a carico del tronco encefalo, del cervelletto e degli emisferi cerebrali.
Normale aspetto del corpo calloso e della ghiandola ipofisaria.
Dopo m.d.c. si apprezza esile angioma venoso in sede emisferica cerebellare destra.

A seguito della scoperta di un angioma venoso, il professionista, consiglia un’ANGIO RM n, circolo intracranico, fasi arteriosa e venosa, che eseguo nello stesso mese:

ANGIO-RM ENCEFALO

L’indagine angio-RM è stata effettuata in tecnica TOF, con ricostruzioni MIP, mirata alla valutazione del poligono di Willis.
Normale morfologia, calibro e decorso ed intensità di segnale dei vasi del poligono di Willis e delle principali diramazioni.
Normale aspetto dell’arteria basilare e delle cerebrali posteriori.
L’arteria cerebrale posteriore di destra emerge direttamente dalla comunicante posteriore.
Normale aspetto della basilare e dell’arteria cerebrale posteriore di sinistra.
Normale aspetto delle principali strutture venose encefaliche.


In base a tutti le indagini di cui sopra, mi prescrive TEGRETOL 200 mg. Compresse, da assumere secondo una schema da Lui stabilito sino a raggiungere, in quattro settimane, la posologia di tre compresse al dì.
Con questa cura non ho più avuto i dolori di cui sopra, però, dall’anno scorso, ho problemi di “allergia”, almeno così credevo. Nel mese di Febbraio, a causa del prurito che aumentava, del rossore in varie parti del corpo, mi sono recata, privatamente, da un’allergologa che, fortunatamente, è anche un’internista.
Dopo la prima visita, e successivi esami del sangue e di ecografie, si accerta che non si tratta di allergia ma di problematiche legate all’assunzione del TEGRETOL, infatti avevo il fegato molto ingrossato, problemi al pancreas, alla cistifellea.
A questo punto la dottoressa, omeopatica, vorrebbe sospendere, o sostituire, il tegretol e mi ha consigliato di consultare il neurologo.
E’ a questo punto che ho bisogno di Voi.
Poiché il neurologo che mi ha inizialmente seguito e prescritto il tegretol non è più rintracciabile dalla fine 2008, dai primi mesi del 2009 mi segue un secondo neurologo che mi conferma la cura però non è d’accorso su cosa mi provocava il dolore: mentre il primo mi spiegava che l’angioma sfregava con il nervo del trigemino provocando dolore, il secondo mi dice che l’angioma è localizzato nella zona del cervelletto e non centra nulla con il trigemino.
La domanda è: qual è il mio problema? Cosa ho esattamente? Devo cambiare il neurologo?
Chiedo scusa per essermi dilungata ma credo che fosse necessario.
Cordiali saluti.



[#1]
Dr. Angelo Pichierri Neurochirurgo, Endocrinochirurgo 47 3
Gentile signora, il secondo neurologo ha solutamente ragione. L'angioma venoso cerebellare è un riscontro occasionale: può pure dimenticare di averlo, se la diagnosi radiologica è corretta (ovvero se non si tratta di cavernoma, poiché vi è una certa confusione nella nomenclatura delle anomalie venose intracraniche). La sua nevralgia trigeminale è invece causata probabilmente da un conflitto neurovascolare tra l'emergenza del nervo e un vaso. In genere, la terapia medica dà ottimi risultati (come nel suo caso), ma possono intervenire complicanze dovute ad una sensibilizzazione al farmaco. Le consiglio di far presente al neurologo la risposta della visita allergologica per vedere se è possibile una terapia medica alternativa. In extremis, se dovesse sospendere i farmaci e il dolore ritornare, c'è sempre la possibilità degli interventi invasivi come la compressione del ganglio di Gasser (si fa in anestesia con un ago che penetra dalla guancia fino al centro nervoso del nervo che causa il dolore) oppure la decompressione neurovascolare microchirurgica (intervento vero e proprio).
Rimango a disposizione. Cordiali saluti,

Dr Angelo Pichierri - Neurochirurgo
Dottorando di Ricerca in Neurochirurgia
"Sapienza" Università di Roma 3477803242

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la tempestività della Sua risposta, dalla quale deduco che il tegretol serve esclusivamente per bloccare il dolore al trigemino.
In base a ciò, per recuperare i danni provocati dal segreto, chiederò al neurologo di sostituirlo con altre medicine o, addirittura, con prodotti omeopatici.
Cordiali saluti.
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