Frattura bimalleolare tibia perone, diastasi pinza peroneo tibiale

Salve, vi disturbo perchè a gennaio ho avuto la frattura in oggetto e sono stato operato due volte perchè il chirurgo non ha valutato bene che il malleolo peroneale necessitava di una vite. Mi hanno inserito anceh una vite che teneva tibia e perone vista la diastasi. Al malleolo tibiale non hanno fatto niente in quanto hanno ritenuto che, visto che si trovava un po' più in alto di circa un millimetro e mezzo, non era necessario intervenire. Dopo circa 50 giorni mi hanno tolto la vite per la diastasi tibia perone e mi hanno riconfezionato tutto per altri 15 giorni rica. In sostanza sono rimasto con il piede immobilizzato per almeno due mesi e mezzo. Ho iniziato la riabilitazione fuori carico per circa 20 giorni e da altrettanti ho iniziato il carico progressivo arrivando a circa il 50% del mio peso perchè poi ho dolore. Qaundo il piede è a riposo riesco a caricare un po' di più per circa una ventina di passi ma poi il dolore torna molto vivo. Un altro ortopedico pensa che lo scalino lasciatomi nel malleolo tibiale possa procurarmi in futuro una lacerazione della cartilagine precoce e ovviamente accompagnata da dolore. Intanto l'osteoporosi è avanzata in tutto il piede a causa (dicono) della mancanza di carico ed il liquido non si è ancora riassorbito. Francamente sono un po' scoraggiato perchè penso che potrei non tornare più a camminare come prima e vorrei chiedervi se effettivamente i dolori che avverto oggi scompariranno proseguendo la terapia oppure se per tutta la vita dovrei camminare con la stampella per non appesantire la zona di quel malleolo tibiale, e vorrei anche sapere tra quanto tempo potrei recuperare l'osteoporosi. Inoltre non ho riacquisito la motilità del piede ed è ancora abbastanza bloccato e sto facendo per circa 3 ore al giorno la magnetoterapia. Avete per me parole di speranza o di rassegnazione cosiderato che faccio il rappresentante ed i piedi mi servirebbero molto? Grazie infinite per il servizio e per la risposta.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Premesso che i piedi servono a tutti, è possibile che nel Suo caso sia insorta una complicazione chiamata "algodistrofia" . Questa è solo una ipotesi perché per stabilirlo è indispensabile vedere il piede e le rx attuali.
Bisogna accertare anche perché il movimento è limitato e vedere che la pinza sia della larghezza giusta.
Non è possibile dire in quanto tempo potrà "recuperare l'osteoporosi", perché potrebbero essere necessarie cure specifiche (oltre a una magnetoterapia per più ore). Per avere una risposta ai Suoi dubbi bisogna che senta un secondo parere a un Ortopedico o a un Fisiatra esperto.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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Utente
Utente
La ringrazio per la celerissima risposta. Ho già sentito un secondo parere però non mi ha detto niente riguardo la pinza anche perchè dal referto del chirurgo non si capisce niente. Un giorno mi sono messo a cercare di capirci qualcosa e mi sono accorto che la prima vite l'hanno messa per questa rottura. Dalla radiografia si vede queste pinza? Il secondo medico ha usato la sua stessa definizione "algodistrofia" che mi sta facendo curare con la magnetoterapia e dicono che proseguendo con il carico dovrebbe risolversi. Secondo lei è vera questa cosa? Quando carico il piede, ad ogni passetto, sento le ossa che si muovono e non sono alloggiate bene, dipende dal trauma in sè oppure dalla pinza? Se volessi una sua consulenza più nello specifico per farle valutare le radiografie e la Rm come posso contattarla?
Grazie ancora
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Non so se sia sufficiente la magnetoterapia e per sole tre ore al giorno, né so con che apparecchio la stia facendo; in genere si usano i CEMP (Campi ElettroMagnetici Pulsati) attraverso l'impiego per le otto ore del sonno di un apparecchio che si noleggia e che viene consegnato tarato per il distretto interessato e con il solenoide giusto. La pinza è ben visibile nelle radiografie ed è costituita dai due malleoli fra i quali si muove l'astragalo ; se il secondo parere non è stato sufficiente è bene chiederne un terzo ma a uno specialista in grado di affrontare il problema e di seguirla nel tempo; non sarà una cosa breve e richiederà controlli seriati. Per questo trovo inutile che si sobbarchi un viaggio fino a Bologna, mentre sarebbe più comodo per Lei essere seguito da uno specialista vicino a casa (tra l'altro io so dove si può noleggiare l'apparecchio in Emilia Romagna, ma non in Sicilia) e sicuramente a Palermo può essere ben seguito: provi a rivolgersi al reparto di Medicina Fisica e della Riabilitazione dell'Ospedale Cervello di Palermo
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Avrei un altro quesito per lei. Da qualche settimana ho una specie di intorpidimento della gamba in questione. Come se ad un tratto la gamba decidesse da sola di voler effettuare una forte spinta ed inizia a tremare. Istintivamente il modo migliore per placare la cosa è quello di iniziare ad appoggiare il piede anche se con parecchio dolore vista la frattura in corso di risanamento, ma stanotte addirittura non riuscivo ad addormentarmi perchè, sempre la stesa gamba, decideva di iniziare a spingere. Addirittura quando stavo per appisolarmi questa iniziava a spingere e tremare forse per vincere l'intorpidimento. E' normale visto che la carico al 50% oppure ci sarà un aaltro problema?
Grazie tante.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Senza potermi rendere conto del problema non è possibile fare valutazioni che siano anche utili. La cosa migliore è parlarne con il Suo medico di famiglia per avere i consigli giusti.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Buon giorno, torno a distutrbarla per un altro dubbio e non trovo risposta dal mio ortopedico.
Non ho avuto nessun altro recupero nel movimento della caviglia ed inizio a preoccuparmi e sono già passati quasi tre mesi dall'inizio della fisioterapia. Vado al centro di fkt per due ore e mezzo al giorno e quasi due ore le passo in palestra. Pensa che ci siano possibilità di recuperarlo questo movimento oppure no? Dalle radiografie si capirebbe qualcosa? Dopo quanto tempo si potrebbe parlare di anchilosi?
Grazie anticipatamente
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Per conoscere le possibilità di recupero di un paziente occorre averlo visitato, aver visto le rx (dall'inizio) e poter avere escluso che ci siano ostacoli meccanici all'escursione dell'articolazione. Nella mia replica del 23 maggio Le avevo dato un suggerimento utile per sapere qual è la Sua situazione e i provvedimenti necessari. Ribadisco il consiglio: un secondo parere fisiatrico forse è in grado di indirizzarLa verso una terapia più appropriata.
Cordiali saluti
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