Da 9 anni bruciore vaginale

Gentili Dottori,
Vi chiedo di avere pazienza, perché mi ci vorrà un po’ per spiegare il tutto!

Ho 36 anni e sono stabilmente legata al mio compagno da 10.

Il mio problema presenta sintomi simili a molti disturbi, che mi sono stati diagnosticati tutti e più volte da diversi medici nonostante gli esiti negativi di vari esami fatti e per cui ho comunque seguito le cure come da prassi.
Infatti tutti hanno inizialmente pensato fosse facilmente risolvibile quello che sembra io abbia, se non fosse che persiste da ben 9 anni (agosto 1998).

I sintomi sono: fondamentalmente bruciore e prurito (esterno e nel primo tratto interno) che vanno e vengono durante la giornata e non sono assolutamente visibili se non nei periodi in cui questi sono più acuti (non resistendo dal non grattarmi!) Spesso, ma non sempre, ho bruciore a far pipì ed ho praticamente escluso i rapporti sessuali il cui solo pensiero mi terrorizza. In tutti questi anni ci sono stati pochi episodi in cui ne ho potuti avere...ma non senza dolore!
Le cure seguite sono state legate a disturbi come: secchezza vaginale, troppe perdite, candida (diagnosticata solo una volta dagli esami e curata almeno 5 o 6 volte anche dal mio compagno), vaginite, vulvovaginite, sono stata operata alla forchetta, gardnerella, dermatite, sovrapposizione micotica (queste ultime due un anno fa’ in seguito a visita al Sant’Anna di Torino dove avrei voluto essere visitata dal dott. Micheletti da voi nominato, ma puntualmente sostituito da una dottoressa).
Altri dati che possono più o meno servire: prendo la pillola dall’età di 18 anni, cioè da quando ho avuto un aborto volontario. L’ho cambiata un paio di volte solo perché quelle nuove erano meno invasive. L’ho anche sospesa un paio d’anni sotto suggerimento di uno dei molteplici ginecologi che mi hanno visitato. Non ho allegrie e da circa un anno non uso più detergenti intimi se non durante il ciclo ed ho una vita abbastanza regolare ed equilibrata anche per ciò che riguarda il cibo.
Ultima notizia: dopo tante cure “farmaceutiche” ho deciso di andare da uno psicologo. Sono 6 mesi che sono in cura. Inizialmente mi ha anche suggerito una ginecologa con cui aveva collaborato ad un caso poi brillantemente risolto, la quale mi ha semplicemente dato gel umettanti e rinfrescanti Saugella con cui fare massaggi vaginali + un gel da mettere sulla cicatrice dell’operazione alla forchetta...cose che ho seguito alla lettera...senza alcun minimo risultato...sto anche facendo del trainig autogeno...
A questo punto, solo qualche giorno fa’ ho deciso di provare anche a fare una ricerca su internet ed il Vostro sito mi è sembrato l’unico davvero serio ed affidabile e per questo Vi sarei immensamente grata se riuscirete a consigliarmi cosa fare ancora...Lourdes?
Grazie molte per l'aiuto che vorrete darmi.
[#1]
Dr. Giovanni Pecoraro Ginecologo 16 1
Operata alla "forchetta" per cosa?
Ha mai effettuato un prelievo bioptico?
E' stato mai ricercato l'HPV?
Molto terrenamente, le chiedo lumi!

[#2]
dopo
Utente
Utente
L'operazione è avvenuta per diciamo "allargare" il punto della forchetta. Purtroppo non ho nessun tipo di documentazione che la giustifichino! E' comunque avvenuta dopo circa un paio d'anni che facevo diverse cure ed in seguito non è cambiato nulla nè in meglio nè in peggio (per fortuna)!
Un prelievo bioptico? No. Ma se me lo consiglia lo farò immediatamente e l'HPV inceve si, ho già fatto l'esame relativo...

La ringrazio comunque molto per la risposta ed attendo una sua conferma per prenotare subito l'esame bioptico.
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