Nevo ricorrente dopo laser?

Buongiorno, scrivo per un parere sulla mia situazione. Ho 35 anni, una carnagione chiara e parecchi nei su tutto il corpo. Undici anni fa ho tolto 4 nevi rilevati sul dorso (credo fossero nevi papillomatosi) per motivi estetici, su indicazione di un dermatologo che li aveva semplicemente visti a occhio nudo (senza dermatoscopio). Mi sono rivolta a un chirurgo che utilizzava laser co2 e che, mi ha assicurato, avrebbe fatto poi una biopsia contattandomi nel caso di problemi. Non avendo ricevuto nessuna chiamata, con leggerezza, non ci ho più pensato. A distanza di qualche mese (ma non ricordo con esattezza) mi sono accorta che un neo non era stato estirpato bene: rimaneva visibile il contorno con un po' di residuo ai margini, ma anche qui non ci ho fatto più di tanto caso. Ho inziato a fare regolari viste (ogni anno) da un altro dermatologo che utilizza dermatoscopio e epiluminescenza ma non mi sono mai ricordata di segnalare quella cicatrice nè lui, facendo la mappatura, si è mai accorto di nulla. Nel frattempo questo pezzetto di nevo sembra essere leggermente cresciuto negli anni: contorna asimmetricamente (solo da un lato) la cicatrice circolare del nevo precedente (ben visibile) per 3 mm di lunghezza e 1 mm di larghezza circa, è marroncino e un po' rilevato. Ieri, all'ultimo controllo, l'ho mostrato al dermatologo: dopo avermi rimproverata dicendo che mai e poi mai si tolgono i nei con il laser perchè possono ricrescere con mutazioni, lo ha guardato con il dermatoscopio dicendo che l'aspetto è assolutamente rassicurante, ma che è meglio toglierlo, cosa che farò tra un paio di settimane. Ho provato anche a contattare il centro che ha fatto la rimozione 11 anni fa per vedere se riesco a recuperare la vecchia biopsia, ma ho i miei dubbi. Confessio di essere abbastanza allarmata:
- è vero che il laser può averlo fatto mutare?
- ogni crescita (in questo caso molto lenta) è indice di malignità?
- è vero che la biopsia di un nevo ricorrente è problematica e porta a falsi positivi?
- è possibile che questo pezzo di nevo, lasciato lì per 10 anni, abbia creato danni interni non visibili all'esterno?
Grazie per i chiarimenti che vorrete darmi
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Gentile signora,
il laser non provoca assolutamente mutazioni su un nevo, è una bugia. Tra l'altro ben smascherata da numerose pubblicazioni che confermano come nessun traumatismo su un nevo sia in grado di cambiarne la natura. Quindi lei non corre alcun rischio perchè "il pezzo di nevo" non può nuocere in alcun modo. La cosa vera è che la biopsia del nevo ricorrente, in mani non esperte, può dare origine a falsi positivi e creare un sacco di problemi, quindi meglio farla solo se il dermatologo è assolutamente certo si possa trattare di un elemento atipico. Non si faccia spaventare e chieda più pareri.
Cordialissimi saluti

Dott. Davide Brunelli
Specialista in Dermatologia e Venereologia

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Utente
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Gentile dottore, la ringrazio molto per la sua risposta.
Il mio dermatologo mi ha detto di toglierlo assolutamente perchè il pezzetto di neo in questi 11 anni è un po' cresciuto (non grandi cose, visto che a oggi misura al massimo 3 millimetri) e tra l'altro io non ricordo con esattezza con che velocità è avvenuta questa crescita. Lui di prassi qualsiasi neo che cresce lo fa togliere e analizzare (tant'è che mi aveva indicato l'asportazione per telefono senza neppure vedere il neo) perchè ogni crescita è sempre sospetta e presunto indice di malignità: questo per lui è segno di atipicità. Questo mi ha fatto notevolmente preoccupare e anche un po' indispettire perchè in questi 10 anni ho fatto religiosamente i controlli da lui e non mi aveva mai segnalato nulla... Il tutto è stato rimarcato da tale presunto potere mutogeno del laser e io sono andata in panico (oltre a sentirmi in colpa per l'asportazione fatta 11 anni fa).
Ad ogni modo proverò a sentire un altro parere. I falsi positivi nella biopsia di un nevo ricorrente sono la regola? E che tipo di problemi possono generare?
Grazie ancora
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Gentile Signora, lei scrive:
... tant'è che mi aveva indicato l'asportazione per telefono senza neppure vedere il neo... ed in questa frase è contenuta una risposta alle sue paure. Non è possibile per nessun dermatologo dare consigli terapeutici senza vedere le lesioni, particolarmente di questo tipo.
Per quanto riguarda il problema dei falsi positivi, questo la riguarda probabilmente in modo marginale dal momento che l'elemento - dopo così tanto tempo - dovrebbe essere stabilizzato.
Di nuovo cordiali saluti
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Utente
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La ringrazio ancora. Già il fatto di sapere che il laser non può aver modificato la natura del neo mi tranquillizza. Proverò a far vedere la lesione a un altro dermatologo, giusto per avere un secondo parere. Dal canto mio più lo guardo e più mi sembra impossibile che una cosa tanto minuscola e che è lì da così tanto tempo sia fonte di problemi (e io per natura tengo a ingigantire i sintomi, più che a minimizzare per cui...). Magari alla fine lo farò asportare in modo da non doverci più pensare, sperando di non incappare in qualche diagnosi errata. Cordiali saluti anche a lei.
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Gentile dottore, le scrivo per aggiornamenti. Ho fatto asportare il neo, anzi già che c'ero ho fatto togliere anche un piccolo neo rilevato (peduncolante) che stava sotto il ferretto del reggiseno e pertanto era costantemente a rischio trauma. Il chirurgo lo ha reputato assolutamente innocuo. Ecco i risultati dell'istologico che però faccio fatica a decifrare:
Sede anatomica, tipo di prelievo:
1) Cute del fianco sinistro,
2) solco infiammatorio sinistro: biopsia escissionale.
Descrizione macroscopica:
1) Frammento cutaneo di cm 0,3.
2) Nodulo di cm 0,3.
Descrizione microscopica - diagnosi istologica:
Nevo melanocitico intradermico.
Margini non valutabili (1,2).
Il reperto 1) è il famigerato pezzo di neo (tolto dal fianco sinistro). Il n. 2) dovrebbe essere il neo paillomatoso sotto il seno: ma perchè si parla di nodulo? Che significa margini non valutabili?
Ovviamente andrò dal dermatologo ma nel frattempo vorrei capire un po' di più... Grazie.
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Gentile signora,
vuol dire verosimilmente che il pezzo asportato non aveva margini orientati in modo tale da fornire al patologo la possibilità di identificare il nevo all'interno del tessuto asportato. Può essere anche conseguenza del precedente trattamento. Si tratta comunque di un nevo intradermico, del tutto benigno, e pertanto può stare assolutamente tranquilla.
Cordiali saluti
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La ringrazio ancora, pensavo di dover ripetere l'intervento per questo problema dei margini...
Cordiali saluti
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Gentile dottore, sono ancora qui a disturbarla. Ho portato il referto al mio dermatologo che non è rimasto per nulla soddisfatto. Sostiene che il chirurgo ha asportato un pezzo troppo piccolo di cute (da qui i margini non valutabili) e che si sarebbe dovuto ritagliare una losanga di almeno 1 cm e mezzo. Mi propone due alternative: controlli serrati della cicatrice con intervento ai primi segnali di allarme (sì, ma quali?) oppure intervento immediato così non ci si pensa più... Confesso che sono un po' disorientata... Il chirurgo ha dunque sbagliato? Perchè tutto questo accanimento visto che dalla biopsia si tratta di un nevo intradermico? Può essere che nella cute circostante ci fosse dell'altro? Lui ha rimarcato questa mia imprudenza con il laser... Lei cosa ne pensa? Se le cose stanno così io mi opererei anche subito, perchè davvero a questa storia vorrei non doverci più pensare... Grazie ancora della disponibilità
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Gentile Utente,
non ho idea davvero del perché questo accanimento visto che si tratta di un banale ed innocuo nevo intradermico. Sono disorientato quanto Lei nel constatare che vi siano ancora punti di vista così macroscopicamente distanti su questo argomento. Naturalmente sono oltremisura convinto di quanto io le ho scritto e non c'è parere che mi possa fa cambiare idea.
Cordiali saluti
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Che dire... lunedì sentirò la dottoressa che ha eseguito la biopsia e poi anche il chirurgo in modo da avere anche un loro parere. Però continuo a chiedermi: se il pezzo asportato è un nevo intradermico, cosa mai ci può essere nella cute circostante? Ma allora seguendo questo criterio dovrei far analizzare anche la cute (perfettamente sana) degli altri 3 nei asportati 11 anni fa e a questo punto la mia intera superficie corporea! Mi sembra un delirio...
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Anche a me sembra un delirio.
Cordiali saluti
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Utente
Gentile dottore, la aggiorno sulla situazione, nel caso fosse curioso. Stamane ho parlato con il patologo che ha eseguito la biopsia. Il frammento di neo è stato analizzato, è un banale nevo intradermico, non c'è nessun motivo per monitorarlo ancora o fare accertamenti. I margini non sono stati valutati perchè era così piccolo che non ci sono riusciti. L'unica motivazione per un allargamento potrebbe essere di natura estetica: potrebbe infatti ricrescere, se asportato non completamente, ma sempre benigno sarebbe.
Oggi sono anche stata dal chirurgo: mi ha detto che di allargare non se parla nemmeno, che è da 30 anni che toglie nei e questa virtù mutogena del laser non l'ha mai sentita e che comunque è un nevo intradermico, che senso ha asportare ancora. Un allargamento, per quanto cosa banale, è pur sempre un'operazione che può avere conseguenze anche spiacevoli, in teoria (infezione etc). Quindi va fatto solo se c'è una reale necessità non per inseguire fantasie. Se ricresce che problema c'è: era un nevo intradermico e tale resterà.
A questo punto lascio le cose come stanno e cerco di non pensarci più, perchè tutta questa vicenda mi ha fatto vivere nell'ansia per due mesi. E magari cambio dermatologo, perchè va bene la prevenzione ma così significa vivere nell'angoscia... E' vero, ho una carnagione chiara e parecchi nevi, ma in famiglia non vi sono casi di melanoma, faccio due mappature all'anno con videodermatoscopio ed epiluminescenza, controllo a casa ogni mese, esco con la protezione 50 anche per fare la spesa.... sinceramente più di così... non posso anche preoccuparmi di quello che sulla pelle non vedo, non vivrei più... Scusi lo sfogo...
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Sono d'accordo.
Cordiali saluti
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Gentile dottore, approfitto ancora della sua gentilezza. Ho notato che ai bordi della cicatrice sono comparsi due puntini neri: questo significa o che il neo non era effettivamente stato asportato completamente oppure che ha le tendenza a ritornare. A questo punto cosa faccio? Devo comunque farlo ricontrollare dal dermatologo (che - lo so già - mi farà fare un allargamento)? Oppure faccio finta di nulla? Sia il chirurgo che l'anatomopatologo mi avevano avvisata che sarebbe potuto accadere, ma che non c'era da preoccuparsi. Secondo lei cosa mi conviene fare? Grazie ancora
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Dato che l'istologico parlava di nevo intradermico le consiglio di lasciar perdere ed ignorare i due puntini che possono rappresentare, con ogni verosimiglianza, un nevo ricorrente. Dovesse per qualsiasi motivo voler fare l'"allargamento" mi raccomando di segnalare al patologo l'iter del trattamento del nevo.
Cordiali saluti
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La ringrazio ancora per i suoi consigli. Se questo nevo ricorrente non ha carattere di malignità, come mi sembra di aver capito, e visto che questi due puntini non mi disturbano lascerò le cose come stanno (anche perchè il chirurgo, da cui ero andata per fare l'allargamento su indicazione del dermatologo, mi aveva rispedita a casa dicendo che lui non opera senza una valida ragione). Tra l'altro mi sono accorta che è venuto fuori un puntino anche sull'altro neo che avevo fatto togliere... si vede che in entrambi i casi il chirurgo aveva tolto il minimo indispensabile... Avendolo saputo gli avrei detto di essere un po' più largo di manica, mi sarei risparmiata ansie aggiuntive...
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Gentile dottore, so che non andrebbe fatto, ma mi sono messa a cercare su Internet delle informazioni relative alla rimozione dei nei con il laser. Mi sono imbattuta su questo schema che mi ha decisamente allarmata:qui si sostiene che il laser può modificare le cellule del nevo virandole in maligne.
http://www.melanomamobil.co.uk/mole-removal-methods/
Ora sono decisamente preoccupata.. O forse qui si parla di un altro tipo di laser? Grazie per la comprensione, questa storia mi sta creando veramente moltissima ansia...
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Gentile Signora,
purtroppo su internet ci può scrivere chiunque. Internet è il mondo. Non vi sono filtri da parte di enti supervisori in grado di stabilire, in campo sanitario, se alcune notizie possano o meno essere diffuse. Per ripetere una frase oramai logora: è il bello ed il brutto di internet.
Tornando a noi: nessun traumatismo, come ampiamente ripetuto su queste pagine, è in grado di trasformare le cellule di un nevo che sono cellule sane, benigne, prive di intrinseche capacità evolutive. E' assodato scientificamente e statisticamente che il nevo non è una precancerosi. Non a caso solo un 20% di melanomi insorge su di un nevo preesistente, ed in questo 20% ci mettiamo anche i melanomi insorti su nevi giganti che sono una fattispecie molto particolare. Il melanoma insorge su nevo per motivi casuali, perché il nevo è fatto di melanociti. Il restante 80% di melanomi insorge su un melanocito della cute “normale” cioè dove non vi sono nevi. Allora, seguendo il ragionamento del traumatismo, anche i traumi sulla cute normale potrebbero essere in grado di trasformare questi melanociti. A maggior ragione visto che, statisticamente, la stragrande maggioranza dei melanomi insorge qui.
Sono concetti molto moderni, suffragati naturalmente da ampi studi statistici anche retrospettivi. Pensi che in USA non è più considerata pratica corretta l’asportazione di un nevo a solo scopo “preventivo”. Seguendo la logica numerica dovremmo allora togliere l’intera cute a scopo preventivo. Il nemico è un altro. È un nemico che somiglia ad un nevo ma che con esso non ha nulla a che fare. È un terrorista che si mimetizza e che noi dobbiamo stanare, con metodi e strategie completamente differenti da quelle che, in buona fede, abbiamo creduto giuste sino ad ora.
Non posso che ripeterle di stare tranquilla e, mi raccomando, ascolti pochi pareri su questo argomento che è in evoluzione e dove ancora sussistono leggende metropolitane ahimè, purtroppo, anche divulgate da medici.
Cordiali saluti
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Non so come ringraziarla dottore, è stato davvero chiaro e rassicurante. Tra l'altro ho anche notato che alcuni siti che condannano l'uso del laser promuovono delle creme "miracolose" per far scomparire i nei in modo naturale!!! Per cui...
Un'ultima domanda, non inerente a questa vicenda. Mio marito ha un nevo congenito medio (10 cm di diametro circa) sul gluteo. Deve adottare particolari precauzioni? Ci sono probabilità elevate che si trasformi in melanoma?
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Suo marito deve stare assolutamente tranquillo e fare controlli periodici indipendentmente dalla presenza del nevo.
Cordiali saluti
Melanoma

Il melanoma, o cancro della pelle, è un tumore, spesso molto aggressivo, che si sviluppa dalle cellule della pelle che producono melanina (melanociti).

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