Cefalea emicranica giornaliera resistente ad ogni trattamento

Buongiorno.
Scrivo per conto di una cara amica di famiglia che da anni (da giovane) soffre di cefalee emicraniche.
Oggi ha 68 anni, fa una vita tranquilla sul lago di Lugano, non fuma e non beve alcolici. In famiglia il marito non fuma da parecchi anni.

I primi controlli clinici li effettua a Firenze presso la clinica medica di Villa Monna Tessa, dove le prescrivono :
Sygen, samyr, neuroactiv, curavit, alius ma senza risultati importanti se non a peggioramenti dopo continue assunzioni.

Nel marzo 2006 prova all'ospedale San'Anna di Como, viene dimessa con diagnosi di cefalea emicranica senz'aura e cefalea da incongruo uso di analgesici.

Questa la lettera di dimissione:

"In anamnesi ipotiroidismo primitivo autoimmune in trattamento sostitutivo, disturbo d'ansia e dell'umore in relazione all'abuso farmacologico (triptani e FANS).
Durante la degenza è stata sottoposta al cilco di dissuefazione con inizio di terapia profilattica con valproato prevista dalle raccomandazioni delle società internazionali di studio sulle cefalee.
La routine ematica, l'ECG, la TAC encefalica sono nei limiti di norma.
Si dimette con la seguente terapia:
Eutirox 75 mg 1 cp, sereupin 20 1 cp, tavor 2,5 mg 2 cp la sera, depakin chrono 300 1 cp + depakin chrono 500 1 cp, naprosyn 1 supp al bisogno in caso di crisi."

Ma spesso deve sospendere a periodi la cura perchè peggiora i mal di testa.
Nel gennaio 2007 effettua una visita di controllo dove scrivono:

"Sunto anamnestico: noata al centro cefalee del nostro ospedale per cefalea da abuso, già ricoverata in precedenza e trattata in via profilattica con valproato. Relativo benessere sino a qualche mese fa, quando la sintomatologia cefalalgica si è presentata con il conseguente nuovo abuso di triptani. Sovrapposta sindrome somatoforme lieve.
Decorso e condizioni alla dimissione: è stata effettuata durante la degenza disassuefazione secondo protocollo usuale, sostituzione alla dimissione del triptano di riferimento e della terapia profilattica, con wash-out di valproato e inserimento di topiramato in terapia.

Terapia: topiramato 50 mg 1 cp x 2, amitriptilina 25 mg 1 cp al mattino, venlafaxina 75 mg 1 cp al mattino, tiroxina 75 mg 1 cp a dì alterni, esomeprazolo 40 mg 1 cp alla sera, aloperidolo 10 gtt x 3 (per un mese poi scalare sino a sospensione), frovatriptan 1 cp al bisogno."

Dopo 3 mesi e cioè ad aprile 2007, segue questa terapia:
Efexor 1 la mattina e Esopral 1 la sera.
Al bisogno ed in caso di crisi:
- Replax
- Levobren
- Imigran

Ma la situazione non cambia, spesso deve interrompere perchè le crisi aumentano.

Mi sapete dare qualche indicazione terapeutica consigliata o qualche clinica migliore dove possano dare una diagnosi e cura più indicate ?
A disposizione per maggiori informazioni o chiarimenti.
[#1]
Dr. Marino Giuliano Neurologo, Medico fisiatra 174 8
Gentile utente.
Il caso non sembra ascriversi a cefalea da over use di farmaci. Sarebbe importante sapere le caratteristiche della cefalea.
Esistono forme di emicrania resistenti alla terapia.
Non comprendo l'uso di relpax e imigran insieme. Vorrei conoscere il loro dosaggio.
Bisogna estendere lo spettro dei farmaci per la profilassi ad altre categorie che non siano solo i triciclici e il topiramato.
Attenzione ai fattori predisponenti gli attacchi.
Non mi dice se la pz ha mai fatto un ecocardiogramma transesofageo per rilevare difetti interatriali che predispongono alle crisi emicraniche(spesso con aura). Dai dati che mi fornirà,se vorrà, si potrà dedurre il tipo di cefalea della sua amica.
Attenzione all'uso di due triptani insieme se la pz è ipertesa o cardiopatica.

Cordialità.

Dott. Marino GIULIANO

Perfezionato ASC sulle cefalee.

Marino GIULIANO

[#2]
dopo
Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
Grazie per la velocissima risposta.
Vedrò questa persona proprio lunedi e le chiederò tutte le informazioni richieste.

Angelo B.
[#3]
dopo
Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
Buongiorno.
Ho chiesto all'interessata tutte le informazioni.
Per quanto riguarda il relpax ed imigran non li usa insieme ma uno dei due, lei utilizza imigran.
La paziente, che si ricordi, non ha fatto l'esame indicato da lei (l'ecocardiogramma transesofageo) ma altri esami come gastroscopia, encefalogramma, tac, radiografie varie e cardiogramma.
La paziente non è ipertesa nè cardiopatica ma mi comunica che soffre di ipotiroidismo.
Se le serve qualche altra informazione sono a sua disposizione.

Grazie ancora.

Angelo
[#4]
dopo
Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
Aggiungo, il relpax o imigran sono stati presi non insieme (ha provato prima uno poi l'altro) e come dosaggio 1 pastiglia la mattina ed una la sera.
Il suo medico curante esclude qualsiasi difetto interatriali, per cui secondo lui, non ci sarebbe bisogno dell'esame da lei chiesto.
Grazie, attendo.
[#5]
Dr. Marino Giuliano Neurologo, Medico fisiatra 174 8
Gentile utente.
Come fa il suo neurologo ad escludere un PFO?
Comunque il relpax e imigran sono sintomatici. Non sono da assumere uno al mattino e uno la sera come fa lei(se ho ben capito).

Cordialità.

Dott. Marino GIULIANO
[#6]
dopo
Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
Buonasera.
Una pastiglia alla mattina ed una alla sera di solo relpax o imigran, non tutti e due.
Che devo dirle, il medico esclude di fare questo esame perchè dice che la paziente dopo gli altri esami che ha fatto non ha complicazioni di alcun tipo.
Se secondo lei è importante lo può fare, ci mancherebbe.
Però non mi ha detto, secondo lei, che tipo di cefalea possa essere.

Inoltre le crisi ora sono quasi giornaliere ma non forti, soprattutto se subito affrontate con un farmaco.
Invece 1 volta al mese sono cosi forte da costringerla a letto per 4-5 giorni, in assoluto silenzio, senza luce e non mangiando.

Grazie
[#7]
Dr. Marino Giuliano Neurologo, Medico fisiatra 174 8
Gentile utente.
Probabilmente la signora è affetta da due tipi di cefalea. Forse una tensiva e una emicrania.
Si trattano in modo distinto.
Come fa, mi chiedo, a fare profilassi col triptano? E' fuori di ogni logica. Il neurologo deve essere esperto di cefalea. Il primo tipo di cefalea che mi descrive brevemente, col tipo di dolore gravativo, può essere tensiva. Quella col dolore più fotre e bisogno di riposo è emicrania.
Il PFO è tipico della emicrania con aura nelle forme croniche cioè con molti episodi al mese.

Cordialità.

Dott. Marino GIULIANO

Perfezionato ASC sulle cefalee.
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