Raucedine

Salve Medici,
vi spiego la mia situazione attuale. Circa un mese fa ho avuto un abbassamento di voce e fastidio agli occhi. In farmacia mi fu detto che poteva essere l'allergia primaverile. Dopo qualche settimana ho iniziato a tossire e la tosse da secca è diventata grassa, costringendomi ad espettorare più di due volte al giorno. I muchi erano bianchi e gelatinosi. A volte ero costretta a provocare il vomito, perchè i muchi mi impedivano di respirare bene. La tosse è andata via, solo qualche colpo ogni tanto, ma la voce non è ritornata del tutto. Sento una leggera sensazione di muchi in gola, a volte li butto fuori, soprattutto dopo i pasti. Cosa mi consigliate di fare? Sono una cantante e insegnante e non so quali rimedi (anche naturali) prendere per la voce. Premetto che sto seguendo una cura omeopatica per la tiroide e per perdere peso, quindi non vorrei che sia stata questa cura ad aver scatenato il tutto. Spero mi rispondiate. Grazie in anticipo e buon lavoro.
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Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2011
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.ma Utente,

La rassicuro immediatamente aunto alla cura omeopatica, in quanto, non essendo presenti molecole di principi attivi nelle preparazioni, difficilmente può essere stata responsabile di questo.

Parte della Sua sintomatologia è compatibile con una sindrome da post-nasal drip, vale a dire congestione acuta o cronica delle cavità nasali e dei seni paranasali che costringono il muco ad essere eliminato posteriormente, scendendo sulla parete posteriore del faringe e causando irritazione cronica e tosse. Se questa fosse la diagnosi corretta, la terapia si basa su steroidi ad azione locali per via nasale da usarsi per periodi medio-lunghi (2-3 mesi inizialmente) e, a volte, fluidificanti in modo da facilitare l'eliminazione del muco.

Un'altra ipotesi è quella di un reflusso gastroesofageo, frequente nei cantanti, in specie coloro che non padroneggiano perfettamente la tecnica del belting e tendono a sovraccaricare il lavoro del diaframma. In questo caso, la terpia si basa sulla somministrazione per alcuni mesi di farmaci della classe degli Inibitori di pompa protonica.

Infine, anche l'ipotesi dell'allergia non è da scartare: in questo caso, incredibile dictu, quelli che funzionano meglio sono gli antiistaminici di prima generazione, cioè quelli più vecchi e che provocano sonnolenza come la terfenadina.

Naturalmente, suggerirei di discuterne con il Suo Medico di Medicina Generale. Generalmente, dopo alcuni mesi di terapia, se si presentano recidive o nessun miglioramento, ci si rivolge a un ORL per un'ispezione nasale posteriore anche con fibroscopia.
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