Halcion

Salve volevo un consiglio, in questo ultimo periodo diciamo per un mesetto, ho assunto circa 12 pasticche di halcion al giorno, ora sto riducendo a 6, poi a 5, posso farcela in questo modo cioè scalando?
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
è un medicinale che bisogna scalare con sufficiente gradualità, stando attenti all'insorgenza dei sintomi d'astinenza (soprattutto tensione e dolori muscolari, irriquietezza emotiva) nel qual caso lo scalare conviene che sia soffermato per un po'. Le consiglierei di essere seguita in questo percorso da un medico.

Dr. Alex Aleksey Gukov

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

trattandosi di un uso anomalo, è il caso di rivolgersi ad un medico per inquadrare il caso, e capire su che base questo è successo. Lo scalaggio non è bene che lo gestisca da solo, anche perché così facendo omette la valutazione di una situazione che può non esaurirsi solo in questo aspetto.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
In pratica è sicuramente un uso anomalo, l'halcion è un sonnifero e le persone normali, lo prendono per dormire, io invece, sarà un fatto psicologico non lo so, ho cominciato a prenderlo, per affrontare la giornata, in pratica la situazione è questa io credo di essere affetta da una demenza infettiva (aids), ero sempre agitata, impaurita, non sapevo che fare, tutto il giorno andavo in giro in casa avanti indietro, non provo emozioni, e quando ho cominciato con l'halcion ho cominciato anche a provare qualcosina, tipo la fame, il piacere a vedere mio nipote, ma poi mi sono accorta che ci volevano sempre più pasticche per raggiungere quella situazione, e ho deciso di smettere piano piano...poi volevo chiedervi una cosa ma una demenza infettiva risulta alla risonanza magnetica senza contrasto?
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
in attesa della risposta anche del mio collega,

la risonanza magnetica e altri esami che formiscono le immagini del sistema nervoso (neuroimmagini) da soli non possono essere la prova né di una demenza, né di una sua origine infettiva o non-infettiva, hanno un ruolo di approfondimento e non di diagnosi, e devono essere correlate alla situazione clinica e ad altri marcatori, come ad esempio gli esami sierologici.

Sono riuscito a conoscere un po' della Sua storia delle Sue discussioni precedenti su questo sito

https://www.medicitalia.it/consulti/psichiatria/219119-parte-bianca-del-cervello.html

Da quello che Lei riferiva lì, il quadro di demenza è una Sua sensazione
- senza che sia chiaro che cosa risultò alla visita neurologica,
- senza che sia stata fatta la valutazione psichiatrica;
- non mi è chiaro se è stata fatta la visita infettivologica;
- i marcatori sierologici erano negativi.

*
L'uso dei medicinali come Halcion (Triazolam) nelle quantità tossiche poteva determinare un quadro confusionale simile a quello della demenza.
[#5]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Gentile dottore descrivo sinteticamente la mia situazione:
- il test dell'hiv, precisamente l'elisa è negativo (ma in fase di aids conclamato si pouò negativizzare);
- i miei problemi diciamo mentali sono sorti prima dell'halcion, proprio perchè non provavo emozioni, ero agitata, mi sentivo persa in casa mia, sono andata dal neurologo, il controllo neurologico è negativo, gli impulsi ci sono, la risonanza magnetica senza contrasto non ha evidenziato nulla di anomalo (per questo chiedevo se ci fosse demenza, e io credo atrofia della parte bianca del cervello, quella che controlla tutte le cose che a me mancano, si vedrebbe dalla risonanza magnetica? O occorrono altri esami?);
- dall'infettivologa sono andata ma il mio sarkoma di kaposi è limitato ai denti, alle gengive nere, e a vene rotondeggianti sulle braccia e sulle gambe, e mi ha detto che non è sarkoma.
Ecco quanto ora sarei orientata a fare l'esame di tipizzazione linfocitaria, per controllare i linfociti cd4 cd3 ecc...se il sistema immunitario è compresso allora è chiaro che sono in aids, che ho la demenza e il sarkoma. Il problema poi è che le persone intorno a me, o fanno finta o non vedono i miei cambiamenti, dicono che sono depressa, ma io non mi sento depressa, mi sento solo inutile, perchè la mia mente non riesce a fare le cose che facevo prima, e poi sono stanchi di portarmi dai dottori, e io da sola adesso non riesco nemmeno più andarci, non riesco a guidare, non so se sono stata chiara. Vi prego datemi un consiglio, io sono certa di avere la demnza infettiva, vorrei solo la conferma, e magari poter esser non dico curata perchè è irreversibile, ma almeno controllata, per far star bene non solo me, ma anche le persone che mi sono vicine. Grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

Mi sembra faccia ragionamenti assurdi. Parla di cose come se le avesse, poi dice che le diagnosi non ci sono.

Esprime dei dubbi, sarebbe anche strano che decidesse Lei quali esami fare.

"Il mio sarcoma di Kaposi è limitato etc etc" e poi l'infettivologa "mi ha detto che non è sarcoma".

Il test si può negativizzare in fase conclamata, ma esistono ovviamente altri metodi per diagnosticare l'infezione, e poi dopo "se etc etc allora è chiaro che sono in aids". Quindi non lo sa. Non è chiaro neanche se sia sieropositiva, sarebbe inutile tutto il ragionamento sulla negativizzazione in fase avanzata se sapesse di esserlo, a che scopo fare un test sierologico in una persona che già sa di essere sieropositiva ?

"Vi prego datemi un consiglio, io sono certa di avere la demnza infettiva, vorrei solo la conferma"

Quindi non è certa affatto.

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Vada al più presto da uno psichiatra e si faccia curare per la diagnosi che le faranno. Gli accertamenti li decidono i medici, e non è detto che debbano assecondarla se si tratta di ossessioni. Più questo accade e più ragiona sulle cose in sospeso tra una certezza che non c'è e un dubbio che è sempre maggiore, così da ragionare come se si dovesse adattare a questa "certezza" ipotetica.


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dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Mi scusi se la riscrivo, io so che c'è differenza tra hiv e aids, diciamo che in seguito ad un rapportoa rischio nel 2003, io sono stata contagiata dal virus dell'hiv, non lo sapevo, non mi sono curata e ora dopo 8 anni mi ritrovo così, non sono un dottore, ma ripeto conosco il mio corpo, e soprattutto la mia mente. Lei prima ha detto che da sola una risonanza magnetica non è strumento di diagnosi, ma se questa risulta nella norma, bisognerebbe proseguire con ulteriori indagini. Voglio dire a fronte di questo risutato il neurolgo ha ritenuto opportuno mandarmi da una psicologa, ignorando completamente il peggioramento dei miei sintomi. La psicologa non mi da nessun beneficio e ho smesso. Lei che è uno psichiatra di fronte ad una persona che le dice: che non ricorda le cose, che non riesce a provare emozioni, che non ricorda le tabelline (laureata in economia e commercio quasi)e con una risonanza magnetica normale che avrebbe consigliato?
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
il sapere che malattia è non è così facile come Lei forse pensa. E' piuttosto scaramantico: "penserò al peggio", ma "il peggio" può essere non quello che pensa Lei..
Anche, senza voler offendere nessuno, è facile sapere quando si sa poco: l'associazione fra storia, manifestazione cutanea e peggioramento cognitivo sembra di essere sufficiente per essere convinta che sia una malattia specifica, se uno conosce solo quella.

Se Lei cerca "la conferma" a qualcosa che sa già, non è il caso di chiedere i consulti. Se invece Lei vuole trovare un rimedio alla Sua malattia, allora si può parlare.

L'esame dei sottotipi linfocitari (T4) penso che è il Suo diritto a farlo, e penso che sarebbe anche giusto che il sistema sanitario non glielo impedisca per essere coerente con la propria compagnia di sensibilizzazione fatta sul tema del HIV. Con questo test si potrebbe dire con maggiore precisione se si tratta di una sindrome di immunodeficienza. Certi livelli dei linfociti CD4 possono essere indicativi di AIDS, certi altri livelli possono essere indicativi di un'immunodeficienza ma non da AIDS: bisogna ovviamente consultare un infettivologo. Però ancora prima di fare tale test è utile fare il semplice esame dell'emocromo con formula leucocitaria.

La presenza o meno dello stato di immunodeficienza non è necessariamente correlata allo stato di demenza e viceversa. Anche se nella Sua storia le due cose Le sembra che coincidano, analizzando con rigore e metodo, non è detto che sempre coincidano e non è detto che coincidano nel Suo caso. In altre parole, si può essere affetti dalla demenza da AIDS, ma anche senza essere affetti da AIDS, cioè si può essere dementi anche per altri motivi. Perciò, indipendentemente dai risultati del test, bisogna fare una valutazione dello stato delle Sue funzioni cognitive. Probabilmente lo ha già cercato di fare, alla visita neurologica. Lei scrive: "il controllo neurologico è negativo, gli impulsi ci sono". Che cosa intende però per gli "impulsi"? Come è stata fatta la visita neurologica e che cosa a Le è stato chiesto durante la visita?

Se la visita non ha dato una risposta chiara al quesito sulle Sue funzioni cognitive, bisogna rifarla. Le consiglierei però di rivolgersi questa volta da uno psichiatra, come raccomanda anche il Dr Pacini. L'ambito delle demenze è limitrofo fra la neurologia e la psichiatria, però gli psichiatri ne vedono sicuramente non meno casi se non di più rispetto ai neurologi, a causa dei sintomi anche emotivi e comportamentali che spesso ci sono e la difficoltà della gestione di tali persone. In più, gli psichiatri oggi sono forse fra gli specialisti più sensibili alla presenza delle comorbilità fra disturbi organici e funzionali, e uno psichiatra deve essere in grado di valutare le funzioni cognitive.

Fatto ciò, in un secondo momento si vedono assieme i risultati sia del test che della valutazione cognitiva psichiatrica. Se vuole essere aiutata, non deve cercare "conferme" ma una valutazione obbiettiva. Potrà trattarsi di una demenza o anche no, con AIDS o senza. Il risultato della risonanza magnetica da sola non avrebbe potuto dirimere fra queste ipotesi, ma successivamente alla diagnosi potrà affinarla e, se necessario, lo specialista chiederà altri accertamenti. Lei scrive: "..io credo atrofia della parte bianca del cervello, quella che controlla tutte le cose che a me mancano.." Che cosa intende per la "parte bianca del cervello"? Comunque, non in tutte le malattie esiste la corrispondenza con alterazioni sui neuro-immagini. Anche il quadro cutaneo-vascolare.. Non in tutti i casi dell'AIDS si manifesta sarcoma di Kaposi; alcuni quadri simili sono di altra natura: meno seria o più seria.

In ogni modo, dalla Sua descrizione risulta che Lei è una persona soffrente, e una cura bisognerà trovarLe. Nel caso dell'AIDS, ad oggi ci sono i casi di demenza reversibile con cure specifiche, ma i farmaci antiretrovirali hanno effetti collaterali molto rilevanti, e se non e' l'AIDS, sarebbe solo un danno. Non è l'unica possibile forma di demenza: per ogni caso ci sono le cure un po' diverse. Non tutte le forme con "sintomi demenziali" sono irriversibili. Nel caso nel quale Le verrà data una cura più "psichiatrica", conviene assumerla, perché la sua efficacia o meno potrà dare ancora un'altra indicazione rispetto alla diagnosi.
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dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Gentile dottore le sue parole mi tranquillizzano molto, in teoria ma in pratica non è così facile, a cominciare dall'esame di tipizzazione infocitaria completa, il mio medico non ha voluto prescriverlo, mi ha detto che non è il caso, e quindi dovdrei farlo privatamente, 120 euro, dallo pschiatra ci voglio andare eccome, ma ormai sono bloccata qui in famiglia, cioè solo mio padre, perchè ho solo lui, e che tra l'altro ha i suoi problemi, dicono che sono solo depressa e ipocondriaca, ma io le ssicuro che non è così, cmq io un mese fa ho donato il sangue all'avis, aspetterò i risultati e poi da li, vedremo, poi vorrei chiederle un'altra cosa, dato che è così paziente, io so che l'emocromo con formula leucocitaria non indica niente sull'aids, l'ho fatto un mese fa e solo i linfociti erano bassi, i monociti alti, le atre cose tutte nella norma. Ormai sono arrivata a un punto che nessuno vuole aiutarmi...io più che altro ho paura della demenza, mi priva della mia personalità, poi non riesco a fare ragionamenti, e mi da fastidio tutto...tutto...
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Se, per fare il test di tipizzazione, il dover uscire di casa non sarebbe stato per Lei un ostacolo,

allora può uscire di casa e andare al locale Centro di Salute Mentale, e lì chiedere la visita psichiatrica gratuitamente perché è un servizio pubblico.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

Di fronte ai sintomi psichici che riportava, ad esempio la depressione è una delle ipotesi. Quindi se le è stato consigliata quella strada, la intraprenda.

Lei in un consulto precedente afferma di aver fatto il test dell'hiv poiché a saputo che un suo ex-partner è sieropositivo, e che questo test su di Lei è risultato negativo.

Non si capisce perché affermi di avere l'hiv. Il medico le ha detto che ha l'hiv o no ? Perché non riporta stranamente i test che si fanno per identificare il virus ? Il problema è che sta riferendo una situazione con esami negativi, per cui si avrebbe l'impressione che sia a) ossessionata dalla paura di avere l'hiv e relative sindromi; b) convinta di averlo nonostante esami contrari.

Se i medici le hanno già indicato, sostanzialmente, che deve farsi visitare da uno psichiatra perché questa sua preoccupazione o idea è infondata, lo faccia.

[#12]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Io non sono ossessionata, semplicemente ho letto molto discussioni sul fatto che in fase di aids concamata i test che ricercano gli anticorpi possono risultare negativi, e in quel caso di fronte a sintomi che possono essere indicativi di aids, si procede con il controllo della carica virale e dei linfociti, ma nel centro malattie infettive al quale mi sono rivolta, mi hanno detto che non è questa la prassi, si procede solo se il test è positivo, ovviamente per motivi di costi, è questo a parte i miei sintomi fisici e mentali che mi da l'assoluta certezza di essere in aids, cmq per lo psichiatra mi sto muovendo, credo andrò al centro di igiene mentale del mio paese, e devo fare sempre tutto di nascosto, questo è un altro problema. Cmq grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

"l'assoluta certezza di essere in aids"

Quindi i medici non ritengono abbia senso procedere oltre e Lei ha l'assoluta certezza. Capirà che non ha senso e che l'interpretazione che Lei fa di questo è stravolta. Così come il processo logico con cui presentava la situazione aveva qualcosa di francamente non quadrava.
In sostanza ci dice che i medici non le hanno diagnosticato niente di relativo all'hiv, e le è stato detto di rivolgersi ad uno psichiatra.

Lo faccia dunque.
[#14]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Però mi scusi se mi permetto ancora io ho letto un articolo della legge italiana in cui si parla di casi di aids conclamato, e secondo questo articolo, la conta dei linfociti è un parametro, allora perchè non vogliono sottopormi a quest'esame, io più di tutti non vorrei avere questa malattia, come ho detto altre volte il sarkoma di kaposi, ok, ma la demenza no, mi creda è così brutto non provare emozioni, vedere mio padre e non avere voglia di abbracciarlo, non avere iniziative, decidere cosa indossare è diventato un problema, non ricordo i vestiti che ho, mi scusi per lo sfogo, davvero mi scusi.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

Sta facendo ragionamenti assurdi su cose che nessuno le ha diagnosticato. Certo, se pensa di avere la demenza mi rendo conto che sia angoscioso. Ma questo non c'entra con l'averla. La cosa bizzarra è che Lei non sappia di avere niente e presenti il caso come se avesse questo o quello, dopo di che i responsi che ha dai medici li sta stravolgendo o ignorando.

Vada da uno psichiatra.
[#16]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Volevo chiedere una cosa, approfittando come sempre della vostra pazienza, io la visita psichiatrica la devo prenotare giovedì, chissà poi per quando, quello che volevo sapere ma uno pscichiatra riesce a capire se una persona ha una qualche forma di demenza?
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
<<.. ma uno pscichiatra riesce a capire se una persona ha una qualche forma di demenza? ..>>

Sì, fa parte della sua specializzazione.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

"ma uno pscichiatra riesce a capire se una persona ha una qualche forma di demenza?"

Vedo che ancora non ci siamo. Il punto di partenza dello psichiatra è la valutazione, la visita non si deve concludere con la rassicurazione che lei abbia o meno l'oggetto della sua preoccupazione, ma con una diagnosi e una cura.

Le faccio notare che la preoccupazione adesso parte dalla demenza e si sposta sul vago "una qualche forma".
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dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Una diagnosi e una cura? E se fosse come dico io demenza infettiva, demenza da aids, neuro aids, non ci sono cure o no?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

E se fossero anche numerose altre malattie non curabili no, e se fossero numerose altre malattie curabili invece sì e sarebbe anche semplice. E se fosse un disturbo mentale tipo la depressione sarebbe curabile.

Non è questo il punto. Il punto è che la diagnosi la fa il medico. Non stiamo parlando di quel che Lei teme di avere, o su quello che potrebbe avere sulla base di nulla, non è questo l'oggetto della cura.
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dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Salve volevo dire che sono andata dallo psichiatra, lui dice che ho l'anodenia, mi ha prescritto delle pillole di wellbrutin, l'en gocce, e per l'halcion mi ha detto di prendere 2 compresse la sera per 4 giorni, e poi 1, per tre giorni, ma io sto seguendo tutta la cura, ma per quanto riguarda l'halcione le compresse non le sto prendendo la sera ma ilpomeriggio, la mattina, lui dice che l'anodenia, sintomo di depressione o di scizzofrenia, porta mancanza di piacere, mancanza di idee, e io chiedo a voi, porta anche disturbi della vista, dell'udito, e diarrea? Penso proprio di no. E poi queste pillole wellbrutin che dovrebbero stimolare la dopamina non mi fanno proprio niente io sto sempre male, su di me i farmaci non fanno effetto perchè il mio cervello ormai è andato. Scusatemi il mio è uno sfogo io scrivo e piango, e questo eun altro motivo per cui prendo l'halcion perchè mi fa piangere, almeno provo qualcosa.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
non si scoraggia, il Wellbutrin non stimola la dopamina direttamente, lo fa indirettamente, e ci vuole un po' di tempo. Soprattutto, tornerei da questo psichiatra altre volte, per il monitoraggio della situazione (che non sempre è chiara "dal primo sguardo" !). Comunque, anche nel caso delle malattie organiche come, ad esempio, la malattia HIV-correlata ecc., lo stato Depressivo è molto spesso compresente; per cui, la valutazione dello specialista mi sembra comunque vicina alla realtà.
[#23]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Quindi lei sta dicendo che posso avere l'aids senza avere il virus dell'hiv, è questo che intende?
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
non ho detto questo, ma è certamente possibile:

non specificamente AIDS (perché ormai consensualmente inteso come epifenomeno di infezione da virus HIV),

ma un quadro di immunodeficienza acquisita certamente lo si può avere per tanti motivi, anche senza essere infetti da HIV.
[#25]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Bè in settimana farò anche la tipizzazione linfocitaria...la faccio ma sono sicura che non lo sono mai stata in vita mia che il risultato sarà che il sistema immunitario compromesso, e visti i miei sintomi, visto che non ho malattie autoimmuni (connettivite, poliomisite, lupus) la causa è sola quella. Grazie cmq per la sua risposta.
[#26]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Salve stamattina ho fatto la tipizzazione linfocitaria, quello del laboratorio mi ha chiesto: perchè fa questo esame, per di più senza ricetta medica...io ho spiegato un pò le cose, e lui ha detto che potrebbe essere una carenza da vitamina b12, dato che io sono sicura che il mio sistema immunitario è marcio, è distrutto, faccio due scale e mi affanno, mi sono detta ma questo che sta dicendo? Ora chiedo giusto così per curiosità perchè non è il mio caso, potrebbe essere, cioè una carenza di vitamina b12 può portare disturbi mentali, diarrea, gengive nere, e pelle sensibile, e vene evidenti, potrebbe?
[#27]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
si, può essere la carenza di vitamina B12. Ancora più probabilmente, se si tratta di carenza di più vitamine. I "disturbi mentali", però, possono essere non solo la conseguenza, ma anche fra le cause primarie: tramite un certo stile di esistenza e, di conseguenza, di alcuni dei sintomi, anche fisici, che descrive.

Comunque, se Lei ha questa sfiducia nei confronti dei pareri che Le vengono dati, e solo Lei sa di quale malattia soffre, non è utile che io Le dia altre risposte.
[#28]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Mi scusi io mi comporto così perchè sto soffrendo e non sono razionale, anche con il mio medico ne ho fatto di battaglie e lui mi ha detto tante volte che sono presuntuosa, ma il fatto è che sono sicura in base ai sintomi, vorrei tanto sbagliarmi, lo vorrei tanto.
[#29]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Volevo chiedere un'altra cosa se la tipizzazione linfocitaria dovesse uscire come credo, a chi mi devo rivolgere? Al medico di base, all'ospedale, non lo sò, scusate ancora.
[#30]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

Lei sta eseguendo una cura psichiatrica con un antidepressivo. Non è detto che la risposta la abbia in tempi di giorni.

Lei continua a ragionare in termini che non sono quelli indicati dai medici che la seguono. Ciò è privo di senso. Ad ogni precisazione razionale peggiora il dubbio. La razionalità non è la via d'uscita da pensieri, ad esempio, di tipo ossessivo. Men che meno la rassicurazione e l'esecuzione di esami senza una base, o contro ciò che le è stato già indicato.