Una fibrillazione atriale ho cominciato ad assumere amiodarone che

Sono stato operato con 5 Bye Pass nel 2006 che purtroppo si sono richiusi quasi subito. Sono andato in una struttura specializzata dove sono intervenuti sulle mie native e sul TC applicandomi 5 stent medicati. Fino al 2008 a seguito di una fibrillazione atriale ho cominciato ad assumere amiodarone che a poco a poco mi ha portato ad un ipertiroidismo con TSH < 0,01. Il medico mi ha sostituito l'amiodarone con sotarolo 1/2 c al mattino e 1/2 c alla sera. Purtroppo non vedo miglioramenti eclatanti. Tant'è che dopo il pranzo ( frugale e con pastina ) a causa di una qualche spina irritativa, dato che soffro di ernia iatale, mi riprendono le fibrillazioni che durano all'incirca 3 o 4 ore. La domanda che rivolgo all'illustre cardiologo è questa. Ritiene che si possa sostituire il sotarolo con il dronedarone oppure ci sono complicanze o effetti collaterali, dato che ho anche il ventricolo Sn moderatamente dilatato ???? Grazie infinite
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 139
Nel Suo racconto non sono evidenti controindicazioni alla terapia con dronedarone, che anzi appare particolarmente indicata nel Suo caso specifico. Le consiglio solo di controllare i valori della creatininemia prima e dopo una settimana dall'inizio della terapia .
Ovviamente, la terapia con sotalolo va sospesa PRIMA dell'inizio del nuovo trattamento.
Cordiali saluti

Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo

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Utente
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La ringrazio Dottore per la sua risposta, anche perchè mi era stato detto che questo nuovo farmaco avrebbe procurato danni al fegato. Grazie comunque
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 139
In effetti sono stati riportati due casi (in tutto il mondo!) di pazienti che hanno sviluppato insufficienza epatica grave in corso di terapia con dronedarone. Si tratta di un effetto collaterale estremamente raro, per monitorare il quale è opportuno sottoporre il paziente a dosaggi periodici della funzionalità epatica durante il trattamento. E' evidente che il beneficio che si può trarre dalla terapia (in termini di qualità di vita e di riduzione della mortalità) è di gran lunga superiore al minimo rischio di effetti collaterali, presenti peraltro in qualsiasi trattamento farmacologico.
Cordiali saluti
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La rimgtazio di cuore.