Un colesterolo totale

buongiorno dottore.volevo chiedere quanto è importante il rapporto COLESTEROLO TOTOLALE/HDL?E' vero, che tale rapporto deve essere inferiore a 4,5 per l'uomo e a 3,7 per la donna?Io ho un colesterolo totale di 230 con hdl 99 e ldl 120 e trigliceridi 60.mentre i valori di mio marito sono:totale 219,hdl 40,ldl 149 e trigliceridi 141.Come stanno questi valori?grazie e buona giornata.
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Attivo dal 2010 al 2011
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.ma Utente,

non è così semplice. Il valore del Colesterolo si ricava con la Formula di Friedwald:

ColLDL = ColT - ColHDL - (Trigliceridi/5).

Una volta ottenuto questo valore, esso va confrontato con la classe di rischio specifica del Paziente, che dipende dalla familiarità per episodi ischemici o aterosclerotici insorti prima dei 45 anni, dai precedenti personali e dalle abitudini igieniche di vita.
Una volta ottenuti questi risultati (dipende anche da alcuni reperti ottenuti durante la visita), si stabilisce il bersagli di LDL che porti il rischio totale (a 5, 10 e 20 anni) al minimo raggiungibile. I soggetti, secondo le Linee Guida OMS e della British Society of Cardiology sono schematizzabili in coloro che devono avere LDL<= 160, compreso tra 130 e 160 oppure <100. Questi valori devono essere corretti per gli eventuali farmaci che si assumono.

A questo punto si valuta se sia necessario un intervento e quale.
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dopo
Utente
Utente
grazie per il suo chiarimento.Ma in assenza di fattori di rischio volevo sapere come stanno i valori appena indicati.le ho chiesto quanto conta il rapporto COLESTEROLO TOTALE/HDL perchè alcuni ospedali quando fanno le analisi del colesterolo citano spesso questo rapporto.Grazie.
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Attivo dal 2010 al 2011
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.ma Utente,

Il rapporto Colesterolo Totale/Colesterolo HDL e la sua "normalità" hanno valore solo in quanto concorrono a formare elementi per la valutazione che Le ho esposto. In altre parole, i valori teorici non contano nulla, "normali" o meno, se non vengono inseriti in un contesto clinico, esattamente come un'auto che viaggia a 90 Km/h non Le dà alcuna indicazione sulla probabilità di incidente; questa dipende anche, in piccola parte, dalla velocità ma soprattutto da altri fattori come lo stato della strada, le condizioni di chi guida, lo stile di guida delle altre auto e le condizioni meccaniche del motore.

L'errore di pensare alle "analisi" come "normali" o "sballate" è un errore. Altrimenti, per fare il Medico sarebbe sufficiente una scimmia ammaestrata. Ed è un motive per cui le "analisi" non vanno richieste da soli ma sapendo esattamente cosa si cerchi. Gli stessi "valori normali" non sono normali: sono semplicemente i range di variabilità statistica della mediana di una popolazione omogenea, che è, statisticamente, tutt'altra cosa.

I valori riportati da Lei, in assenza di fattori di rischio, in un soggetto non obeso, non fumatore e con valori di pressione arteriosa compresi tra 130 e 85, sono soddisfacenti, purché non esista familiarità in età al di sotto dei 45 anni e non coesistano patologie come ipotiroidismo e altre condizioni di metabolismo alterato. Naturalmente si tratta di un'indicazione di massima.
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