Disturbi post intervento emorroidi

Salve sono una ragazza di 26 anni e da qualche tempo ho diversi disturbi, bruciore di stomaco feci irregolari e perdita di muco anale. Ho sentito il chirurgo che circa 8 mesi fa mi ha operato alle emorroidi, ottenendo un ottimo risultato in quei termini, ma ora dopo l'operazione ho queste perdite, sono riconducibili all'intervento?
ho eseguito prima dell'operazione una endoscopia anale, e risultò solo un ingrossamento delle emorroidi. Vorrei anche aggiungere che ho avuto disturbi alla tiroide(ipertiroidismo)a luglio l'ho bruciata a Pisa ed ho risolto il problema, a parte che mi sento a volte molto ansiosa, e fin da ragazzina ho una forte sudorazione incontrollata, specie alle mani; questo ora mi accade anche appena mi sveglio.
A parte questo spiacevole lato sono una ragazza felice e contenta.
Spero in un Vs consiglio, fin da ora vi sono grata.
Saluti
[#1]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.5k 660 233
Potrebbe essere utile una colonscopia soprattutto per l' alvo irregolare e le perdite di muco.
Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#2]
Dr. Stefano Arcieri Chirurgo generale, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 97 1
Gentile Signora,
le consiglio di sottoporsi ad una colonscopia totale per poter escludere la presenza di una patologia infiammatoria a carico del colon.
Non sono dell'idea che vi possa essere una correlazione tra l'intervento subito e i disturbi da Lei lamentati.
Cordialità.

Prof. Stefano ARCIERI
Università di Roma "Sapienza"
Policlinico Umberto I

[#3]
Dr. Vincenzo Bianco Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 32
Gentile Sigra,è possibile che solo le sue perdite siano riconducibili all'intervento chirurgico.Potrebbe trattarsi di una incontinenza fecale lieve,cosa abbastanza frequente dopo interventi proctologici e risolvibile mediante fisioterapia e/o elettrostimolazione.Non trascuri comunque come Le è stato consigliato di effettuare la pancolonscopia.
Cordialità

Vincenzo Bianco

[#4]
Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali


La tiroidite è una patologia autoimmune, che si verifica per la produzione di autoanticorpi, per un errore del sistema immunitario, chiamato mimetismo molecolare, ben studiato in letteratura internazionale. Ogni volta che un agente patogeno entra nell’organismo, viene controllato e “processato”, confrontato con il self, se stesso, antigene umano linfocitario, HLA; durante questo se a livello molecolare esiste una uguaglianza nella sequenza amminoacidica di 5-6 amminoacidi dell’agente patogeno, antigene, e quella dell’HLA, il sistema compie l’errore e comincia a produrre anticorpi anti cellule della persona, nel suo caso, quelle della tiroide. La distruzione delle cellule porta alla liberazione dell’ormone tiroideo contenuto nella cellula, da qui la sintomatologia riferibile all’ipertiroidismo; Quando questo processo dura nel tempo, lei si trova costantemente in ipertiroidismo, la terapia da attuare consiste nel bloccare la produzione degli anticorpi, intervenendo su quell’agente patogeno che ha innescato il mimetismo molecolare. Togliere la tiroide ha scarso significato, ed infatti ha imediatamente sofferto della sua mancanza, nonostante l’assunzione di Eutirox, “ghiandola tiroidea (la quale mi è stata "bruciata") ho iniziato ad avere problemi di linea.”.
Lei giustamente si domanda “cosa comportano questi anticorpi?” quando l’organo bersaglio, la tiroide non è più presente; purtroppo, a questa domanda la medicina convenzionale non ha ancora risposto, non presta alcuna attenzione nei loro confronti. La medicina biologica invece, attenta alla reazione complessiva dell’organismo e della risposta del sistema immunitario, mi offre la possibilità di accertare le cause che li hanno determinati ed intervenire su queste per fermarne la produzione, consapevole della loro influenza anche su altri organi.
La iperfunzione della ghiandola, la presenza degli agenti patogeni, determinano anche la problematica della sudorazione eccessiva, non solo anche di quella “gastrite atrofica,” la ghiandola è stata levata, ma la problematica cotinua a persistere, sempre per la presenza della infiamamzione cronica, attiva, persistente.
L’Helicobacter non viene trovato, perché la sola gastroscopia, non è sufficiente ad accertarne la presenza, infatti l prelievo viene eseguito su una ristretta porzione della mucosa gastrica, non su tutto lo stomaco.

Accertamenti più mirati vanno eseguiti per individare tutte le cause responsabili della sua sintomatologia, giungere alla terapia appropriata per condurre il suo organismo ad un funzionamento fisiologico.

saluti Alberto Moschini

moschinialberto@medicitalia.it

alberto.moschini@fastwebnet.it

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