Fastidio al ginocchio destro

Cari Dottori,
sono un avvocato barese di 32 anni. Preliminarmente è opportuno comunicarvi che sono una persona molto sedentaria e non esercito sport da più di un anno.
Da meno di un mese avverto un fastidio al ginocchio destro. A primo impatto non gli ho dato molta importanza considerato che il fastidio era impercettibile. Con il passare dei giorni il fastidio si è acuito. Il dolore si localizza nella parte posteriore ed anteriore del ginocchio (quando salgo e scendo le scale) e nella parte destra del ginocchio (quando ad esempio infilo i calzini). Quando piego il ginocchio sento un dolore nella parte superiore della rotula. Tuttavia nel deambulare il fastidio svanisce ovvero diventa impercettibile. Si fa presente che nel 1997 sono stato sottoposto ad intervento chirurgico in artroscopia di “ricostruzione” meniscale eseguito ad Anversa in Belgio.
Detto ciò ho deciso di sottopormi a visita specialistica ortopedica al fine di valutare le condizioni del ginocchio destro.
L’ortopedico ha notato che il dolore non era localizzato in un parte specifica del ginocchio e mi ha comunicato che poteva trattarsi di “sospetta lesione meniscale e condropatia” ma mi ha invitato ad eseguire una RMN perché, data la natura del dolore, non era possibile poter fare una diagnosi precisa.
Ho eseguito la Risonanza Magnetica che ha evidenziato: “ ispessita la plica sinoviale supero-mediale. Iniziali segni di condropatia femoro-rotuleo sul versante interno. Non alterazione di segnale dei menischi, dei legamenti laterali e dei legamenti crociati. Non alterazioni delle strutture osse. Minima falda di versamento articolare.
Il radiologo mi ha comunicato che il ginocchio tutto sommato non presenta assolutamente gravi patologie pur essendo altamente infiammato e che il menisco è assolutamente in buone condizioni.
Ho eseguito una nuova visita specialistica da un ortopedico molto conosciuto nella mia città e mi ha confermato che la sintomatologia da me avvertita e tipica di una sofferenza meniscale pur sottolineando che dalla risonanza non compare alcuna lesione del menisco se non un piccola usura. Detto ciò mi ha prescritto una cura farmacologia e precisamente: Algix 120 al bisogno e Donegal sciroppo un misurino al giorno per 4 settimane. Mi ha comunque tranquillizzato sulla non necessità di procedere artoscopicamente.
La cura è iniziata solo 5 giorni fa.
Il fine settimana scorso in mare ho fatto un po’ di movimento nell’acqua ed il ginocchio ha risposto abbastanza bene e per l’intera giornata sono stato felice perché riuscivo anche a salire e scendere le scale senza grossi problemi.
Purtroppo però il giorno successivo i fastidi nello scendere e salire le scale sono ritornati.
Cari Dottori pur essendo consapevole che non è possibile alcuna diagnosi on line vu faccio una semplice domanda; secondo voi potrei associare una blanda fisioterapia in acqua ?
Grazie
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Dr. Daniele Cocchi Medico fisiatra 7 1
DA UN PUNTO DI VISTA GENERALE ,UNA RIABILITAZIONE IN ACQUA ,PER LA SUA PATOLOGIA PUO' ESSERE CONSIGLIATA
COMUNQUE,DATO CHE IL FAI DA TE NON E' MAI UNA BUONA CONDOTTA TERAPEUTICA,LE CONSIGLIO DI RIVOLGERSI AD UN COLLEGA FISIATRA DELLA SUA ZONA ,CHE SICURAMENTE LE POTRA' FORNIRE,DOPO UNA VISITA MEDICA,LE CORRETTE INDICAZIONI E LE GIUSTE MODALITA' RIABILITATIVE

Dr. daniele  cocchi

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egr. Dottore,
preliminarmente La ringrazio per il suo consulto. Condivido che nessuna patologia vada affrontata con il "fai da te" considerato che tutta la mia famiglia è composta da medici e quindi ritengo necessario che ogni cura vada affrontata con il necessario intervento dello specialista.
A riprova di ciò proprio ieri mi sono sottoposto a visita specialistica fisiatrica e le illustro cosa mi ha comunicato il suo collega. Dall'esame della risonanza e dopo attenta visita ha refertato: "gonalgia dx. ispessimento delle pliche sinoviali ed iniziali segni di condropatia femoro-rotulea"
Il fisiatra mi ha comunicato che le pliche sinoviali ispessite sono la causa principale del mio problema.
Detto ciò mi ha prescritto:
1) rinforzo quadricipide dx
2) lasero neodimio Yag (8 - 10 sedute) 1.500 J
3) Fortilase 1cp X 2
4) a settembre infiltrazioni acido ialuronico Artz
Detto ciò mi ha detto di sospendere l'assunzione del donegal perchè non serve nel mio caso.
Ha prealtro rilevato che la sintomatologia dopo il laser potrebbe anche scomparire, ma se così non fosse con le infiltrazioni probabilmente i fastidi potrebbero cessare.
Secondo lei la cura assegnata potrebbe essere quella giusta? Mi scuso per l' insistenza, ma il mio lavoro mi porta giornalmente a dovere passare parte del mio tempo in tribunale e le scale sono sempre tante. Purtroppo la mia patologia non mi permette di affrontare con serenità la giornata. Grazie infinite
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Dr. Daniele Cocchi Medico fisiatra 7 1
Egregio avvocato
Come le mi scrive ha parenti medici e quindi la deontologia ci impone di non formulare giudizi sulle diagnosi dei colleghi, tanto piu' online,ritengo comunque che la risposta e' insita nella sua domanda quando come le riferisce il collega l' ha sottoposta ad una attenta visita
Cordiali saluti
[#4]
dopo
Utente
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Egr. Dott.ri,
riapro questo post per informarvi sull'evoluzione del mio problema al ginocchio . Ho seguito alla lettere la suddetta terapia prescritta dal fisiatra e mi sono sottoposto alle 10 sedute di laserterapia. Alla fine delle sedute il mio morale era sotto i tacchi perchè non ho avuto alcun miglioramento. L'ultima seduta è avvenuta il 29 luglio u.s.. Ho continuato ad avvertire dolore nel salire e scendere le scale ed a camminare a passo veloce. Detto ciò il primo agosto mi sono recato presso la mia villa al mare per cercare di godermi le ferie. La fisioterapista mi ha prescritto alcuni esercizi da eseguire nell'acqua (es:camminare nell'acqua a passo sostenuto) ed anche qualche breve pedalata. Inoltre mi ha consigliato di usare un elettrostimolatore da applicare sul quadricipide per rinforzare il muscolo. Verso il 10 agosto la situazione gradualmente è andata migliorando. Nella villa, infatti vi è una scala per raggiungere la camera da letto. I primi giorni salire la scala era un supplizio ma dal 10 agosto ho avvertito la gamba più "forte" a livello del quadricipite e più stabile e nel corso dei giorni la situazione è andata sempre più migliorando. Oggi scendo le scale senza dolore mentre invece permane un lieve fastidio sopportabile nel salirle. Riesco ad alzare la gamba senza dolore. Prima avevo molto dolore nel flettere il ginocchio oggi invece riesco a fletterlo ed avverto un fastidio circoscritto esclusivamente sulla rotula accompagnato da un piccolo "schiocco". Sicuramente non posso ancora fare una maratona ma mi sento moderatamente ottimista. Vi faccio una semplice domanda: secondo voi questo miglioramento a cosa potrebbe essere dovuto? Infine permanendo un fastidio sicuramente più blando potrebbe essere ancora necessario l'infiltrazione di acido ialuronico o invece è meglio procedere con altra fisioterapia? Grazie infinite