Scleroterapia

Salve da 6-7 anni ho un problema di emorroidi (aggravatesi nel tempo dal punto di vista sintomatico) soprattutto esterne, nel senso che quando vado in bagno mi si gonfiano i contorni dell'ano in diversi punti e con tumefazioni di qualche centimetro,in pù se esploro la cavità anale sento sulla punta del dito altri nodini rigonfi...
Tutto ritorna alla quasi normalità qualche ora dopo la defecazione, salvo una sensazione di piccolo fastidio e di lieve prurito intermittente...
Sintomi che si aggravano quando prendo influenze con diarrea per 2-3 giorni, in quei casi per un paio di giorni non riesco nemmeno a camminare per il gonfiore...
Ho consultato il medico di famiglia ed un gastroenterolgo che all'esplorazione manuale del retto hanno riscontrato piccoli noduli emorroidari privi di tracce ematiche, di fatti non ha mai sanguinato.
Premettendo che a ciò associo ormai da 8 anni una sindrome da colon irritabile,che si manifesta con meteorismo e flatulenza e muco in feci nei periodi di forte stress, volevo sapere se conviene intervenire chirurgicamente o stare semplicemente attenti alla dieta come dicono loro...
A tal proposito volevo sapere se è utile la scleroterapie essendo le mie emorroidi sviluppate quasi completamente esternamente e ai bordi dell'ano...
Cioè è come se l'ano alla defecazione si sversasse verso l'esterno gonfiandosi...aggiungo inoltre che quando elimino i flati, purtroppo ne faccio moltissimi per via del colon irritabile, ho come una sensazione di riscaldamento dell'ano...
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
E' difficile esprimere un giudizio a distanza, se e' presente un prolasso ed e' sintomatico e' ipotizzabile una soluzione chirurgica.La scleroterapia, come la legatura elastica, trova maggiore indicazione nel sanguinamento da emorroidi di II grado. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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dopo
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Grazie per la risposta, ma è vero, come ho letto spesso in siti sulle emorroidi e da pazienti che raccontavano la loro esperienza in vari forum su internet, che la tecnica Longo è sconsigliata in casi come il mio in cui le emorroidi si sviluppano per lo più in prossimità dell'ano e all'esterno, mentre è molto più indicata per quelle interne che partono da più in alto?
Quale tipologia di intervento sarebbe utile nel mio caso (spero di averlo esposto abbastanza bene nell'immagine finale) premettendo che vorrei farlo al più presto perchè le esperienze post-operatorie di alcuni conoscenti in casi aggravati (IV grado e sanguinanti) sono state da incubo?
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 361 4
Gentile Utente
Dalla descrizione ,della sua sintomatologia ,sembra di essere in presenza di un prolasso di III grado già complicato da fenomeni di trombosi(in pù se esploro la cavità anale sento sulla punta del dito altri nodini rigonfi...).Ma come scrive il collega Favara, sempre puntuale e preciso,è difficile a distanza fare una obiettiva valutazione.Confermata la diagnosi la terapia è chirurgica,una terapia medica e la dieta,confermato il III grado di prolasso ,servirebbe solo a lenire o prevenire le complicanze del prolasso(congestione, trombosi,dolore,prurito, sanguinamento),ma non ha risolvere il problema.Al contrario di quanto le sembra di aver letto in rete ,le confermo, come consiglia lo stesso Longo : tale intervento è indicato in tutti i casi di prolasso circonferenziale dal II al IV grado.Mentre in quelle che definisci interne(interne che partono da più in alto)I-II grado può essere presa in considerazione una legatura elastica.In merito alla terapia sclerosante, le scrivo di non condividere l'uso di tali sostanze nel trattamento del prolasso emorroidario ,anche nel I-II grado, per i fenomeni di sclerosi che si creano a livello del canale anorettale, che sono causa di notevoli problemi in occasione di successivi interventi che si potrebbero rendere necessari in futuro per altre patologie rettoanali.
saluti Dr.Giuseppe D'Oriano

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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dopo
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Grazie per la risposta dott.D'oriano quindi l'intervento Longo è indicato anche nel caso di emorroidi che si sviluppano per lo più dai bordi dell'ano.
Volevo chiedere un ulteriore cosa se possibile.
Dopo l'evacuazione, sopratutto dopo un oretta mi sento l'ano umido e se mi passo il dito me lo trovo investito da un liquido trasparente e untuoso che mi bagna tutto l'ano...dipende sempre dalle emorroidi?
Ho letto i sintomi della fistole e dal calore che sento all'ano durante la defecazione e all'emissione dei flati sembrerebbe collimare se quel liquido fosse pus.
Eppure il mio medico curante (specializzato in GE) ed il GE che mi hanno visitato mi hanno esplorato l'ano a vista e mediante ispezione digitale e mi han detto che a parte le emorroidi non ho nulla.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 361 4
L'ano umido e il soiling,(termine che vuole indicare la mancata pulitura dell’ano tra una defecazione e quella successiva)condizione che può essere considerata come una forma di incontinenza,è caratteristica del prolasso emorroidario di III-IV grado.I cuscinetti emorroidari procidenti non svolgono più la loro funzione valvolare di continenza, quindi materiale fecale e secrezione mucosa furiescono spontaneamente all'esterno.
Saluti Dr.Giuseppe D'Oriano
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