Paura della convivenza

Gentili Dottori Buongiorno,
Vi scrivo per il seguente motivo.
Da dieci mesi sono fidanzata con un ragazzo.lui ha 29 anni io 27. E' una storia a distanza( qualche km. ) ci vediamo ogni fine settimana nella mia casa al mare.Va tutto benisismo tra noi.Qualche piccola discussione ma nulla di che.Ho conosciuto tutta la sua famiglia e lui la mia.Ultimanente ha affrontato il discorso convivenza.E' un passo che vuole fare anche per poter inziare a costruire qualcosa con me, considerando che possiamo vederci solo nel w.e. e non possiamo vivere la quotidianità.Cosa che a me manca molto.viverlo ogni giorno.con i ritmi di tutti i giorni.problemi.ecc.ecc.Ieri sera affronta di nuovo l'argomento.dice che con me,rispetto alle storie precedenti,vede e affronta tutto in modo diverso.sente di affrontare la storia in modo piu maturo rispetto a come si comportava in passato.che mi vede accanto a lui nel suo futuro.che gli do sicurezze.e che da un lato inzierebbe la convenza domani mattina.dall'altra parte c'è la paura di lasciare casa sua,i genitori(sua madre è legata a lui in modo assolutamente morboso),la sua città.Sottolinea il fatto che ogni tanto sente il bisogno di avere "uno spazio suo" e aver bisogno di isolarsi anche solo per un'ora. e ha paura che con la convivenza non lo possa piu fare.Di aver bisogno di una serata ogni tanto con gli amici ( ma l'ho rassicurato dicendogli che la convivenza non esclude affatto gli amici!)E non sa come potrebbe reagire al fatto di svegliarsi con la stessa persona accanto tutti i giorni.Credo lo spaventi il fatto dell'abitudine delle cose.delle giornate.paura forse di una eventuale "monotonia".sinceramente quella frase(forse si espresso male??)mi ha lasciata perplessa perchè credo che se decidi di convivere non ti fa di certo paura il fatto di svegliarti ogni mattina con la stessa persona vicino.anzi,dovrebbe ssere solo una cosa positiva!Si dice spesso che l'uomo è piu "bambino"rispetto alla donna.che una donna matura piu in fretta e vede le cose in altro modo.Ma quello che mi porta a farmi domande ora è se l'uomo che ho accanto parla cosi perchè per quanto mi possa voler bene ha paura di tutto quello che comporta un cambiamento cosi grande,o se forse non è poi cosi tanto convinto di me(di noi)come dice di essere.
Tenete presente che lui è il classico mammone.Iper viziato dalla madre,la quale è la classica madre che "ama" il suo "bambino" (come lo chiama lei)e che pensa che l'unica donna adatta a lui sia lei.In tutto questo lui però vuole una famiglia.Parla di futuro con me.e sa che il distacco dalla famiglia , prima o poi, ci sarà.
grazie mille,
cordiali saluti
[#1]
Dr.ssa Raffaella Buzzi Psicologo 5 1
Buona giornata a lei,
da come descrive la situazione sembrano i classici dubbi che assalgono chiunque prima di una scelta importante e che comporti un cambiamento di grossa entità nella propria vita.
Che ci sia l'intenzione da parte del suo fidanzato di intraprendere questa strada sembra indubbio dal momento che è lui a proporre e affrontare l'argomento poi c'è comunque l'incognita di come sarà la vostra nuova vita a due, tutta da costruire e da inventare.
Avete comunque ancora dei passi pratici da fare prima di arrivare all'effettiva convivenza (trovare casa, arredarla ecc) e questo sicuramente vi aiuterà sia a trovare un giusto equilibrio tra di voi che con le vostre rispettive famiglie d'origine.
In bocca al lupo!

Dr.ssa Raffaella  Buzzi, psicologa - psicoterapeuta
www.buraf.it

[#2]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,le sue perplessità sono relative solo al suo ragazzo o ci sono altri aspetti che riguardano lei?

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
La ringrazio molto della Sua pronta risposta Dott.ssa Buzzi.

Gentilissima Dott.ssa Campione, per quanto riguarda me, sinceramente no, non ho perplessità. Ovviamente come tutti mi auguro che possa sempre andare bene la nostra storia.E spero di essere all'altezza della situazione quando dovrò occuparmi (quasi) esclusivamente io di una casa che sarà tutta mia. Il mio percorso di vita mi ha portata a far si che mi arranggiassi da sola gia da tempo. In casa come nel lavoro . Inoltre i miei genitori sono separati gia da diversi anni, oggi non mi spaventa il pensiero di rimboccarmi le maniche per affrontare una certa situazione e le novità non mi destabilizzano, nonostante sia una persona che si pone domande continuamente , chiedendosi , umilmente, dove e come migliorarsi. se sta facendo bene una cosa oppure no.Cerco di riflettere sempre molto, ma senza lasciare che questi pensieri blocchino o influenzino troppo poi il percorso delle cose.
sinceramente ho sentito un forte cambiamento positivo dentro di me nell'ultimo anno. un cambiamento naturale e devo dire che oggi sento un forte deisderio di costriure qualcosa con il mio uomo e sento anche un forte e bellissimo desiderio di maternità.
la titubanza che leggo nel mio fidanzato spesso l'associo anche al fatto che la sua famiglia lo ha cresciuto molto nella "bambagia",facendogli trovare spesso tutto pronto.senza alcuno sforzo.lavoro a parte dove devo dire che un gran lavoratore e risparmiatore!in questi dieci mesi che stiamo insieme ho notato anch 'io un cambiamento in lui.una cambiamento positivo.lo sento piu maturo.non che all'inizio non lo fosse,ma vedo che si impegna tanto per fare piccoli passi avanti e mgigliorarsi proprio perchè vuole costruire qualcosa con me.si è effettivamente reso conto che prima o poi il cordone ombelicale va staccato, e lo sta lentamente facendo.quindi arrivo a pensare che questa "confusione" in lui possa essere attribuita al fatto che sta vivendo questa fase di passaggio.da figlio servito e riverito , a uomo che cerca invece di venire incontro alla donna con la quale dice di voler costruire un futuro insieme.
[#4]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<lui è il classico mammone.Iper viziato dalla madre,la quale è la classica madre che "ama" il suo "bambino" (come lo chiama lei)e che pensa che l'unica donna adatta a lui sia lei.In tutto questo lui però vuole una famiglia>

Gentile ragazza,
decidere di convivere signfica dover affrontare un cambiamento importante, cosa che può non essere così facile per tutti, in particolare per ciò che riferisce qui in merito alla famiglia del suo fidanzato nella quale sembrerebbero essere in atto dinamiche relazionali non favorenti lo svincolo.

Sembra però che il suo compagno si stia impegnando in ogni senso e si renda conto che, nonostante le difficoltà in merito alla sua famiglia dovrà lasciarla se vorrà costruire una vita con lei.

Sarebbe utile mantenere vivo il dialogo tra voi per superare insieme le perplessità residue, credo che gli sforzi congiunti (anche quelli di tipo pratico) vi possano essere di aiuto.


Molti auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#5]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Grazie mille Dr.ssa Rinella.
Esattamente come dice Lei il mio ragazzo sta facendo tanti passi in avanti per far un distacco graduale. Ed io comprendo la paura e da parte mia ne parlo con lui rassicurandolo sempre, in tutti i modi. Dicendogli che affronteremo insieme senza forzare mai nulla tutta questa situazione.
Dall'altro parte ho effettivamente anche pensato che ad alimentare i suoi dubbi sia la gelosia morbosa che la madre ha nei suoi confronti. Gelosia assolutamente confermata ogni volta che vedo lei. Insomma, è il classico caso in cui la mamma del ragazzo vede la sua fidanzata come la strega cattiva che porterà via il suo bambino da lei.per quanto io sia sempre educata e rispettosa nei suoi confronti ,( e obbiettivamente sono una brava persona e seria, quindi credo che visto che suo figlio è felice con me questa cosa dovrebbe provocare gioia. Non fastidio) mia suocera non riesce proprio ad accettare il fatto che suo figlio possa uscire di casa un domani e farsi una sua vita come è giusto che sia.Le dico solo, per fare un esempio, che è palesemente infastidita anche solo dal fatto che sia io a cuinare per il figlio durante il fine settimana.E non nasconde minimamente questo attaccamento.Quindi sono arrivata a chiedermi piu volte quanto possa incidere questa cosa a livello psicologico sul mio ragazzo che gia si suo è un po "ansioso" a riguardo, almeno per il momento.
io da parte mia sto usando tanta pazienza e dolcezza,senza forzare nulla, perchè non è neanche nella mia natura..
cordiali saluti
[#6]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile ragazza,
il suo comportamento dal mio punto di vista è quello idoneo per affrontare la situazione, rispetto per la suocera compreso. Opporsi apertamente a lei, le cui modalità a quanto aggiunge sembrerebbero tipiche di difficoltà di svincolo del figlio,non sarebbe utile, nemmeno aiuterebbe il suo ragazzo che potrebbe sentirsi maggiormente "tra due fuochi" e con le alleanze famigliari da salvaguardare (sempre per ipotesi ovviamente).

Prosegua il cammino, così come ha detto lei, con "pazienza e dolcezza,senza forzare nulla" ma, come ho già espresso, mantenendo un dialogo aperto con il suo ragazzo. Potrebbe essere un buon modo per giungere a concretizzare l'idea della convivenza.

Cordialmente