Osteolisi

Gentili dottori, sono un individuo di 30 anni, mai avuto grossi problemi al cavo orale, fatta eccezione per 4 carie risalenti a 15/20 anni fa, localizzate sui 4 sesti (coincidenza che mi fa quasi suppore una ricettività di quei molari alla carie). Ho anche la fortuna che i 4 ottavi siano spuntati tranquillamente senza creare problemi occlusali o altro tipo di fastidio. Recentemente però i denti 16 e 46 sono stati devitalizzati per un dolore alla masticazione che si riteneva legato alla vicinanza alla camera pulpare (di fatto non è stata trovata infiltrazione cariogena) ed alle vecchie otturazioni in amalgama. TC effettuata perfettamente con strumenti protaper in nikel-titanio, rivelatore apicale morita e chiusura in apice con termafil (le mie conoscenze sono legate al fatto che il mio dentista è un parente, per cui non lesina spiegazioni alle mie 1001 domande), ma nonostante la perfezione della terapia endodontica confermata anche radiograficamente, dopo diversi giorni i 2 sesti in esame continuavano a dolere. Ipotizzando un edema legato alla escissione del fascio vascolonervoso in TC, ho assunto klacid 500 e soprattutto flaminase come antiedemigeno (sono farmacista). Il mio dentista però a questo punto, sostiene fermamente per via della natura del dolore, che si tratti di una grave frattura radicolare per entrambi i molari. In sede di TC per il 46 si rese visibile una incrinatura dela radice vestibolare, che si è tentata di arginare con colata di cemento di portand, mentre per il 16 nulla è stato evidenziato ad occhio nudo, ma l'indiziata è la palatina, tra l'altro lunga 26 mm. Ipotesi sostenuta tra l'altro dal fatto che io sia un forte bruxista, che abbia cuspidi molto accentuate, e con le ulteriori aggravanti di essere portatore di amalgama (certamente non elastica come la dentina)e non aver mai utilizzato un bite. Mi sono opposto all'avulsione, ma ora informandomi, ho scoperto che una radice incrinata può portare (penso a causa di sovrainfezione e granuloma) ad osteolisi con conseguenti problemi per una terapia implantare. Posto che il 46 sia "andato", il 16 si può pensare di recuperare smontando il termafil e colando calce sperando di saldare l'incrinatura? Rizotomia mi è stato spiegato che è impraticabile, complice la presenza dell'arteria palatina ma soprattuto per il 26 mm di lunghezza. Consigliatemi, tutto queso mio tergiversare nei confronti dell'estrazione mi porterà sicuramente a deiscenza ossea?
Grazie per l'attenzione e la pazienza
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Dr. Marco Finotti Ortodontista, Dentista, Gnatologo 5.7k 113 5
ceco di dare qualche risposta e di chiarire dei punti
-una diagnosi di frattura se certa consiglia l'estrazione se dubbia consiglia l'attesa
-chiaramente talvolta non è facile diagnosticare una frattura
-una radiotrasparenza laterale al dente in associazioni alla dolenzia alla compressione può essere d'aiuto
-strano comunque 2 fratture su due devitalizzazioni
-la mia prima idea sarebbe in assenza di certezza di frattura di rifare le devitalizzazioni
-la rizectomia e sconsigliabile se le radici sono unite-fuse
-la lunghezza come l'arteria palatina non rappresentano problemi chirurgici
- non capisco il perchè della terapia antibiotica, se non vi è infezione non serve
cordiali saluti

Finotti Marco
www.centromedicovesalio.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, in effetti per sintetizzare il mio racconto, ho omesso di dire che per quanto concerne il 46, tutto sommato ci si aspettava un problema di questo tipo, perchè prima di recarmi dal nuovo dentista (il mio parente), un paio di anni fa sempre per dolori alla masticazione e trovandomi fuori regione per lavoro, mi rivolsi ad un altro odontoiatra, che purtroppo sagomò l'apertura del terzo coronale con turbina e fresa a punta larga e forò la radice palatina. Furbamente applicò del "life" (o almeno così credo che si chiami, come mi è stato riferito dal mio attuale dentista alla riapertura), ma una volta assorbitosi, ha permesso ala gengiva di crescere nel dente attraverso la perforazione con conseguente fistolizzazione. La fistola è stata chiusa aprendo un lembo palatino adoperando resina composita, ma cmq il dente è stato molto cruentato, per cui era auspicabile che creasse problemi. L'amara ed inaspettta sorpresa è stato il 16; in effetti la rima di incrinatura non s'è vista non avendo un microscopio operatorio a disposizione, ma la sintomatologia associata alla perfetta esecuzione della TC, non lascia molti dubbi, a dire del mio curante. L'antibiotico in effetti non le nascondo che è stata una mia iniziativa, avendo letto di possibili infiltrazioni batteriche attraverso la rima di frattura che potrebbero essere responsabili silenti di granuloma ed osteolisi
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Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84 6
Sicuramente avrà sbagliato nel descrivere il dente con presunta perforazione (il 16 non il 46). Se la radice presenta una perforazione con conseguente fistola, anche la riparazione con MTA (suppongo)non può garantire una guarigione clinica perfetta. Se è stato effettuato un lembo per la riparazione della perforazione non vedo quale sia la difficoltà nella rizectomia palatale...
Per il dolore riferito ai due denti è possibie sia causato da uno soltanto in quanto essendo antagonisti la zona riferibile dal paziente è al medesima. Essendo anche bruxista potrebbe trattarsi di precontatti.
Cordialmente

Dr.Oscar G.ppe Muraca

La risposta ha carattere puramente informativo.

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