Il mese sono tornato al controllo

Salve mi chiamo Andrea ed ho 70 anni, cira 2 mesi fa sono caduto sul fianco destro e mi sono fatto male ad una spalla o meglio mi è fuoriusita dalla sua sede naturale, sono andato al pronto soccorso e me l'hanno rimessa a posto dicendomi di tenerla a risposo con un tutore. Purtroppo per me il dolore ha cominciato a farsi sentire e sono tornato in ospedale dove mi hanno fatto un rx; il risultato è stato tranquillizzante visto che era tutto a posto. Il medico di turno allora mi ha detto di tornare dopo un mese per un controllo. Nel frattempo il dolore aumentava e il mio medico di famiglia mi ha consigliato di fare anche una risonanza magnetica. Passato il mese sono tornato al controllo in ospedale come prescrittomi e mi è stato risposto che non c'era nessun problema e che tutto andave bene e quindi di fare solamente della fisioterapia. Ormai ero sereno e non aspettavo altro che la risposta della risonanza. Finalmente due giorni fa è arrivata e con mia sorpresa (visto che per l'ospedale la mia spalla non aveva niente di grave) la situazione era risultata alquanto disastrosa.
Le inoltro la risposta:
ESAME EFFETTUATO CON IDONEE SCANSIONI E SEQUENZE.
LACERAZIONE COMPLETA E MASSIVA DELLA INSERZIONE DEI TENDINI COSTITUITIVI LA CUFFIA DEI ROTATORI CON NETTA RETRAZIONE DELLE FIBRE ED ATROFIA DEI PARENCHIMI MUSCOLARI.
LESIONE DI NATURA DEGENERATIVA DEL TENDINE CLB, LUSSATO MEDIALMENTE IN PROSSIMITà DELL'ARTICOLAZIONE G0.
TESTA OMERALE RISALITA A CONTATTO DELLA SUPERFICIE ACROMIALE.
MODESTO IL VERSAMENTO ARTICOLARE NELLA BORSA SAD.
NON SIGNIFICATIVE ALTERAZIONI OSTEOCONDRALI DELLA GO.
ARTROPATIA DEGENERATIVA DELLA AC.

Questo e quanto, gradirei da voi un responso su questo esame e se ne devo farne altri e magari se sapreste consigliarmi un vostro collega che visita qui in Toscana. Aspetto fiducioso vostra risposta e cordialmente saluto.

Andrea
[#1]
Dr. Fabrizio Campi Ortopedico 3
Gent.mo Andrea,
il suo caso è tipico e la diagnosi era presumibile dal tipo di trauma e, soprattutto, dal dolore dopo la riduzione della lussazione. Non mi stupisce l'esito della RMN e se mi scrive al mio indirizzo di email (veda il mio profilo), le potrò consigliare un collega che tratta la spalla nella sua zona. Le posso dire, comunque, che la situazione dei suoi tendini è seria e da un attento esame clinico, delle radiografie e della RMN si potranno trarre i criteri per il trattamento più corretto che, purtroppo, potrebbe non essere chirurgico. Grazie per il consulto...Fabrizio Campi

Dr. Fabrizio Campi

[#2]
Dr. Simone Cigni Ortopedico, Chirurgo della mano 711 7
carissimo Andrea,
preso atto del referto della RM, alla sua età (70 anni) e a 2 mesi di distanza dal trauma, con la retrazione delle fibre tendino-muscolari, è poco verosimile che si possa ristabilire la continuità della cuffia dei rotatori in modo completo (i tendini degenerati difficilmente giungono a guarigione completa anche se fosse possibile una sutura). Dato il dolore provocato dall'impingement subacromiale conseguente alla lesione tendinea (cioè la risalita della testa omerale le provoca attrito contro le strutture sovrastanti, dato che la lesione della cuffia non mantiene la testa omerale nella sua posizione anatomica) le consiglio una artroscopia diagnostica (in primis) ed eventualmente chirurgica che in caso di necessità permetterà al chirurgo di ridurre l'attrito subacromiale e di tentare una eventuale sutura tendinea. Naturalmente è necessario valutare le sue reali esigenze funzionali. Esistono nei casi più gravi di lesione tendinea anche possibilità palliative con interventi a cielo aperto di trasposizione tendinea, sicuramente più impegnativi e dai risultati contrastanti.
Prima di ogni atto terapeutico è comunque necessario visionarLa direttamente con gli esami a corredo,
cordialmente

Dr Simone Cigni

[#3]
Dr. Massimo Ziletti Ortopedico 108
caro Andrea,
il trauma subìto imponeva di sospettare subito la lesione della cuffia dei rotatori in quanto la lussazione gleno-omerale alla sua età provoca tale lesione nella maggior parte dei casi. Il trattamento chirurgico (se persiste dolore ed impotenza funzionale)va preso in considerazione; la riparazione delle lesioni tendinee è possibile solo se vi sono le condizioni sufficienti per buone garanzie di successo; ciò è valutabile visionando la RMN (qualità dei tessuti, grado di retrazione tendinea, trofismo muscolare etc.). In caso di scarse possibilità non ricorrerei ad interventi di trasposizione tendinea che alla sua età avrebbero poche possibilità di successo ma, eventualmente, ad un intervento di protesizzazione inversa che permette un recupero discreto della mobolità ed una netta riduzione della sintomatologia dolorosa.
Cordiali saluti

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