Pelle del pene con estrema perdita di elasticità

Salve, Vi espongo il mio problema.

Premessa: verso la fine di novembre la pelle della punta del pene ha iniziato a perdere colore, diventando bianca/rosa chiaro. Questa perdita di colore si è fermata in breve tempo ma non accenna a scomparire e interessa un'area di circa tre centimetri tutta attorno alla pelle in punta. Su questa si formano costantemente dei piccoli tagli che scompaiono generalmente in tre/quattro giorni, per poi ricomparire sempre in punta ma in zone diverse.

Ciò di cui sono maggiormente preoccupato riguarda la perdita di elasticità della pelle. All'inizio era davvero minima, facevo leggermente fatica a far uscire il glande, mentre adesso mi è proprio impossibile farlo uscire. La pelle si abbassa giusto di un centimetro per permettermi di urinare (e l'urina entrando in contatto con il taglio di turno mi causa non poco dolore) ma niente di più.

A cosa può essere dovuto?

Vi ringrazio se vorrete rispondermi.
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile utente,

sebbene i nostri consulti non siano diagnostici nè vincolanti ma solamente orientativi per il paziente, la descrizione che fa del suo caso potrebbe in linea del tutto teorica rientrare in un contesto dermato-venereologico di una situazione denominata "Lichen sclerosus" in fase iniziale: pertanto, il miglior consiglio da questa sede è il pronto riferimento allo specialista Venereologo che saprà indicarla al meglio e predisporre la terapia.

Ci tenga pure informati se vorrà sugli sviluppi e sull'esito della visita.

cari saluti
Dott. Luigi LAINO
Ricercatore Dermatologo e Venereologo, ROMA

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

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dopo
Utente
Utente
Buonasera,
innanzitutto la ringrazio per la risposta. La Sua diagnosi è stata confermata dal Collega che mi ha visitato oggi. Pensavo di iniziare una qualche cura nell'immediato invece sono stato "rimbalzato" dall'urologo, con visita verso fine anno e con la certezza di un intervento chirurgico correlato per fimosi. Non potevo chiudere l'anno in maniera migliore.


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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Mi fa piacere la conferma diagnostica: molto meno piacere se fosse un vero "rimpallo" ad altra sede non venereologica, anche se sono convinto che il collega voglia ascolatare il parere del chirurgo al fine di avere un quadro completo della situazione.

le dico, che questo modo di comportarsi (sempre che così fosse) è il massimo per garantire al paziente la migliore terapia : sovente e nei casi selezionati, sono ben felice di farlo anche io con i miei Colleghi chirurghi (a volte addirittura alcuni di loro lo fanno con il sottoscritto..!!;) : ovvio che il paziente deve sempre poi riferirsi al sottoscritto (od ad entrambi se si ravvis ala necessità) per proseguire l'iter terapeutico.

disponibili ad altri ragguagli.

cari saluti
Dott. LAINO, Roma

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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
a mio modo di vedere mai, e sottolineo mai, sottoporre ad intervento chirurgico una fimosi su lichen s.a. prima che il processo infiammatorio non sia sotto definitivo controllo terapeutico dermatologico. Le complicanze di una ripresa di patologia da lichen sugli esiti chirurgici della circoncisione possono a volte essere devastanti. Mai come in questo campo patologico la collaborazione fra Dermatologo e Chirurgo deve essere di primaria importanza.
Ci tenga informati se lo ritiene utile ed opportuno.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed auguri per un sereno Natale ed un felicissimo Nuovo Anno.
Un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it