Stomatite aftosa, faringite e febbre

Salve, volevo chiedere un chiarimento relativamente a mia figlia sedicenne.

Martedì della settimana scorsa ha avuto la febbre (massimo 38,1) senza altri sintomi.
Il giorno dopo niente febbre e nessun malessere.
Il giovedì, cioè due giorni dopo la febbre, le sono venute delle bollicine bianche sui lati della lingua e all'interno delle labbra, che si sono progressivamente trasformate in minuscoli taglietti molto dolorosi.
Il medico ha diagnosticato una stomatite aftosa e ha prescritto un collutorio lenitivo a base di acido jaluronico.

Venerdì il fastidio alla bocca è diminuito, ma è cominciato un forte mal di gola con arrossamento e difficoltà a deglutire.
Su consiglio del medico (che è molto disponibile quindi lo posso chiamare anche nei giorni festivi) la domenica sera ho dato a mia figlia la prima compressa di Augmentin. La motivazione è stata "non si sa mai, meglio mettere le mani avanti".
Il mal di gola non è però passato e martedì l'ho riportata a visitare.
Il medico ha riscontrato una potente faringite, ma senza placche, e mi ha suggerito di passare da Augmentin a Veclam 250, a cui ha aggiunto un antinfiammatorio specifico per la gola (in questo momento non ricordo il nome esatto).

Mercoledì mattina si è ripresentata la febbre, che nei giorni scorsi però mia figlia non aveva mai avuto.
Da mercoledì ha oscillato tra i 37,5 e i 39, nonostante l'antibiotico che in pratica prende da cinque giorni (due giorni di Augmentin e tre giorni di Veclam).
Il mal di gola è migliorato e non è più tanto rossa, ma anche stamattina ha 38.

So bene che se la faringite, con annessa febbre, è di origine virale l'antibiotico non serve a nulla.
Ma come si fa a capire se un malanno è di origine virale o batterica (nel qual caso l'antibiotico serve)?
E' possibile stabilirlo da qualche sintomo o segnale, o per esempio dal fatto che la malattia contagia o non contagia altre persone?
Al momento, a parte mia figlia, in casa stiamo tutti bene, anche se io stamattina avverto un inizio di raucedine....

Mi rendo conto che voi non potete prescrivere terapie, ma ho l'impressione che il nostro medico di famiglia vada un po' troppo a tentoni e io non sono sicura che valga la pena di continuare con l'antibiotico o se non serva a nulla se non a debilitare molto mia figlia. Potete darmi almeno un parere?

Ringrazio chi potrà/vorrà rispondermi.


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Dr. Roberto Chiavaroli Infettivologo, Specialista in malattie del fegato e del ricambio 328 15 7
Gentile utente,
esistono dei segni e sintomi per stabilire se un'infezione della faringe è batterica o virale ma nel dubbio conviene fare un tampone faringeo.
Nel caso la faringite fosse dovuta ad un particolare batterio ( Streptococco B emolitico) si possono avere gravi conseguenze renali e cardiache. Questo è il motivo per cui il suo medico le ha prescritto una terapia antibiotica in via "cautelativa".

In caso di infezioni virali se la febbre non passa da sola dopo 7-10 gg potrebbero esserci delle complicanze respiratorie o trattarsi di una mononucleosi per cui andrebbero fcomunque effettuate altre indagini ( in primis una nuova visita medica).

Spero di essere stato d'aiuto
Cordiali Saluti

Dr. Roberto Chiavaroli

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottor Chiavaroli.

Mia figlia ora sta meglio: l'ultima alterazione della temperatura risale a sabato sera (37,1) quindi la febbre è durata in tutto quattro giorni, e il mal di gola è passato.
Le ho dato l'antibiotico per complessivi sei giorni, come da prescrizione del medico, e spero non vi siano ricadute.

Le auguro una buona giornata.
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