2006 quando gli sono venuti gli attacchi era veramente ko con lo stress e il continuare a pensare e

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Mio marito (28 anni) Ha avuto la prima crisi epilettica a luglio 2006 poi prendeva solo Urbanyl (Clobazam) perché si pensava ad una crisi isolata. Invece ad ottobre 2006 una seconda crisi epilettica (sempre crisi focale secondariamente generalizzata. Avvenute tutte e due nella stessa maniera. Ossia mentre era sul divano, stanco morto, stressato e pieno di pensieri. Sentito forte crampo e poi blocco della mano destra e poi tutto il braccio destro e poi perdita di coscienza, convulsioni di tutto il corpo, perdita di saliva e morsicatura lingua e grande stato confusionale. La prima avvenuta attorno alle 24 la seconda attorno alle 16.00). Ha così cominciato con Tegretol 200 CR senza più avere nessuna crisi.
A maggio 2010 ha smesso gradualmente (seguito dal neurologo) la cura di tegretol e fino a questo lunedì (05.09.2011) non ha più avuto crisi.
mio marito durante il periodo 2006 - 2010 ha fatto 4 -5 risonanze e non è mai uscito niente di patologio e nessuna lesione o anomalia al cervello. tutto nella norma. EEG sempre tutto nella norma a parte una volta qualche piccola attivitâ epilettica che si intravedeva quando veniva stimolato con le luci e aprendo e chiudendo gli occhi.
2006 quando gli sono venuti gli attacchi era veramente ko con lo stress e il continuare a pensare e pensare a tutto. (lavora nella ristorazione, quindi ritimi di 12-14 ore al giorno + dormire orari sballati).
Lunedì sera, era in bagno subito dopo cena e ha cominciato a urlare "aiuto...aiuto...aiuto". Poi si è sentito il Tonfo che cadeva e cominciava a sbattere perdendo coscienza e mordendosi la lingua e sbavare.
In questi ultimi mesi idem, era proprio messo ko con lo stress, pensava e pensava in continuazione anche di notte a tutto le cose possibili e fare calcoli a tutto spiano. inoltre a un paio di giorni prima di fare la crisi è stato licenziato senza motivo. Poi diceva che era stufo di questa vita, che voleva andare via, che era tutto una merda....! Questo può aver favorito molto…Era mesi e mesi che accumulava.
La dose ora è 1/2 tegretol la mattina e 1 la sera + sempre ½ clobazam mattina e sera
Settimana prossima diventerà 1 tegretol la mattina + 1 la sera + ½ urbanyl
e poi si andrà a togliere Urbanyl e si terrà la dose di 1 tegretol mattina e 1 la sera.
Possiamo veramente stare tranquilli? Oppure cè il rischio che con la ricaduta il farmaco non faccia più effetto?
E ho anche letto che ci sono casi in cui il farmaco andava benissimo e teneva lontano e assenti le crisi per molti anni. Poi si smetteva gradualmente come giusto fare.
E li poi c’era la recidiva (crisi entro un anno o due dopo la sospensione). Si riprendeva con il farmaco usato in precedenza ma non faceva più effetto.
Ora beve tanti The rilassanti, dorme bene e parecchio, poco computer, poca TV.
Prende Aloe vera, pastigliette di erbe, e anche un rimedio naturale per epilessia fatto di erbe e piante (consigliato in radioestesia)
Tutto questo assieme può essere un buona aiuto assieme al Tegretol?
[#1]
Dr. Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 72 13
Gentile Signora
suo marito si è sottoposto ad uno stress fisico e psichico notevole. La mancanza di riposo associata allo stress, all'attenzione sul computer, infine lo shock del licenziamento, tutti questi fattori insieme possono decisamente attivare delle zone cerebrali suscettibili (focolai epilettogeni) e scatenare delle crisi.
Non vedo perché ora come ora debba preoccuparsi che la terapia non faccia effetto. Ora c'è da preoccuparsi d'altro, ossia eliminare tutte quelle cause scatenanti e non per ultimo, decidersi a chiedere anche un supporto psicologico, per smaltire ed imparare a smaltire/gestire tutta la massa di pensieri che fanno "staccare la spina". Ad un certo punto il cervello dice "basta" ed è come se con la crisi ci fosse l'attivazione di un interruttore, esattamente come un circuito elettrico sovraccarico che attiva il salvavita.

Stia serena anche perché se anche lei si aggiunge con la sua ansia... mi spiego?

Bene a tutti i supporti naturali ed innocui ma la terapia farmacologica, insieme a quella psicologica devono avere un ruolo primario.

Cordiali saluti
Dott.Agnesina Pozzi

[#2]
dopo
Utente
Utente
salve, grazie mille per la sua risposta.
eh si, sono pienamente d'accordo con lei....la terapia farmacologia e psicologica sono la cura PRIMARIA. Ho detto a mio marito di andare a parlare con uno/a spicologo/a ma non ne vuole sapere. Dice che non ne ha bisogno e che sta bene....ma io lo vedo sempre molto nervoso, pessimista riguardo la vita e voglio che riesca a buttare fuori questa cosa. Io posso aiutarlo certo ma ha bisogno di un professionista! Ora è un mese che è senza crisi e sta bene...domani partiamo un paio di giorni in vacanza così che si tira fuori un po...perché ne abbiamo bisogno tutti e due...!
Vede tutto negativo, è impressionante e da dopo che ha avuto la crisi sembra tutto cambiato. Dopo ben 5 anni senza crisi (tra cui 1 anno e 3 mesi senza pastiglie) stava bene e non ci pensavamo neppure più...per noi era una cosa passata....! E ora che è risuccesso sembra che molte cose siano cambiate....si continua a discutere perché lui è pessimista e brontolone...ci amiamo da morire ma io non posso fare più di quel tanto...deve metterci lui la buona voglia di cambiare e di farsi aiutare da un esperto.
Ha avuto 3 crisi (2 nel 2006, poi dopo la seconda cominciato cura. dopo 4 anni smesso la cura, e a 1 anno e 3 mesi dopo la sospensione un altra crisi sempre in periodo di forte stress...quindi non si scappa nel dire che deve stare tranquillo e stare bene con se stesso). E tutto questo con chiaramente il Tegretol (in più tutte le terapie naturali) lo faranno stare bene...lo pensa anche lei?? Le sue sono crisi che non si manifestano spesso....ne da la conferma l assenza di crisi per così tanti anni con il farmaco a basso dosaggio. Ma quando è nervoso e da tanto accumula rabbia e stres..ecco che qualcosa si accende nel cervello...ed essendo senza farmaco è ancora successo). Cosa ne pensa?
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Dr. Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 72 13
Penso che debba assolutamente avere anche un supporto psicologico... cercando di capire che ciò gli servirà ad imparare a "gestire" le sue emozioni, lo stress e magari a tirare fuori qualcosa di rimosso dal suo passato. Insomma gli serve una guida competente e non solo medicine; giacché se fosse una classica epilessia non certo avrebbe intervalli così lunghi senza sintomi; quindi c'è qualcosa di non organico sotto e va supportato psicologicamente; come già detto.

Un cordiale saluto
Dott.Agnesina Pozzi
[#4]
dopo
Utente
Utente
salve, eccomi qui che scrivo ancora per aggiornarla un po.
Mio marito dal 5 settembre 2011 (da quando ha avuto la crisi) non ha più avuto ricadute. Prende come già detto tegretol 200 CR 1 1/2 mattina e 1 1/2 sera.
Diciamo che il supporto spicologico cè anche se non da parte di uno psicologo ma qualcosa del genere....!
come detto sono ben quasi 4 mesi che non ha crisi..speriamo bene che con il farmaco stiano via....lo speriamo davvero tanto.
O che se venisse una crisi sarebbe cmq più liveve...magari senza perdita di coscenza. Cmq sta cercando di ridurre molto lo stress e gli episodi negativi nella sua vita (disoccupato, stressato, pensieroso, sentirsi una nullità, ecc ecc).
Piano piano ce la faremo assieme.
Cosa ne pensa?
Le auguro un buon anno 2012!
saluti
[#5]
dopo
Utente
Utente
salve, ecco qui altri aggiornamenti
Ad oggi mio marito sta bene, nessuna crisi...solo qualche mal di testa ogni tanto e qualche giramento dovuto a continue sinusiti e labirintiti...ma per il resto tutto bene e siamo felici.
A volte la paura prende ancora il sopravvento ma diciamo che va meglio piano piano.
Grazie per tutto
salut
[#6]
Dr. Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 72 13
Cara Signora
mi scusi immensamente, solo oggi leggo il suo messaggio dello scorso dicembre
per il quale vi ricambio gli auguri di cuore; e quello attuale.
Mi fa immenso piacere che tutto proceda nel migliore dei modi;
la paura è normale negli esseri umani e negli animali...ma i primi devono imparare a gestirla in modo adeguato insieme alle risposte che provoca, volontarie e non.

State sereni, lo so è difficile in questo momento storico, ma è la terapia principale in questi casi.Vi sono vicina

Dott.Agnesina Pozzi
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