Consulto psicologico

Buongiorno,
gli vorrei esporre questo mio proplema, sono uno studente universitario che adesso si trova sotto periodo esami ma non riesco a studiare, sto sui libri ma penso ad altro,anche per parecchie ore!, fantastico letteralmente, mi faccio dei viaggi mentali assurdi e questo mi porta a perdere parecchio tempo e a non rendere come vorrei, cosa devo fare?
Dirmi di distrarmi, fare altro l'ho fatto ma poi succede che quando mi rimetto a studiare ricomincio a far vagare la mente, a pensare a certe situazioni passate o che potrebbero accadere.
Penso soprattutto a ragazze, io purtroppo a 23 anni non sono mai stato fidanzato e per me questa situazione sta diventando un'ossessione e ogni motivo è buono per pensarci e parlarne ma non so come fare a smettere
Spero che prenda con serietà questa mia domanda e mi risponda al più presto cercando di aiutarmi, non posso andare avanti così perchè è già da un po' che mi trovo in questa situazione.
Grazie mille, cordiali saluti
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Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10 16
Gentile utente,
mi sembra che il suo problema sia principalmente legato alle sue esperienze relazionali che, non riuscendo a concretizzare, rimangano a livello di fantasia, attirando la sua concentrazione.

Probabilmente le sue difficoltà con l'altro sesso nascono da una sua poca stima di sè.

La difficoltà a concentrarsi sullo studio è quindi una conseguenza di una vita condotta più sul piano fantastico che su quello reale.

Per riuscire ad avere maggiore sicurezza in sè dovrebbe valutare di rivolgersi di persona ad uno psicologo.

Dr.ssa Paola Cattelan
psicologa psicoterapeuta
pg.cattelan@hotmail.it

[#2]
Dr.ssa Verena Elisa Gomiero Psicologo, Psicoterapeuta 173 3
Gentile utente,
quando dice: "a pensare a certe situazioni passate o che potrebbero accadere" a cosa si riferisce?
Ha mai pensato, come suggerito dalla dott.ssa Cattelan, di rivolgersi ad uno psicologo-psicoterapeuta?

Cordialmente

Dr.ssa Verena Elisa  Gomiero
psicologa psicoterapeuta
Operatore training autogeno

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Dr. Roberto Fantasia Psicologo, Psicoterapeuta 99 1 1
Prendendo con molta serietà la sua richiesta non è possibile offrirle aiuto a distanza purtroppo. Ne parli col suo medico e chieda a lui a chi rivolgersi. Esiste un servizio pubblico (in cui pagherebbe solo il ticket) ed uno privato, in cui troverà facilmente esperti disponibili ad ascoltarla e offrirle l'aiuto di cui necessita.
Non eviti le occasioni di incontro con coetanei e con l'altro sesso, oltre che a studiare lei ha anche bisogno di vivere.
In bocca al lupo e arrivederci

Dr. Roberto Fantasia
www.psicologo-fantasia.com

[#4]
dopo
Utente
Utente

Grazie per le risposte per adesso inviatomi,
- Per la Dott.ssa Gomiero: “a pensare a certe situazioni passate o che potrebbero accadere” mi riferisco al fatto che mi capita o di ripensare con troppa insistenza magari a certe circostanze che mi sono capitate tra amici, con le ragazze, oppure di pensare a cosa sarebbe potuto accadere se mi fossi comportato in una determinata maniera piuttosto che in un'altra.
- Effettivamente non ho mai avuto moltissima stima di me, ma non credo sia l'unica causa a cui attribuire la mia condizione, ci sono state delle occasioni, ma non mi hanno mai attratto e ho preferito non illudere nessuno.

Scusate la mia ignoranza ma non ho mai chiesto un consulto a uno psicologo, penso ci sia molta arretratezza su questi temi, è più normale chiedere aiuto perchè si ha un dolore fisico piuttosto che un malessere psichico, eventualmente potrei chiedere a Lei Dott.ssa Cattelan visto che esercita a Torino.
Data la mia condizione da studente universitario fuori sede purtroppo non ho molte disponibilità economiche, potrei rivolgermi all’ASL come consigliatomi, ma non voglio interpellare il mio medico ne i miei familiari, è possibili e qualcuno mi dice come potrei fare?, sono domiciliato a Torino.
[#5]
Dr. Roberto Fantasia Psicologo, Psicoterapeuta 99 1 1
Per l'Asl ci vuole la richiesta del medico come per un ecografia, radiografia o altri esami. Lei non vuole interpellare il suo medico e parla di arettratezza sul tema: in chi è insita questa arretratezza, in sè o nel suo medico? Esiste un segreto professionale passibile di denuncia, di cosa si preoccupa?
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Dr.ssa Verena Elisa Gomiero Psicologo, Psicoterapeuta 173 3
Il suo medico di base la potrà aiutare visto che la conosce, o almeno dovrebbe, lei è magiorenne non serve il consenso dei genitori se è questo che la preoccupa.
Contatti uno psicologo poi insieme valuterete il percorso da seguire.
Cordiali saluti
[#7]
dopo
Utente
Utente
In primis me sicuramente, è un medico che sugue la mia famiglia da molto tempo e non mi andrebbe presentarmi da lui dopo un po' di anni che non ho bisogno con questo problema, preferirei più un rapporto distaccato medico/paziente, spero mi capisca sarà anche quello un mio limite.
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Dr. Roberto Fantasia Psicologo, Psicoterapeuta 99 1 1
Si rivolga a un professionista privato e illustri la sua condizione economica. Qualcuno le verrà incontro.
Arrivederci
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Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10 16
Se lei è domiciliato a Torino, non ha un medico di base qui al quale rivolgersi?

Le segnalo che l'Ordine degli Psicologi del Piemonte http://www.ordinepsicologi.piemonte.it/ organizza il 14-19 novembre la Settimana del benessere psicologico - a cui aderisco anch'io - nella quale si offre una prima consulenza gratuita.

Può essere un'occasione per approfondire il suo problema e valutare le opportunità per affrontarlo.

Se invece ha maggiore urgenza, mi può contattare tramite i miei recapiti.