Grave insonnia: 2 ore con 50 gocce di minias

Salve a tutti,
è la prima volta che entro nel sito,
ho letto quello che avete scritto sul MINIAS,
ma vorrei sottoporre alla Vostra attenzione un caso di una mia amica
che soffre di insonnia e non può collegarsi in internet, per cui ha chiesto a me di aiutarla.

Esiste in commercio un farmaco IPNOTICO (anche a pastiglie) più forte di 50 gocce di Minias?

Grazie.
[#1]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
Gentile utente,

non conosco le precedenti risposte sul minias.
Relativamente alla sua risposta posso dirle che esistono diverse alternative a questo farmaco ma credo sia prima necessario capire l'origine dell'insonnia, per cui consiglio una visita da uno specialista, anche perché tutti i farmaci in commercio necessitano di prescrizione medica.

Cordiali saluti
Massimo Lai

Massimo Lai, MD

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egr. Dott. Lai,

ecco la situazione per la quale Vi chiedo aiuto:

Comincia nel 2000 all'età di 25 anni e si manifesta con una riduzione del tempo del sonno (4/5) ore al posto delle 7/8 in periodi nei quali potevo dormire. Risolta all'inizio con rimedi fitoterapici ho proseguito con gli anni ma ben presto la ricomparsa della sintomatologia mi porta a dover, mio malgrado cominciare un terapia con benzodiazepine. Inizialmente Halcion ma per poco tempo, poi Minias gocce, non pastiglie, che sopporto molto meno, e tiro avanti per alcuni anni, andando ad aumentare le gocce nei periodi più critici, poi cercando di ridurle gradualmente.
Questo fino a settembre 2007, quando raggiunto il numero di 40 gocce non ne sento più l'effetto ipnotico, probabilmente dovuto ad assuefazione, comunque riuscivo a smaltirle poichè riuscivano a darmi anche 4/5 ore di "sonno" che non mi permettevano una vita normale ma una soppravivenza forzata. Da dicembre in peggioramento perchè con 50 gocce non riesco a suoerare le 3 ore di "sonno", praticamente mi sto intossicando e contemporaneamente sto deperendo perchè la stanchezza si ripercuete sull'alimentazione.

Il medico specialista mi propone Gardenale 100 mg, che provocherebbe una forte sedazione tale da indurre il sonno, io preferirei non prenderlo perchè non credo sia adatto a me, è comunque un barbiturico con effetti collaterali, credo, più pesanti delle benzodiazepine, anche di quelle più pesanti tipo il Roipinol o il Darkene (che credo sia anche in gocce), che sarebbero l'alternativa. Vorrei sentire la vostra opinione in merito, per quello che, data la scarsità delle informazioni poterete capire.
Grazie


N.B. Provato diverse terapie tra cui sedute psichiatriche poichè poteva dipendere da eventi nascosti alla mia psiche ma non è mai stato trovato motivo valido che potesse scatenarle.
[#3]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
Gentile utente,

Se ha escluso disturbi psichiatrici (non credo in eventi nascosti nella sua psiche, l'insonnia di per sé potrebbe essere sintomo di qualche malattia come depressione, ansia o mania etc..);
se si escludono l'uso di sostanze che possono interferire con il sonno (stimolanti come cocaina);
se si da per scontata una corretta igiene del sonno (stanza confortevole, temperatura adeguata, evitare uso alcolici e altre sostanze, attività fisica intensa, televisione in camera, sonnellino pomeridiano etc..);

dovrebbe rivolgersi a un centro del sonno (ad esempio Bologna ma forse anche più vicino a casa sua) per definire l'origine del disturbo.
Altrimenti le consiglierei un consulto da uno psichiatra per ridefinire il problema.

Nel frattempo può proporre al suo medico l'uso di un forte antistaminico (come farganesse) o anche nozinan cominciando con 25 mg fino a 100.

Cordiali saluti
Massimo Lai
[#4]
dopo
Utente
Utente
Egr. dottori,

nel centro del sonno di Milano ci sono stata appunto ai primi di dicembre 2007, prima del totale peggioramento, io pensavo mi facessero un pò riprendere, con delle flebo e con qualcosa per dormire che a casa non ho (sono arrivata a 47 kg) mentre lì, la prima cosa che fanno, non importa che cosa hai alle spalle ti tolgono il sonnifero (minias) di brutto, da 45 me ne hanno date 30, in cambio di una pastiglia di En (la prendevo quando andavo a scuola se ero agitata e non avevo nessunissimo problema di insonnia) poi mi hanno spiegato che volevano vedere il mio sonno naturale (che non ho) e quindi sarebbero andati a scalare le gocce di 10 in 10 finchè non avessi dormito da sola. Lei non mi conosce ma io si e le assicuro che faccio prima a morire che a dormire naturalmente, quindi per evitare l'autodistruzione me ne sono andata il giorno dopo ringraziando tutti. Scusi, i dottori siete voi ma mi sembra un pò utopico pensare di togliere la droga al drogato in 3 giorni quando si sa benissimo che la dissuefazione è una delle cose più difficile che esistono e deve avvenire gradatamente altrimenti uno va fuori di testa anche se non lo è.

Per quanto riguarda la depressione, forse ora un pochino lo sono, ma sfido chiunque al mio posto ad essere allegro, e fino a che non arrivo a toccare il fondo sono la persona più solare del mondo.

Per lo psichiatra invece, il mio è molto bravo: poco dottore molto uomo per intenderci, e mi ha aiutato più che poteva ma anche lui è arrivato alla conclusione che recettorialmente c'è qualcosa che non funziona come dovrebbe e quindi andare da un altro credo che a poco servirebbe visto che dottori come questo ho trovato solo lui finora... e ne ho visti tanti di specialisti.

Comunque la ringrazio per i consigli che mi ha dato, l'antistaminico magari quello lo proverò, per il resto è un dejà vu, e quindi spero di trovare presto qualcosa che a casa mia mi regali qualche ora in più di sonno. Se avesse qualche altro farmaco da suggerirmi la prego di farmelo sapere.

Mille grazie.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Egr. dottori,
mi appello nuovamente ad uno Vostro aiuto,

ringrazio intanto il dott. Lai,
augurandomi di leggere presto il Suo prezioso consulto.
[#6]
Dr. Alessandro Rotondo Psichiatra 4 1 16
Gentile Signora,

rispondo volentieri alla Sua richiesta inviatami per SMS.

Le insonnie primarie, in assenza di qualsiasi sintomo d'ansia e/o alterazioni del tono dell'umore, sono poco frequenti.

In genere, un buon inquadramento psichiatrico riesce a cogliere quegli elementi, anche personologici, come una marcata ruminatività, pensieri ricorrenti ed intrusivi, ansia da prestazione, che rendono il sonno difficile, se non impossibile (se si pensa "troppo" e "negativamente" è difficile dormire). A questo punto, una terapia farmacologica che NON preveda l'uso di ansiolitici benzodiazepinici, come il Minias e similari, può essere di grande aiuto, anche se richiede qualche tempo per funzionare. Molto utili sono acuni farmaci antidepressivi che hanno una marcata azione ansiolitica e sedativa, nonchè alcuni neurolettici ed antistaminici. Escluderei invece l'uso del Gardenale per il suo potenziale di dipendenza.

Concordo con il Suo scetticismo sulla sospensione rapida delle benzodiazepine. Ormai Lei è dipendente dal Minias e l'eliminazione del farmaco va fatta con gradualità e cautela solo dopo avere instaurato una terapia alterativa che funzioni.

I miei migliori auguri

Alessandro Rotondo

Alessandro Rotondo
Specialista in Psichiatria
Professore a contratto Università di Pisa

[#7]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gent.ma utente,
rispondo alla sua richiesta inviatami per sms.

L'insonnia cronica (cioè abituale) può contare su terapie migliori degli ipnotici. Anche perché gli ipnotici perdono efficacia nel tempo, e non possono essere bruscamente sospesi, pena il peggioramento dell'insonnia e la comparsa di agitazione e altri sintomi, di cui di solito la persona si spaventa. Quindi, rischio di rimanere inutilmente "legati" non già all'effetto benefico del farmaco, ma all'assunzione del farmaco senza grandi effetti. Gli ipnotici variano in base alla rapidità di azione e alla durata. Il MINIAS per esempio come il ROIPNOL sono rapidi, ma durano a lungo nel corpo, a differenza per esempio di HALCION che è rapido e dura poco, o TAVOR/CONTROL che è intermedio. Assumere per mesi o anni una cosa del genere significa avere dopo un pò sintomi di intossicazione da benzodiazepine, che vuol dire ansia, irritabilità, depressione, e per di più ancora insonnia, problemi di memoria, concentrazione, affaticabilità etc. Bisogna rivedere la diagnosi, perché di solito non c'è SOLO un problema di sonno, magari c'è un problema di umore, o di ansia, o di abuso di sostanze. I farmaci utili per risolvere l'insonnia possono essere sull'etichetta "antidepressivi", "neurolettici" o "stabilizzanti dell'umore".
Quindi: non cercare l'ipnotico più potente, ma quello più adatto alla diagnosi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#8]
Psichiatra, Psicoterapeuta attivo dal 2007 al 2009
Psichiatra, Psicoterapeuta
Gent.ma utente,
rispondo alla sua richiesta inviatami per sms.

Concordo con la tesi del collega dott. Pacini: prima bisogna capire perchè non dorme, poi instaurare una terapia che possa aiutarla a dormire, altrimenti non si va da nessuna parte e non si farà altro che aumentare la dipendenza da benzodiazepine.
Per fare un inquadramento simile credo sia corretto rivolgersi ad uno specialista capace di inquadrare diagnosticamente il suo caso.

Se proprio l'unica cosa che vuole è un farmaco che la faccia dormire, allora il collega dott. Lai ha identificato due dei migliori farmaci sedativi: FARGANESSE e NOZINAN sono sicuramente ottime soluzioni farmacologiche.

Spero ci darà sue notizie!

V.B.S., M.D. Ph.D.
[#9]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
Gentile Signora,

rispondo anch'io alla sua richiesta via sms, ma non ho molto da aggiungere alla mia prima risposta e a quanto detto dai colleghi.

In un centro del sonno si studia e cura il sonno, appunto: capisco che una disassuefazione rapida con la prospettiva di non dormire non sia una proposta intrigante, ma era in un ambiente protetto, non a casa sua, e forse si sarebbe potuto capire qualcosa di più sul suo sonno e magari anche aiutarla. E' solo un'ipotesi.

Capisco anche che abbia provato tanti farmaci e tanti medici e che sia un po' scoraggiata e arrabbiata, ma, come le hanno detto anche i colleghi, è possibile che la sua insonnia sia legata a un sottostante disturbo e che intervenendo su questo il suo sonno migliori.

Immagino niente di nuovo sotto il sole.
Un consiglio che posso darle, visto che è molto giovane, è di non perdersi d'animo e di cercare ancora, sia un medico che un farmaco adatto a lei (cioè al suo problema sottostante).
Nell'attesa si armi di pazienza, metta in atto le comuni norme di igiene del sonno come riassunte nel primo post, non stia a rigirarsi nel letto ma sfrutti il tempo in cui non dorme "lontano dal letto" facendo quello che le piace come leggere, ascoltare musica o guardare la tv: ma, ripeto, non a letto.
Se crede che il minias non le dia nessun aiuto e non lo vuole più, può anche scalarlo una goccia alla settimana o anche più lentamente, oppure può aumentarlo per aumentare quelle due ore di sonno, o può associarci un altro farmaco, o anche due farmaci e così via.
Naturalmente per questo deve sentire il suo medico.

Per il resto credo che i colleghi le abbiano fornito delle esaurienti spiegazioni riguardo l'insonnia e i farmaci per affrontarla.

Cordiali saluti
Massimo Lai


[#10]
Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile Utente,
in risposta alla sua richiesta di consulto via sms concordando con quanto hanno già affermato i colleghi, posso consigliarLe di fare un tentativo con la MALATONINA, anche se l'indicazione classica resta il jet lag può trovare qualche razionale anche nell'insonnia, soprattutto nell'obiettivo di aumentare le ore di sonno,(per esempio Melatonina Diet cpr farmaco da banco ) andrebbe assunta nel suo caso intorno alle ore 19; per quanto ovvio non sospenda repentinamente le bdz.
Cordiali Saluti

Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta

[#11]
Dr. Fabrizio Marcolongo Psicoterapeuta, Psichiatra, Tossicologo 38 3 2
rispondo alla richiesta per SMS, anch'io come il Dr. Pacini.
Concordo con il Dr. Pacini che dice:".....Anche perché gli ipnotici perdono efficacia nel tempo, e non possono essere bruscamente sospesi, pena il peggioramento dell'insonnia e la comparsa di agitazione e altri sintomi,...".
Io aggiungerei, bisogna dirlo, .. che questi sono sintomi di astinenza di una sindrome da dipendenza da ipnotici che si instaura molto presto.
Infatti concordo di nuovo con il Dr. Pacini quando afferma: "Assumere per mesi o anni una cosa del genere significa avere dopo un pò sintomi di intossicazione da benzodiazepine, che vuol dire ansia, irritabilità, depressione, e per di più ancora insonnia, problemi di memoria, concentrazione, affaticabilità etc....",

che per me suona " --- un po' ---" come una diagnosi da dipendenza da BDZ [Benzodiazepine].


cosa fare?

prima di tutto affrontare il "come": le consiglio degli esercizi di Programmazione Neurolinguistica che si focalizzino sul problema "autorilassamento".
Tutti noi abbiamo la capacità di addormentarci e attraverso lo studio della sua esperienza soggettiva "del non addormentarsi" c'è la chiave per il suo sonno.
Ci sono terapeuti di terapia cognitivo comportamentale oppure Coach/Trainers di NLP che aiutano le persone a raggiungere il loro stato di rilassamento senza farmaci.

Esiste "anche" la chiave "farmacologica", ... ma non la consideri come "l'unica".
spesso la formula vincente è un concorso di terapie farmacologiche e di rilassamento insieme e non solo.

Correttamente i miei colleghi hanno consigliato una terapia disintossicante dalle BDZ, prima di intervenire con altri farmaci, perchè uno degli aspetti della sindrome da dipendenza da BDZ è ansia e angoscia "paradossa" [lei prende le BDZ e invece di calmarsi si agita!]; rischio elevato di convulsioni nella terapia a scalare; rischio di depressione grave. Questi sono tutti i regalini del Lorazepam e suoi derivati... di cui molti utenti dovrebbero essere resi edotti, .. prima di iniziare qualsiasi terapia.
Poi, ... una volta stabilita la sindrome di dipendenza da BDZ bisogna istituire una detoxification [in ospedale].
Il reparto qualificato a fare questo è o un reparto di neurologia o psichiatria [non si può fare a casa per il rischio di sindromi di depersonalizzazione possibili come nel caso della disintossicazione da alcol - i recettori coinvolti alla sindrome astinenziale da BDZ sono subunità dei recettori per il GABA come per l'alcol]. Spiegando meglio Le BDZ agiscono su porzioni specifiche del recettore per il GABA [Acido Gamma Ammino Butirrico]; sullo stesso recettore per il GABA sono attivi: alcol e barbiturici.
So che la dipendenza da BDZ non è una passeggiata e a volte è peggio dell'eroina.
Il Lowinson [U.S.A.]guidelines consigliano i Barbiturici, ma in un contesto di ospedalizzazione, non prescritto come terapia a casa!
Personalmente ho applicato la terapia con GHB [GABA prescrivibile] in un contesto domiciliare monitorato con ripetute visite e in un contesto Ser.T. e con consenso informato [poichè non è l'indicazione propria del farmaco sostitutivo].
Attenzione all'uso contemporaneo di farmaci omeopatici che notoriamente hanno un contenuto in alcol che ovviamente interagisce negativamente con le BDZ.
Attenzione anche a farmaci fitoterapici contenenti "iperico" che ha effetto antidepressivo e può provocare difficoltà al sonno.
Attenzione a farmaci contenenti "cortisone" [betametasone, ....] o broncodilatatori e/o cortisonici e broncodilatatori insieme che provocano anch'essi, insonnia.

Dr. Fabrizio Marcolongo
psichiatra e psicoterapeuta
http://www.marcolongofabrizio.it

[#12]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio tutti i medici che mi hanno risposto e anche quelli che magari lo faranno più avanti.

Terrò presente i vostri consigli e vedrò cosa posso fisicamente fare per aiutarmi.

Comunque davvero grazie a tutti e buone festività.

[#13]
Dr. Gianmaria Zita Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 46
Buongiorno,
non mi sento di aggiungere nulla di nuovo rispetto a quanto detto dai colleghi prima di me.
Ribadisco anche che ogni insonnia ostinata andrebbe studiata approfonditamente per cercare di capirne il motivo più intimo e non "abbattuta" con barbiturici e Minias ad altissimi dosaggi.
Quindi non posso consigliare alcun farmaco "più potente del Minias" ma, al pari dei colleghi, suggerirle di riferire i suoi problemi, tutti i suoi problemi, ad uno psichiatra competente, e mettersi nelle sue mani.
cordiali saluti

dott. Gianmaria Zita

[#14]
Dr. Vincenzo Menniti Psichiatra 126 2
Gentile utente,
ho letto con attenzione i post dei colleghi che mi hanno preceduto e non credo di poter aggiungere nulla di nuovo. Non mi trovo tra l'altro nelle condizioni di poter consigliare nessun tipo di trattamento in quanto esula dalle finalità del consulto stesso e deontologicamente inappropriato. Mi sento però di darle un consiglio che non è stato preso in considerazione, mi pare, dai colleghi: sicuramente le aree specialistiche interessate nella risoluzione del problema sono quella neurologica e psichiatrica; dunque il consiglio che mi sento di darle è di rivolgersi in una struttura ospedaliera dove sia possibile effettuare, considerato il caso, una valutazione psichiatrica accurata, con l'inserimento di un' eventuale terapia farmacologica e un monitoraggio dello scalaggio delle benzodiazepine (sarebbe consigliabile per il caso un day hospital)con la richiesta inoltre di una consulenza neurologica (in un istituto dove ci sia un centro per i disturbi del sonno) dove, in collaborazione con gli psichiatri si potrebbe trovare la migliore soluzione al caso.

Cordiali saluti

Dott. Vincenzo Menniti

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