Apnee notturne

Il 1° luglio scorso mio figlio di 10 anni è stato operato di adenotonsillectomia a causa di ricorrenti apnee notturne con russamenti e ricorrenti stati influenzali con accumulo eccessivo di muchi e difficoltà ad espellerli.
Dopo le visita di controllo (dall’otorino), il decorso risultava nella norma. Su suo consiglio, a distanza di tre settimane dall’intervento, portiamo il bambino al mare: tutto bene fin qui.
Dopo un paio di giorni affrontando una scalinata ha accusato uno stato di oppressione-costrizione al petto (soprattutto sul lato destro) con difficoltà respiratoria. Dopo qualche secondo di riposo il malessere è scomparso.
Da qui è ritornato ad avere qualche episodio di apnea notturna, abbiamo avvisato l’otorino il quale ci ha detto che poteva trattarsi di un leggero raffreddore e quindi di attendere qualche giorno. Nell’attesa una sera mentre il bambino era a letto, prima di addormentarsi, ha iniziato a tossire avendo la sensazione di dover espellere del catarro; continuava a peggiorare riferendomi un senso di mancanza d’aria con l’assumere di alcune posizioni, quindi inizio a sentire un sibilo durante la respirazione. ho atteso un po' sperando che passasse, poi gli ho somministrato una cp di bentelan da 1mg perché sospettavo fosse un broncospasmo (mio figlio non ne ha mai sofferto). Dopo un quarto d’ora circa ha ripreso a respirare in modo regolare.
Successivamente abbiamo eseguito (nel mese di agosto) una seconda visita con un altro otorino. A suo dire il bambino risultava ancora congestionato nelle vie aeree ma nella norma considerando che l’intervento era stato eseguito da poco più di un mese. Mi consigliava l’argotone 0-12 gocce.
Il bambino migliorava lievemente, ma un giorno mentre era in bici, scese da questa iniziò a correre: si bloccò all’improvviso perché avvertì una forte costrizione e dolore al petto (soprattutto al lato destro) con difficoltà a respirare. Spaventato torna a casa camminando riferendo l’accaduto e che quella sensazione pian piano era diminuita fino a scomparire. Ora è circa un mese che non ha episodi di broncospasmo, però le apnee notturne con agitazione e risvegli non coscienti sono aumentate provocando irritazione e stanchezza al mattino (il bambino riferisce naso chiuso che prima di andare a letto si accentua). Da circa una settimana ho ripreso la somministrazione di AIRCORT 50 spray e i miglioramenti sono evidenti. Lo abbiamo riportato dall’otorino ma lui non ha saputo darci una spiegazione, per lui l’intervento è andato bene, le vie aeree sono libere e che le cause di questi episodi sono da ricercarsi altrove.
Cosa ne pensa? Con questo quadro è in grado di dirci dove indirizzare le nostre indagini?
In attesa di una risposta le porgo i miei più Cordiali Saluti.
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Dr. Armando Ponzi Dentista, Anatomopatologo, Gnatologo, Medico estetico 2.1k 56 18
Gentile papà,
le apnee del sonno riconoscono varie cause:
- le più frequenti sono ostruttive da cause otorino in senso stretto ma anche ad esempio da forme allergiche o asmatiforme.
-una seconda causa è lo scivolamento posteriore (all'indietro) della mandibola, specie quando si dorme supino, con il russamento prima e l'apnea dopo.
-vi sono poi cause di origine centrali cioè neurologiche.
Il consiglio è di rivolgersi ad un centro per le malattie del sonno per la valutazione della gravità delle apnee.
Un rimedio efficace è un dispositivo dentistico detto MAS che impedendo lo scivolamento della mandibola evita l'apnea.
Cordiali saluti.

Dr. Armando Ponzi
www.sgfmedical.it

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Dr. Corrado Mollica Pneumologo 66 5
A mio avviso occorre distinguere gli episodi di apnea notturna dai “ .......ricorrenti stati influenzali con accumulo eccessivo di muchi e difficoltà ad espellerli...”.I primi, infatti, riconoscono cause già descritte dal Collega Ponzi ...e che avrebbero dovuto risolversi dopo l’intervento di adenotonsillectomia. Il fatto che non si siano ancora risolti fa pensare che i suddetti possano essere determinati da accumulo di catarro nelle vie respiratorie “alte” (laringe -e quindi corde vocali - e trachea), catarro di verosimile provenienza dai seni frontali e mascellari...saremmo pertanto in presenza di una “sindrome rino-bronchiale”, che, come è noto, riconosce, tra le varie cause, anche le allergie...Il padre non riporta una storia di allergie, né riferisce se in famiglia (padre, madre, fratelli) sia presente una predisposizione alle allergie, ma, in caso affermativo, si dovrebbe approfondire l’argomento con un allergologo...Il meccanismo sotteso è il seguente (semplificato): gli allergeni, entrando in contatto con le mucose nasali, le irritano, con conseguente secrezione di muco, solitamente eliminato dal naso (con lo starnuto). In caso di ripetuti episodi allergici si instaura un’ipertrofia dei turbinati (formazioni anatomiche poste dentro la cavità nasale) che impedisce l’espulsione del muco dal naso...Il che determina l’accumulo dello stesso nei “seni” (dal latino: “sinus” insenatura, per traslato: cavità) fronto-mascellari. Ne può conseguire: infiammazione (sinusite) acuta (vedi: it.wikipedia.org/wiki/Sinusite), con tutto il corteo sintomatologico di accompagnamento (cefalea, sensazione di naso chiuso, talora febbre...). Per cronicizzazione della sinusite, si può verificare discesa di secrezioni dai seni (fronto-mascellari) nel: 1) laringe (con voce bassa al mattino, o vera e propria faringodinia (mal di gola) e russamento notturno) o 2) in trachea , con tosse produttiva o più spesso secca, poiché da irritazione della mucosa tracheale - senza peraltro che ai colpi di tosse segua un’adeguata espettorazione delle secrezioni !!! - , e, per la discesa delle secrezioni in trachea, difficoltà respiratoria fino alle apnee...E’ importante sottolineare che in caso di sinusite acuta/cronica detti sintomi si possono verificare sia di giorno (specie durante uno sforzo), sia soprattutto ai cambiamenti di postura della testa, quindi particolarmente all’atto di coricarsi (prevale la sensazione di naso chiuso e poi la tosse secca ed i disturbi respiratori) - (“...il bambino riferisce naso chiuso che prima di andare a letto si accentua....”) e quando ci si alza (la voce si abbassa ). Può coesistere - specie nelle fasi acute - una fastidiosa sensazione di ovattamento dell’udito.
Ora i sintomi lamentati da Suo figlio potrebbero essere causati da tale patologia, per la quale consiglierei un ulteriore approfondimento diagnostico otorinolaringoiatrico, suffragato eventualmente da indagini radiologiche mirate (TAC massiccio facciale nelle due proiezioni coronale e sagittale, SENZA mezzo di contrasto).
La semplice dispnea (mancanza di fiato) durante gli sforzi potrebbe però anche essere il primo sintomo di un’asma bronchiale (“asma da sforzo”); ipotesi questa da approfondire DOPO che si sia esclusa una sindrome rino-bnronchiale...In tal caso andrà consultato uno specialista pneumologo, non senza aver prima effettuato una radiografia del torace, ove i disturbi - quale il senso di costrizione toracica - dovessero ripresentarsi. Mi faccia sapere...Cordialmente Suo

Dr. Corrado Mollica

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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, le Linee Guida Nazionali sull'Adenotonsillectomia raccomandano di valutare la situazione occlusale di un bambino prima di effettuare l'intervento, iacché può essere presente una malocclusione dentaria e una malposizione mandibolare che possonon favorire "lo scivolamento posteriore (all'indietro) della man"dibola, specie quando si dorme supino, con il russamento prima e l'apnea dopo, come giustamente segnalato dal Dr Ponzi.
Dia un'occhiata agli articoli qui sotto linkati, e se riscontrasse elementi di somiglianza con il problema del suo bambino, le suggerirei di consultare anche un dentista esperto in problemi respiratori e nel sonno.
Cordiali saluti ed auguri.

www.studiober.com/pdf/Respirazione_Orale_e_Malocclusione.pdf
(attendere con pazienza quando si vuole aprire il link: è molto pesante)

www.studiober.com/pdf/Tosse_Medico_Pediatra.pdf
(attendere con pazienza quando si vuole aprire il link: è molto pesante)

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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