Tumore retto-sigma

salve a tutti. Mio padre, 72 anni, a seguito di alcune variazioni delle proprie abitudini intestinali ha fatto alcuni accertamenti dai quali è purtroppo emerso che ha un adenocarcinoma infiltrante la lamina propria localizzato nella giunzione retto-sigma con tre metastasi localizzate al fegato di 2,2,3 cm (ecografia addome completo aveva evidenziato questi tre noduli iso-iperecogeni sottilmente alonati e la TC TB com mdc ha confermato tali lesioni ipodense ripetitive).
il giorno 5 ottobre gli è stata posizionata un'endoprotesi per scongiurare l'occlusione intestinale.
Ora si inizierà con la chemioterapia per "bombardare" (le ripeto le parole dell'oncologo) le metastasi e ridurre la massa tumorale primaria per rendere più agevole l'intervento ed evitargli la borsa.
Premesso che in famiglia siamo tutti sconvolti in quanto mio padre non ha mai avuto alcun probema di salute ed ancor oggi tutti gli esami (rx, ecg, esami del sangue) ci presentano buone condizioni generali tant'è che conduce una vita assolutamente "normale" (mangia con appetito, non accusa stanchezza etc) vorrei sapere se ci sono speranze di guarigione o se dobbiamo rassegnarci all'unica eventualità di allungare la sopravvivenza.
Ringrazio
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
i tumori del colon retto seppur metastatici a volte si lascinao addomesticare; importante sarebbe sapere se le lesioni epatiche sono nello stesso segmento o in segmenti diversi (per un'eventuale ipotesi chirurgica o termoablativa)

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

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dopo
Utente
Utente
in segmenti diversi, esattamente VIII - VII- IV. Non comprendo bene cosa debba intendere per "addomesticare", significa che potrebbe esserci qualche speranza con la chemio della quale ci ha parlato l'oncologo? Quel che mi lascia molto perplessa è che il chirurgo ne ha parlato come di una cosa fattibilissima, dicendosi addirittura ottimista, mentre l'oncologo ci va più con i classici piedi di piombo. grazie per l'aiuto
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
il fatto che le lesioni epatiche siano in segmenti diversi rallenta l'ipotesi chirurgica, mentre propende comunque sempre di più verso la terapia sistemica e dopo la rivalutazione in base al risultato ottenuto si potrà rivedere il tutto.
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Utente
Utente
per terapia sistemica si intede chemio, giusto? Chiedo scusa per la banalità dei miei questiti, ma mi sto addentrando in un mondo per me fino ad ieri inesplorato e sto cercando di attingere informazioni.
Quando parla di "rivalutazione del caso" significa che dopo la chemio la situazione potrebbe regredire/migliorare e quindi le lesioni non operabili potrebbero diventarlo?
Ancora grazie per la disponibilità. Come le ho detto nel primo mio post sono davvero "stordita" dalla notizia. E' difficile, per me mio padre è sempre stato forte, sano, "invulnerabile". So che è stupido tutto ciò e che dovrei essere forte, ma sono davvero molto preoccupata.
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
rivalutare significa fare una TC dopo almeno tre mesi circa di chemioterapia; in base a ciò che si vedrà si valuterà il da farsi.
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Utente
Utente
comprendo bene il significato di "rivalutare il caso", ma non ho capito se la chemio possa stabilizzare o ridurre il volume delle metastasi. Ancora grazie
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
certo
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Utente
Utente
grazie mille. In questo momento avere delle speranze è necessario per razionalizzare e non farsi prendere dal panico.
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Utente
Utente
Gentilissimo dottore, eccomi dopo la TC di valutazione effettuata da mio padre due gg fa dopo 4 cicli di AVASTIN: il referto dice che tutti i noduli appaiono di dimensioni ridotte rispetto all'esame precedente. Il nodulo dell'VIII segmento è ora di 6 mm (precedentem era 2 cm), quello del VII è ora di 21 mm (precedentem era 3 cm) e l'ultimo, al IV segmento è ora di 14 mm (era 2 cm).

Però, questa tc evidenzia anche un nodulo che nella precedente non c'era e il radiologo non ha ritenuto di doverlo evidenziare. Non so perchè nel referto dica "tutti i noduli appaiono di dimensioni ridotte rispetto al precedente", ma nel precedente referto non menzionava un nodulo sottoglissoniano al VI segmento che ora è di 14 mm (prima non lo so perchè non lo evidenziava). Non riesco a comprenderne il motivo

Vorrei un suo parere. Nel ringraziarla la saluto cordialmente.
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
credo comunque che le due Tc debbano essere valutate con attenzione e magari se non vi fossero segni palesi di progressione valutare terapie loco regionali
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Utente
Utente
dottore, la ringrazio per la tempestiva risposta. Naturalmente le du tc andranno valutate dall'oncologo (la visita è per domani) , ma non mi spiego perchè - se il nodulo al VI segmento sia "nuovo" perchè il radiologo, nel referto non solo non lo abbia evidenziato, ma lo abbia "incluso" in quelli che sono diminuiti rispetto alla tc precendente. In poche parole, non capisco se "l'errore" sia nel referto della prima tc che non ha evidenziato questo nodulo, o nel secondo che , evidenziandolo per la prima volta, non lo ha palesato.

Vorrei inoltre disturbarla per un ulteriore chiarimento: perchè secondo il suo parere sarebbe da valutare una terapia loco regionale? Secondo lei il risultato avuto dopo queste 4 chemio non è positivo?

Grazie ancora
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Utente
Utente
Buonasera, torno a rivolgermi ai dottori del sito per un ulteriore parere.
Abbiamo richiesto una precisazione al radiologo il quale ci ha detto che nella prima tc il nodulo che attualmente è di 11 m non era stato "visto". L'oncologo esclude che possa trattarsi di una nuova metastasi.

L'oncologo ha prescritto una rettosigmoidoscopia. Il referto non menziona in alcun modo il tumore.

Le riporto quanto refertato "protesi ultraflex in sede, pervia, funzionante. Retto con mucosa di aspetto normale e normale reticolo vascolare".

Come facciamo a sapere se il tumore si sia ridotto o meno??

Grazie mille
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Utente
Utente
Non vorrei risultare eccessivamente pressante con le mie richieste (idea che mi sono fatta dopo l'assenza di risposte ai miei due ultimi messaggi. Se così fosse vi prego di dirmelo per non tediarvi ulteriormente!).
Torno per un ennesimo quesito. Atteso che devo ancora comprendere perchè nel referto della rettosigmoidoscopia non ci sia menzione al tumore primario alla giunzione retto-sigma, l'oncologo ha prescritto a mio padre le analisi del CEA e del CA 19,9. I risultati sono i seguenti:
CEA 3,79 ( valori di riferimento fino a 4.5)
CE 19.9: 4,80 (VALORI di riferimento UI/ml <37
Deduco che siano nella norma. E' un buon segnale per l'evoluzione della malattia?
Grazie ancora
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
il fatto che non abbia risposta rapida è che questa attività viene svolta a scopo volontario e nel tempo libero; pertanto non siamo assolutamente infastiditi dalle sue domande.

La valutazione radiologica deve essere fatta assieme allo studio dei marcatori per una valutazione complessiva; la negatività dei marcatori (di per sè buon segno) deve essere associata alla conferma radiologica della negatività di malattia a livello di altri organi.

Credo comunque sia importante valutare la natura del nodulo epatico
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dopo
Utente
Utente
Ringrazio per la risposta al mio duplice quesito e vorrei sottolineare ancora una volta che la mia richiesta era esclusivamente volta a capire se le mie continue domande potessero risultare pressanti o non in linea con le regole del sito.

Quanto alla natura dei noduli, sin dalla prima ecografia si è parlato di noduli epatici di natura secondaria. Nessun dubbio dunque sul fatto che siano metastasi colorettali. La tc total body con e senza m.d.c non ha evidenziato malattia a livello di altri organi.

Saluti
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Utente
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Gentilissimo dottore, mio padre ha ormai concluso gli 8 cicli si chemioterapia. Ha effettuato una tc total body. Il referto recita (senza scendere nel dettaglio delle misure, perchè?) : " il reperto appare in regressione sia per il numero che per le dimensioni dei noduli nei confronti del precedente esame TC del gennaio 2012". Quel che mi lascia perplessa però, è che parla di una focalità ipotensa al vi segmento di 22 mm. Nel precedente , come le avevo detto, era di 11 mm. Quindi è aumentato, la matematica non è un'opinione. Perchè, dunque, dice che tutti i noduli sono diminuti? Mio padre ne aveva 4, quanti devo immaginare che siano ora? Grazie ancora
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Utente
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Chiedo scusa se torno sulla questione, ma da mie ricerche leggo che potrebbe trattarsi non di metastasi, ma di altro. Il referto cita letteralmente: "è presente una focalità epatica costantemente ipodensa, forse colliquata, e misura 22 mm ak 6 segmento. Il referto appare in regressione sia per numero che per le dimensioni dei noduli nei confronti del precedente esame TC".
Grazie per l'aiuto!