Ernia inguinale bilaterale

BUONASERA,
HO DUE PICCOLE ERNIE BILATERALI DA TANTISSIMI ANNI.
ULTIMAMENTE HO FATTO UNA VISITA DALL'UROLOGO PER UN LEGGERO IDROCELE DX.
IN QUESTA OCCASIONE IL CHIRURGO MI HA DETTO CHE L'IDROCELE NON è DA OPERARE,PER LA SUA MODESTA ENTITA,MA MI HA CONSIGLIATO,DATA LA MIA ETA(70 ANNI),DI TOGLIERMI LE DUE ERNIE.
IL CHIRURGO,SU MIA ESPLICITA RICHIESTA,MI HA DETTO CHE E MEGLIO TOGLIERNE UNA PER VOLTA PER UNA SERIE DI MOTIVI TRA CUI UNA POSSIBILE RECIDIVA,E ALTRI FATTORI CHE ORA NON RICORDO.
LA MIA RICHIESTA DI TOGLIERLE CONTEMPORANEAMENTE,E PER IL FATTO CHE SONO CONTRARIO A QUALSIASI TIPO DI ANESTESIA,IN QUESTO CASO L'EPIDURALE O SIMILE.
GRADIREI UN PARERE E UN CONSIGLIO DA PARTE VOSTRA.
RINGRAZIO E SALUTO CORDIALMENTE
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234 20
In condizioni normali è possibile correggere contemporaneamente le due ernie (soprattutto se, come nel suo caso, piccole), a fronte di un decorso postoperatorio relativamente meno confortevole.
Il problema delle recidive era reale per il passato a causa del sommarsi delle tensioni sui piani muscolari. L'utilizzo delle tecniche di riparazione mediante impiego di reti ha eliminato questa problematica.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta,
ma cosa vuol intendere come decorso post operatorio meno confortevole.!!!
dirò di piu il chirurgo vorrebbe togliermi quella leggermente piu grande con l'anestesia
epidurale,mentre l'altra piu piccolina,dopo qualche mese in anestesia locale.
tutto ciò ha un senso?
Grazie di nuovo
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234 20
Il decorso postoperatorio di una riparazione bilaterale comporta il sommarsi dei fastidi per i due lati, cosa che determina generalmente, soprattutto nei primi giorni, difficoltà nei movimenti e nella deambulazione.
La scelta che le è stata proposta è possibile, ma la strategia chirurgica fa caso a sé per ogni singola condizione, dal momento che entrano in gioco fattori diversi legati alle manifestazioni della patologia, al paziente, alle convinzioni personali dell'Operatore, alla organizzazione dell'Uunità Operativa, ecc..
Comprenderà quindi la difficoltà di fare una valutazione a distanza in tal senso.