Prima terapia

Salve, 42 anni, induratio diagnosticata nel 2005. Prima terapia: infiltrazioni locali di cortisone. Poi, successivamente, ionoforesi ed infiltrazioni alternate di anticalcificanti e cortisone. La malattia sembra essersi, ormai da tempo, stabilizzata.Non ho curvature importanti, ma le dimensioni del pene si sono ridotte in lunghezza e il pene ha iniziato, ormai da tempo, a perdere durezza. Rapporti possibili e ancora, in qualche modo, soddisfacenti, ma credo che siano, inesorabilmente, destinati a terminare. Ho sempre creduto che forse sarebbe stato utile fare, almeno nella fase iniziale e acuta, delle sedute in camera iperbarica per favorire la micro circolazione periferica. Ho provato a suggerirlo ai medici che mi hanno avuto in cura, ma senza ottenere risultato. Cosa ne pensate ? Grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore ,

pensiamo che i medici che l'hanno seguito siano bene informati e, in presenza di una induratio penis plastica, non esiste alcuna indicazione al ricorso di sedute in camera iperbarica.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
Caro Utente,"gettare la spugna" per una supposta IPP,caso raro a 42 anni,e' da escludere a priori.Probabilmente sarebbe il caso di approfondire e/o aggiornare la diagnosi.Non credo che la terapia iperbarica possa essere risolutiva e chiarificatrice.Si affidi ad un andrò,ovo reale e,se ritiene,ci aggiorni in merito.Cordialita'

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Grazie. La diagnosi di IPP e' sfortunatamente certa. Sono stato seguito da vari "luminari" della mia zona. Dimenticavo che ho assunto dromos, vit E ed altri integratori. Ho praticamente percorso tutto il protocollo terapeutico, compresa la terapia psicologica ed anche l'agopunrura. Spero di non aver sbagliato i nomi dei farmaci che ho assunto e che mi hanno iniettato. l'ultima "terapia" suggerita e' stata di assumere cialias con costanza e regolarità. Per favorire la
circolazione e "l'esercizio" del pene, poi un amico urologo mo' ha detto che, una terapia del genere, non ha alcun effetto di allenamento sul pene. Quindi ho praticamente smesso. Ormai ho abbandonato ogni speranza e terapia. Grazie ancora
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

mai abbandonare una ragionevole speranza e poi le ripeto che, da questa postazione, le indicazioni da lei fin qui ricevute mi sembrano comunque corrette e condivisibili.

Ancora un cordiale saluto.
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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Lo so. Ripeto, mi sono rivolto ai professionisti piu' quotati sulla piazza, ma di fronte ad una malattia così sconosciuta ed incurabile, alla fine si perdono le speranze e si ha come la sensazione di buttare via tempo e denaro. Ancora grazie e complimenti per i servizio che prestate.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
Caro lettore,
la IPP è ancora un mistero e come per tutti i misteri si cerca di utilizzare ogni forma di terapia che si affaccia sul mondo medico senza che si ottengano risultati concreti ( gli unici benefici spesso li ottengono solo i medici che propongono ed effettuano terapie "strane chissà perchè solo "in privato"??)
A mio modesto parere, peraltro sostanziato da quello di molti specialisti, la IPP non si può curare. Si possono curare le complicanze della IPP ( incurvamenti, deficit erettili...) in maniera molto efficace e soddisfacente

cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

a parte alcune considerazioni cliniche particolari che si possono basare solo sull'esperienza clinica personale di alcuni colleghi, io le ribadisco che i medici che l'hanno seguito sono bene informati e le loro indicazioni cliniche erano e sono condivisibili.

Ancora un cordiale saluto.