Esposizione al rischio di contagio hiv da schizzo di urina

salve, oggi nel reparto dove sto lavorando, nel vuotare un pappagallo mi è arrivato uno schizzo di urina sulla palpebra. Appena successo questo,ho avvertito i miei superiori che immediatamente mi hanno fatto andare al pronto soccorso per seguire la prassi e preparare la scheda SPEA.
Al P.S. non hanno sconsigliabile la profilassi.
Quello che mi chiedo se è giusto così, visto che si tratta di paziente positivo all'HIV..
Più che altro essendo arrivato vicino alla mucosa anche se era su palpebra che è cute, chi mi dice che non ci può essere arrivata una minima parte all'interno dell'occhio anche se non l'ho avvertita??
Mi hanno fatto tutti i prelievi e domani devo andare alla medicina del lavoro...
Secondo lei sono a rischio??? La prego mi risponda appena può, sono molto in ansia, stasera sono fuori di testa dal pensiero. Grazie
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
Gentile Signora,

il contatto con le urine di paziente sieropositivo all'HIV non espone a rischio di contagio, perché il virus non si trova nelle urine.
Infatti, sa bene che il virus si trova in quantità potenzialmente infettante nel liquido spermatico, nel sangue e nel latte materno, ma si trova in quantità non significativa nella saliva ed è assente nelle urine.

Inoltre, da quanto lei scrive, lo schizzo di urina le è arrivato sulla palpebra; perciò, anche se le fosse arrivato sulla palpebra uno schizzo di sangue sieropositivo, non ci sarebbe stato rischio di contagio.

Devo anche precisare che anche se lo schizzo di urina le fosse arrivato direttamente sull'occhio, non ci sarebbe alcun rischio di contagio, mentre il rischio di contagio ci sarebbe se una goccia di sangue infetto venisse a contatto diretto con l'occhio (congiuntiva).

Perciò, stia tranquilla, non ha corso alcun rischio ed io personalmente non le avrei consigliato di fare alcun controllo.

Buona serata.

Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera, la ringrazio tantissimo della sua esauriente risposta, mi ha tranquillizzata tantissimo.
Ora comunque faccio gli esami a 45, 90 giorni e a 6 mesi perchè mi sono stati prescritti come profilo. Ormai che ci sono, li faccio..
Comunque solo lei e un collega infermiere mi ha detto che era impossibile il contagio, altri mi hanno allarmata e continuano a farlo.
Ma ora sono tranquilla e sicuramente questo mi servirà da lezione ad essere più attenta sul lavoro e usare precauzioni.
Grazie di cuore!!
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
farli a 45 giorni e a 90 giorni è eccessivo ma almeno è in linea con il periodo finestra dell'HIV che ha una durata di 90 giorni;
ma non capisco perché debba farlo anche a 6 mesi
e tutto questo per uno schizzo di urina sulla palpebra?

invece, è corretta la sua osservazione di stare comunque più attenta sul lavoro per il futuro.
[#4]
dopo
Utente
Utente
dove lavoro mi hanno dato queste date, infatti mi sembrano eccessive anche a me..la prassi, dal momento che si fa la denuncia, sicono che sia cosi..
anche perchè da come si sono espressi, mi hanno fatto poi capire che potevo star tranquilla..
questo atteggiamento mi ha messo dell'ansia, ma dopo la sua risposta, sono serena, speravo che anche loro mi convicessero a non far nulla per tranquillizzarmi ma non è stato cosi..

NON MI DEVO PREOCCUPARE PERCHè ME LI FANNO FARE UGUALMENTE, VERO?
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
sinceramente non so perché le facciano fare questi controlli;
ho diretto come direttore sanitario strutture sanitarie con 2000 posti letto e migliaia di dipendenti,
io le avrei detto di stare tranquilla e che non sarebbe necessario alcun esame di controllo.

Perciò, stia tranquilla.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Grazie di cuore.. sarò serena pensando alle sue parole..
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