Ho un rapporto malato con l'alcol

Buongiorno a tutti!

Sono una ragazza di 23 anni iscritta a ingegneria, un po' in ritardo con gli esami, ora me ne mancano due.
Ho sempre odiato l'idea di fumare e bere, fino a quando non ho provato per la prima volta (circa 5 anni fa).
Da quel momento ho sempre fumato senza mai pormi il problema di smettere (tranne ultimamente, ma con scarsi risultati, nonostante abbia letto il libro e provato dei surrogati contenenti nicotina).

Per quanto riguarda il bere, invece, è da 4 anni che ne faccio un uso assolutamente sbagliato. 4 anni fa assumevo alcol in ogni situazione in cui mi sentivo poco sicura (essere in mezzo agli altri, trovarmi a parlare con un'amica, ecc), da due anni a questa parte sono andata avanti a birre, alcolici, vino, ecc in quantità spropositate, fino ad arrivare ad assumerle tutti i giorni, talvolta anche la mattina. Mi è stato "utile" bere persino per preparare un esame molto difficile, che poi ho superato.

So che l'alcol posso riuscire a controllarlo, perché in questo lungo periodo ho smesso di bere anche per qualche settimana, per poi "dover ricorrere nuovamente ad esso per poter affrontare meglio la mia vita". Credo non sia una dipendenza nel mio caso, almeno non come quella creata dal fumo, perché se volessi davvero potrei veramente smettere per sempre (mentre ho seri dubbi per quanto riguarda le sigarette). Il fatto è che mi piace tantissimo trovarmi in quello stato e mi "serve", perché mi permette di esprimere cose che nella vita reale e senz'alcol non sarei in grado di tirare fuori da me stessa. Non so se mi spiego, quindi faccio un esempio.
Dovrei studiare un libro di 600 pagine e adesso ancora non ho cominciato, rimando sempre (è da una settimana che non tocco alcol) sperando di trovare un po' di forza di volontà. Se mi aprissi una birra in questo momento, inizierei anche a sfogliare il libro e a concentrarmi, sarei in grado di sorseggiarla anche senza per forza arrivare a essere ubriaca. Ho l'impressione che l'alcol forzi notevolmente la mia forza di volontà, che va molto a periodi...

Inoltre, l'alcol rende allegre certe situazioni, mi permette di passare serate divertenti. Faccio un esempio: serata a casa del mio ragazzo, giochiamo a carte, a scacchi e ascoltiamo i Pink Floyd: quando sono un po' "fuori" da me stessa diventa una situazione piacevole, divertente, goliardica, gioconda... Se tutto questo avvenisse senz'alcol sarebbe molto più monotono e triste.

Quindi a volte ci ricado perché penso che sia meglio vivere meno ma divertendosi piuttosto che tanto, in salute ma con una vita monotona e noiosa.

E' tanto difficile staccarsi dall'alcol perché, a parer mio, è come se dia una gratificazione gratuita, senza sforzo o sacrificio, e immediata, il cui pagamento avviene solo a posteriori. E' come se mi stessi indebitando il mio futuro pur di star bene nel presente.

Non mi è stato utile il sert, così il libro di Allen Carr. Magari delle semplici parole posso indurmi a riflettere e a cambiare...

Mi aiutate?
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

dalle tue parole e dagli esempi che riporti sembrerebbe esserci una dipendenza.
Dici di poter smettere quando vuoi. Ma scusa, subito dopo dici che SENZA alcol la vita non ha gusto perchè diventa monotona. Come te lo spieghi?

Stai tagliando fuori dalla tua percezione la possibilità di assaporare davvero la vita, anche se a volte non si è euforici (non esiste una sola persona al mondo che possa essere costantemente euforica: sarebbe in serio pericolo se fosse così!).

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Federica Meriggioli Psicologo, Psicoterapeuta 354 3 9
Gentile ragazza,
concordo con la collega e la invito a riflettere sull'ipotesi che si possa trattare di una dipendenza.

"E' come se mi stessi indebitando il mio futuro pur di star bene nel presente."

Lei stessa sembra rendersi conto che qualcoa nel suo comportamento la espone ad un certo grado di rischio, non visibile nell'immediatezza, ma percepibile per il futuro.
Sembra che la necessità che la muove nell'uso di bevande alcoliche sia proprio la sensazione della facilità e del minimo sforzo che le sono necessari poi per affrontare le situazioni per lei più complesse.

Mi chiedevo poi cosa le avesse fatto cambiare il suo stile di consumo di alcolici due anni fa, data che lei stessa indica come il momento del cambiamento.

Cordiali saluti

Dr.ssa Federica Meriggioli - Psicologa Psicoterapeuta
Via Roma 131, Spinea Ve
Tel. 3498534295 www.federicameriggioli.com

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Cara Ragazza,
spesso le letture non sono bastevoli, nè tantomeno curative.
L'alcool prende il posto di quello che le manca, spesso nelle dipenze, il paziente adopera la sostanza prescelta per surrogare solitudine, timidezza, problematiche sociali o relazioneli ecc...., ma in relatà, nel tempo, non solo la sostanza non funziona più, ma ne serve in quantità crescenti.
Uno psicologo-psicoterapeuta, potrà aiutarla a lavorare su quello che nella sua vita ha permesso l'insinuarsi dell'alcool, recuperando qualità di vita e serenità.
Cari saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Antonella Allegrini Psicologo, Psicoterapeuta 10 2 4
Gentile Ragazza, riuscire a divertirsi, stare bene, sentirsi sicura di sè in ogni situazione, senza l'utilizzo di alcuna sostanza che aiuti, può dare in fondo una grossa fetta di quella che si chiama GIOIA DI VIVERE. Riuscire a farcela da soli è la grossa differenza da il mondo dell'infanzia e quello della vita adulta.
Ci provi, se ci riesce questo le dirà che il suo traguardo è raggiunto altrimenti dovrà riconoscere a sè stessa di avere una problematica e accettare di farsi aiutare.

Dr.ssa Antonella  Allegrini

[#5]
dopo
Utente
Utente
Dr. Angela, cosa si assapora dalla vita senza essere euforici? Io lo sono sempre, spesso grazie a queste sostanze ma non solo...
La vita è così breve che alle volte penso sia meglio spenderla nel vizio che nel sacrificio...

Anche perché penso sia meglio vivere da giovani piuttosto che in piena salute da "vecchi"...

La Dr. Federica ha colto in pieno ...
"Sembra che la necessità che la muove nell'uso di bevande alcoliche sia proprio la sensazione della facilità e del minimo sforzo che le sono necessari poi per affrontare le situazioni per lei più complesse."...

Invece, il cambio di atteggiamento è dovuto non a una situazione in particolare, ma a una lenta, progressiva e inevitabile assuefazione all'alcool...

Ringrazio anche Valeria e Antonella, che hanno dato giusti consigli.


P.S.: mi piacerebbe parlare con qualcuno che mi capisca, ma senza dover spendere (mi sembrerebbe di comprare me stessa)... : non è possibile, vero?
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Dr.ssa Federica Meriggioli Psicologo, Psicoterapeuta 354 3 9
"P.S.: mi piacerebbe parlare con qualcuno che mi capisca, ma senza dover spendere (mi sembrerebbe di comprare me stessa)... : non è possibile, vero?"

Gentile ragazza,
questo significherebbe ancora una volta cercare la soluzione più facile, sarebbe come pensare di utilizzare un aiuto senza doversi impegnare, sacrificare (almeno economicamente) e mettere in gioco.

Le suggerisco invece di rivolgersi ad unoo psicoterapeuta che la possa seguire continuativamente in un percorso di comprensione delle ragioni che la hanno portata a scegliere la via più semplice e che la aiuti a trovare le sue modalità per affrontare le situazioni più complesse e critiche che le si presentano evidenziando le sue risorse personali.


Cordiali saluti
[#7]
dopo
Utente
Utente
Il problema sono sempre i soldi, purtroppo... Io sono una studentessa, vivo con mia madre che ha appena perso una causa giudiziaria e a mala pena può sostentare i miei studi... Per questo mi sono rivolta a voi... Penso che la parola, scritta o verbale, abbia sempre lo stesso effetto!
Come posso fare per allontanarmi dall'alcol? In questo momento stesso sto bevendo (sempre solo birra, almeno sono riuscita a rinunciare ai superalcolici)...
Devo eliminarlo in modo forzato oppure devo risolvere i problemi che sono alla base? Mi aiutate a capirli?
Cmq le mie analisi del sangue sono a posto e l'ecografia evidenzia un fegato in piena salute... L'unico problema è quello psicologico e, in più, soffro di gastrite...
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Dr.ssa Federica Meriggioli Psicologo, Psicoterapeuta 354 3 9
Gentile ragazza,
se il suo è un problema economico può pensare di rivolgersi al servizo pubblico per uno psicoterapeuta che la segua, o riprendere il percorso che aveva iniziato presso il sert. Di questo ci dice che non le è servito, ma sarebbe importante capire per quanto tempo ci è andata e che tipo di trattamenti le sono stati proposti.

D'altra parte potrebbe anche pensare di fare un investimento economico sulla cura invece che sull'acquisto di bevande alcoliche.

E' corretto che la parola può aiutarla stare meglio, ma è necessario che sia accompagnata anche da un setting e un percorso apposito e individualizzato. Può considerare l'essersi rivolta qui come un primo inizio, non di certo come un percorso terapeutico, questo non è possibile.


Cordiali saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Esistono le strutture pubbliche, con validi e qualificati professionisti.
Saluti cari
[#10]
dopo
Utente
Utente
3 giorni senz'alcol...
Da lucida, mi rendo conto che con l'alcol dico molte falsità... Tipo il fatto che io ho solo la laurea triennale... Come mai, secondo voi, ho detto questa bugia?