Dispnea parlando e camminando

Salve,
ho 37 anni, ex fumatore (smesso da 6 mesi) magro.
da qualche anno ho notato che parlando e camminando contemporaneamente mi provoca una sorta di laringospasmo che mi impedisce di riuscire a pronunciare anche 2 parole in fila.
ultimamente questo accade anche parlando troppo (1 minuto..) da fermo.
tutto ciò non accade qualora stia fermo e zitto.
cosa potrei indagare e a cosa vi fanno indicativamente pensare questi sintomi?
segnalo episodi di FA, lieve prolasso mitralico e tricuspidale con lievissimo rigurgito.
non so nemmeno se è di pertinenza cardiologica, pneumologica, ORL o chissà..quindi scusate se la sezione non è quella giusta.
ringrazio anticipatamente
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 106.6k 3.6k 3
La dispnea che lei riferisce va effettivamente indagata. Dall'esame eco che lei riporta non vedrei motivi cardiologici, per cui e' opportuno che lei ne parli con il suo medico per valutare l'oportunita' di una Rx torace ed i un controlo ORL.
A parte questo mi pre che la sua storia di f.a. non vada assolutamente trascurata: a seconda del numero degli episodi, del volume atriale e della funzione ventricolare sinistra puo' essere necessaria una anticoagulazione orale con warfarin (Coumadin).
cordialmente
cecchini
www.cecchinicuore.org

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
dopo
Utente
Utente
Lunedì farò un ecocardio e Le comunicherò i risultati, ma al precedente di 2 anni fa non venivano segnalate anomalie circa il volume atriale o ventricolare sx.
L'Rx torace l'ho fatto pochi mesi fa ed andava bene.
Gli episodi di FA sono stati in 4 anni una 15ina da me avvertiti, di cui solo 2 hanno necessitato cardioversione con flecainide e.v. in p.s. perchè dopo 3 ore persistevano.
Gli altri episodi sono durati da pochi secondi a una 20ina di minuti ciascuno.
Il mio cardiologo mi ha consigliato per ora di non fare nulla, ma senza ricorrere al warfarin (medicinale di cui non mi fido) effettivamente anche io pensavo ad una terapia magari con cardioaspirina, ma mi dice che non è il caso per ora.
I miei valori pressori sono sempre intorno a 105/70
Ci sono giorni in cui non avverto alcuna aritmia, altri come oggi dove ne ho moltissime.
Ma d'altronde con tutti i problemi che il mio corpo ha e che mi costringono ad una vita d'inferno, forse farei prima a mettermi un proiettile in testa.
La ringrazio
Cordialmente
Massimo
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 106.6k 3.6k 3
Da quello che scrive lei è un paziente ad elevatissimo rischio tromboembolico e necessita di terapia anticoagulante orale ed eventualmente di un tentativo di ablazione.
La cardia spirino NON protegge dalle embolie.
Arrivederci
Cecchini
www.cecchinicuore.org
[#4]
dopo
Utente
Utente
Spesso avverto un ingombro in ipocondrio sx e in zona sotto il cuore e divento molto pallido e sento il braccio sx indolenzito. Significa che quelle sono ischemie?
Grazie
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 106.6k 3.6k 3
Sono sintomi che vanno indagati ad esempio con un ECG sotto sforzo. Ma le raccomando l anticoagulante orale che per lei è fondamentale.
Arrivederci
Cecchini
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dopo
Utente
Utente
l'ECG sotto sforzo di qualche anno fa non segnalava nulla di anomalo, anche se durante la fase di recupero sono impallidito molto e non mi sentivo bene, ma il cardiologo mi ha detto che il tracciato era normale durante e dopo.

Quindi mia mamma, 62 enne, 2 episodi importanti di FA ad elevata risposta ventricolare di cui uno cardiovertita elettricamente e portatrice di ipertrofia ventricolare sx a causa di ipertensione ora sotto controllo con ACE inibitori dovrebbe assumere Warfarin e fare l'ablazione? Al momento prende cardioaspirina, cardicor e ace inibitore e per il momento l'ablazione le è stata sconsigliata. Io e mia mamma abbiamo lo stesso cardiologo da molto tempo di cui ci fidiamo, ma ora lei mi sta dicendo cose che mi spaventano e al contempo mi mettono dubbi sul da farsi.

[#7]
dopo
Utente
Utente
non ho più avuto una Sua risposta circa il mio ultimo post.
come mai dice che sono addirittura ad "ELEVATISSIMO rischio tromboembolico" quando come le dicevo l'ecocardio di 2 anni fa andava bene e la f.a. non è poi così ricorrente?
La Sua opinione e quella del mio cardiologo sono agli antipodi, quindi oltre ad essere molto confuso, ora sono anche molto spaventato...

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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 106.6k 3.6k 3
Lei ha parlato di 4 episodi documentati di f.a. Parossistica e di una quindicina di episodi da lei avvertiti. La fibrillazione parossistica paradossalmente è gravata di maggior rischio tromboembolico di quella permanente. Per ciò che concerne sua madre, egualmente la terapia anticoagulante orale è più che raccomandabile.
Non lo dico io, lo dicono gli studi mondiali degli ultimi 10 -20 anni.
Tra qualche mese sara in vendita anche in Italia il Dabigatra , un antitrombinico da assumere oralmente due volte al giorno e che non necessiterà più di controlli periodici degli esami del sangue.
Ma il concetto non cambia
Cordialmente
Cecchini
[#9]
dopo
Utente
Utente
Gli episodi documentati non erano 4, ma 2. Gli episodi di FA sono stati in 4 anni una 15ina da me avvertiti, sopratutto di notte o dopo pasti come la pizza, di cui solo 2 hanno necessitato cardioversione con flecainide e.v. in p.s. perchè dopo 3 ore persistevano.
Ma 2 o 4 forse non fa molta differenza effettivamente.
Il mio cardiologo mi ha detto che quando sono in f.a. posso ignorarla anche per 24 ore a meno che avverta sintomi intensi. In tal caso devo rivolgermi in ospedale. Io di solito aspetto una decina di minuti poi mi fiondo in ospedale perchè ho paura che possa succedermi qualcosa.
Quindi Lei ritiene che a 37 anni dovrei assumere un antitrombinico a vita e tentare perfino l'ablazione? Ho sentito che l'ablazione non è uno scherzo, comporta grossi rischi anche per la vita e che i risultati non sono permanenti, tantomeno sicuri, anzi a volte la situazione può anche peggiorare. Le risulta?
Sia chiaro, il mio tono è tutt'altro che ironico, sarcastico o che, anzi, la ringrazio per i consigli. Il mio è solo il tono di uno che si trova in una situazione di confusione e paura, per me e per mia madre.
Circa il Dabigatra o Debigatran che sia, ne ho parlato al mio cardiologo proprio qualche giorno fa, ma dice che non ci sono ancora evidenze cliniche sufficienti per l'uso nella f.a.
Che confusione (e paura)
Altri colleghi sono d'accordo?





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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 106.6k 3.6k 3
Guardi quello che le dico e' frutto di lavoro di anni , pubblicati su tuttie le piu' autorevoli riviste, d e' per questo,da 30 anni, io prescrivo Coumadin o Sintrom a pazienti come lei, che sono ad elevato rischio tromboembolico.
Per cio' che concerne l'ablazione questa e' raccomandabile quando il paziente sia giovane e quando la sua qualita' di vita sia limitata da frequenti episodi di f.a.
Per cio' che concerne il Dabigatran questo ha dimostrato in entrami i dosaggi maggiore protezione rispetto al Coumadin .
Quio non si parla di opinioni ma di limnee guida internazionali.
Comunque faccia cio' che crede. Lei ha chiesto in vari post dei suggerimenti e io glieli ho forniti.
Chi non le prescrive la terapia anticoagulante, ovviamente, sa di assumersi le proprie responsabilita'.
Arrivederci
cecchini
www.cecchinicuore.org
[#11]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio
Cordialmente

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