Partner con depressione

Gentili dottori.
Ho affrontato recentemente dei problemi personali con la mia attuale ragazza.
Noi viviamo molto lontani, ma riusciamo comunque a vederci relativamente spesso (ci frequentiamo da quasi un anno), la nostra storia andava molto bene fino ad un mese e mezzo fa circa, quando è del tutto scomparsa, rendendosi non rintracciabile.
Dopo circa un mese di silenzio ho quindi deciso di presentarmi direttamente di fronte alla sua porta.
La persona che mi si è presentata di fronte però era quasi irriconoscibile da quella che ho sempre conosciuto.
Ammette di essere "malata", e di sentirsi depressa (Dal suo racconto pare si sia già rivolta ad uno specialista); e ne ha tutti i sintomi. Dice che ogni giorno è grigio e le giornate sono sempre uguali, che non prova più nessun sentimento od emozione nei miei confronti e nei confronti di tutto ciò che la circonda, che tutto la annoia, che è da più di un mese che non si sente davvero felice per qualcosa, che non ha voglia di fare nulla.
Lei è molto giovane (20 anni), ma vive da sola già da due; ha fra i suoi parenti storie complicate di depressione e di alcolismo, che forse per lei non è mai stato facile affrontare.

Nonostante le abbia detto che vorrei aspettarla, lei mi consiglia di non farlo, perchè non sa se riuscirà mai a tornare com'era prima, che non si è mai sentita così e non sa se passerà; inoltre spesso da risposte divergenti e opposte alle solite domande, quindi non so davvero come prenderla.

Nonostante forse non le abbia fatto del tutto piacere (a volte, soprattutto alla mattina, è stata molto scontrosa nei miei confronti), ho passato alcuni giorni in sua compagnia, dove alle volte era completamente sconnessa dal mondo, mentre in altre occasioni si è dimostrata "relativamente" sociale, soprattutto alla sera.
Prima di partire mi ha detto che se anche non sa se guarirà, lei lo vorrebbe davvero molto, e mi ha pregato di crederla in questo.
Al momento dice che vuole stare da sola e aspettare che i sentimenti perduti ritornino da soli.

Io ho provato a spronarla (senza alcun successo), e a starle vicino, credendo che il suo voler stare da sola fosse un modo in qualche modo per chiedere "aiuto" all'esterno.
Ma alla fine di tutto ho dovuto cedere nel credere il suo desiderio di solitudine come autentico.
Le ho promesso, comunque, che le scriverò delle lettere in modo da poterle "parlare" senza essere troppo invasivo.

Io non so come comportarmi, anche perchè tendo io stesso naturalmente ad avere un carattere malinconico, e lo stare quei giorni con lei mi ha ridotto davvero ad uno straccio.
Non so se ho fatto bene a comportarmi con lei come ho provato a fare, facendole capire che può contare su di me, anche se lei ammette di non voler contare su nessuno.
Vorrei un parere su come potrei comportarmi per riuscire a farla stare meglio, o almeno come potrei non peggiorare la sua condizione.

Ringraziando in anticipo per l'attenzione.
Cordialmente.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

uno tra i molti problemi di relazione che molto spesso hanno le persone depresse è quello di fare fatica a chiedere aiuto e, qualora qualcuno come Lei voglia offrirlo, faticano a credere non alla persona ma alla sincerità e gratuità di quell'offerta di aiuto.

Questo perchè molto spesso nelle storie di vita di queste persone ci sono abbandoni e perdite (magari non fisiche, di persone che sono andate via, ma di sicurezza e protezione non concesse o negate).

E questa è la difficoltà maggiore per chi, come Lei, vuole aiutare la Sua ex ragazza. Perchè la Sua offerta di aiuto in questo momento rischia di non essere accettata anche per queste ragioni.

Molto schematicamente direi:


DA NON FARE:
- non sollecitare troppo

DA FARE:
- orientare positivamente con domande l'attenzione di questa ragazza sugli aspetti positivi della realtà
- lasciare spazio ad argomenti di conversazione interessanti e vivace
- incitarla a confidarsi, ad aprirsi

Soprattutto, suggerire a questa ragazza di cercare un aiuto specialistico, psichiatrico e/o psicologico.

Spero di esserLe stata utile.
Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr.ssa Cristina Merolla Psicologo, Psicoterapeuta 11
Gentile utente,
di certo la sua non è una situazione facile e forse anche dolorosa, in quanto mi sembra di capire che lo stato depressivo della sua ragazza, attivi in lei parti e stati di umore tendenti alla depressione e che questo possa spaventarla.
Forse il parlarne con qualcuno di persona, anche un periodo breve e capire, ciò che prova, ciò che le sta succedendo, potrebbe aiutarla a capire delle cose in lei e ad essere meno confuso, circa il modo di relazionarsi con la sua ragazza o ex.
La saluto

Dr.ssa Cristina Merolla
psicologa
www.oikiaonline.it