Dubbi su spirometria e asma

Gentili dottori vorrei chiedervi alcune delucidazioni che purtroppo nessuno qui nella mia città è stato in grado di darmi.. Nel settembre 2010 sono stato in visita presso il centro asma della mia città per sintomi che suggerivano la patologia, dopo la visita (senza alcun riscontro) sono stato indirizzato verso il reparto di pneumologia del mio ospedale dove ho effettuato il test alla metacolina, risultato negativo.. Il mio fev1 ai tempi era di 4.35 (22 anni, 66kg e 176cm di altezza) perciò nella norma ed è sempre rimasto stabile durante il test tranne per una piccola caduta a 3.95 durante una delle ultime espirazioni forzate per poi tornare subito "nella norma" durante le restanti.. Bollato come "ansioso" mi è stato consigliato un percorso psicoterapeutico affiancato a terapia farmacologica (Remeron 30mg/die) ma, aihmè, ancora adesso non traggo giovamento ne dalla terapia ne dal farmaco.. Ho effettuato ultimamente una seconda spirometria, questa volta globale, anch'essa nella norma solo che i miei nuovi risultati mi hanno lasciato un po' perplesso essendo ora sopra la norma!

FVC 5.46 (106%)
FEV1 4.90 (112%)
PEF 13.44 (136%)

A cosa si potrebbe attribuire questo aumento?

Grazie mille e auguri di buon anno!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro ragazzo,

se la diagnosi che hai ricevuto è relativa ad un Disturbo d'Ansia non hai motivo di sentiri "bollato come ansioso" come se ti avessero detto che non hai niente e che stai esagerando.

Sarebbe invece utile che tu comprendessi che l'ansia può provocare numerosi sintomi fisici e che molto spesso genera la sensazione di soffrire di disturbi respiratori (di cui gli accertamenti medici permettono di chiarire la natura).

Per farti un'idea di come l'ansia può incidere sul funzionamento del corpo ti consiglio la lettura di questo articolo:
www.medicitalia.it/minforma/Psicologia/1064/Quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-Disturbi-d-Ansia

Visto che hai parlato di un percorso psicoterapeutico che non sta dando risultati vorrei chiederti di che genere di terapia si tratta, da quanto la effettui e con che frequenza si svolgono le sedute.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Innanzi tutto grazie per la risposta!
Il sentirsi "bollato" come ansioso purtroppo è una risposta ai comportamenti dei medici ai quali mi sono rivolto che, una volta appurata l'assenza di patologie organiche, mi hanno praticamente riso in faccia! La parte terribile di questo mio disagio è il fatto di convivere, se così possiamo dire, con due coscienze.. Da una parte so di non aver nulla, e che dopo anni alla ricerca di una fantomatica asma qualcosa, se ci fosse stato, sarebbe di certo saltato fuori sia dai numerosi accertamenti che a livello fisico (io non ho altro che una costante sensazione di respiro "consapevole" e mi ritrovo costantemente a sbadigliare/sospirare.. Mai ho avuto crisi, sibili, tosse o quant'altro!) Ma dall'altra parte ho un tarlo fisso che mi spedisce in un circolo vizioso fatto di preoccupazioni e una costante ricerca della patologia fisica perchè, aimè, non riesco a credere che l'ansia possa arrivare a mimare patologie anche gravi... La terapia che sto seguendo è di tipo cognitivo-comportamentale, la seguo da due mesi con un incontro a settimana e credo che sia un po' poco per aspettarsi risultati.. Mentre speravo che almeno il farmaco diminuisse un po' queste somatizzazioni.. e poi ci sono questi risultati spirometrici che dovrebbero rassicurarmi del tutto e invece mi preoccupano!

Grazie ancora
[#3]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
E' stato uno psichiatra a prescriverti il remeron?
In generale tieni presente che questi farmaci possono richiedere tempo per agire e che non danno sempre gli stessi risultati.
E' importante che tu parli con lo psicologo psicoterapeuta che ti segue di come ti senti e del fatto che hai sentito il bisogno di chiedere altri pareri anche tramite questo sito, perchè deve essere al corrente il più possibile di quello che ti succede per poterti aiutare al meglio.

Per quanto riguarda il circolo vizioso delle preoccupazioni, quello che racconti è piuttosto tipico delle persone che soffrono di pensieri ipocondriaci:
www.medicitalia.it/minforma/Psicologia/1219/Sono-ipocondriaco-o-i-medici-non-capiscono-il-mio-problema

Ovviamente non tutti i casi sono uguali, ma quello che li accomuna è la difficoltà ad abbandonare il dubbio sulla reale natura del problema.
Quando la psicoterapia avrà raggiunto il proprio obiettivo abbandonerai la ricerca di altre cause e ritroverai sicuramente la tua tranquillità.