Ho paura e situazione un pò difficile

ieri c'è stato il mio 3 consulto, io di mio sto abbastanza bene ma nel terzo consulto il mio psicologo mi ha presenteto alla fine della serata il nome di un suo neuropsichiatra
io devo dire che da una parte lo preso un po male stanotte non riuscendo a dormire e pensare su cosa fare ......
chiesi prima di andarmene quale impressione potevo dargli come ragazzo ma mi ha detto che non sono qui per diagnosi ......
ora non so sinceramente come procedere prendermi un momento di riflessione
... le cose mi sembrano un po accelerate (almeno questa è la mia impressione)
sentivo dei miglioramenti in me un po più sicuro dopo la mia seconda seduta alla terza ormai avevo vinto il blocco con il mio psicoterapeuta raccontantogli che mi piace studiare da solo e ho la tendenza ad essere asociale .......
non so se un pisicoterapeuta possa diagnosticare almeno in parte di cosa soffra ma sembrava lasciarmi li solo con quella decisione .....
non so più con chi confrontarmi per decide non so se prendermi un momento di riflessione sia una cosa giusta .. a casa si aspettavano molto da queste sedute e questo forse mi ha creato molta ansia
già dalla prima seduta a casa pensavano che avessi le forze per trovare lavoro ma io so che un cammino lungo ..... ma singeramente forse sono solo mie fantasie pensavo che i passi fossero graduali
non cosi netti . Mi ha detto che mi serva questo psichiatra per eliminare quelle crisi in cui mi sento confuso poco concentrato e con pensieri negativi. Ora non avverto più quella situazione anche se non ho un lavoro
il mio dubbio e che non vorrei prendere solo farmaci senza che mi prospetti un contesto in cui mi senti integrato almeno in parte con la società
A casa non ho il coraggio di dire la mia situazione perche sarebbe una delusione per tutti e tengo dentro
... ho paura di diagnosi come schizzofrenia che per il mio attegiamento un po a testa bassa e remissivo
possa dirottare la diagnosi del psichiatra in una strada non corispondente a quello che ho anche
per la mia cocciutagine a voler capire cosa ho le penso tutto ormai stando su internet dicendomi ho questo o quello e questo non vorrei che potrebbe causare false strade nella diagnosi ........ o forse mi preoccupo troppo

non so se parlarne con i miei e come ?
non so se prendermi qualche settimana di riflessione ?
non so in pratica come gestire questa situazione troppo nuova per me
[#1]
Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
<.....non so in pratica come gestire questa situazione troppo nuova per me....>

ne parli apertamente e si faccia consigliare dal medico di famiglia,

Saluti

Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta

[#2]
Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Gentile ragazzo, Ho letto anche gli altri consulti che ha richiesto. A quanto riferisce è possibile che lei si trovi da vario tempo in uno stato in cui alterna momenti di accellerazione mentale, quasi eccitazione e senso di espansione delle sue capacità (si è riferito a un senso di "superIo, forse intendeva questo), e momenti in cui si sente invece 'depresso', abbattuto e svuotato, incapace di muoversi, quasi, e di fare alcunchè. Se è così è comprensibile che lo psicoterapeuta abbia pensato di inviarla anche a uno psichiatra perchè il suo stato mentale può risentire positivamente e rapidamente di un intervento farmacologico adeguato. Credo che farà bene a seguire il consiglio. Lei ha paura, a quanto capisco, di ricevere una diagnosi grava, e pensa alla 'schizofrenia'. E' probabile che sia solo una sua paura, (spesso le paure sono peggiori della realtà, ed è meglio affrontarle). Probabilmente ha necessità di un aiuto farmacologico che può stabilizzare il suo stato mentale in modo molto favorevole sia a continuare l'esperienza di psicoterapia che ha cominciato, sia a gestire la sua vita.

Cordialmente

Dr. Gianmaria Benedetti

http://neuropsic.altervista.org/drupal/

[#3]
dopo
Attivo dal 2009 al 2017
Ex utente
si ma il mio medico di famiglia bravo, per quello che concerne le malattie fisiche (laureato in Oncologia a milano) ma non sembra un tipo aperto su questi discorsi (anche lui soffre di depressione per una figlia aime morta di tumore, e forse questo lo rende stivo su questi discorsi) ... quando ci andai sembrava volermi dileguare ...
e ho capito che almeno lui per una sua idea un po cosi non
voglia parlare di questi argomenti e lo capisco ... l'ultima volta volle quasi
parlarne velocemente quasi a non ne volerne sapere a dileguarmi .....
Mi diede deglia anti depressivi dal suo studio (penso che già li non era opportuno che li assumessi direttamente da lui perche non specializzato)
quando li presi ebbi una strana sensazione, mi ricordo che stavo talmente male e andai a dormire nel letto dei miei genitori (un po me ne vergogno ma mi alzai con la sensazione di svenire di estrema debolezza), la mattina seguente sembrava che stessi morendo nel letto mi contorcevo era come se fossi estremamente confuso e volevo bere parecchia acqua forse per smaltire l'antidepressivo, ripeto mi muovevo nervoso sul letto quella mattina sensazione durata 1 ora volevo gridare aiuto .......
ma tanto che ero deabilitato che non ci riuscivo nemmeno a farlo.....

questa è la mia esperienza col medico curante è stato lui a darmi il numero del psicologo con cui faro un ultima seduta martedi
(anche se mi sembra inutile l'ultima seduta) visto che l'unica soluzione che mi ha proposto e la psichiatria, anche lui mi vuole dileguare
forse con quella soluzione veloce, io cerco nelle sedute di prendere tutto quello che posso per me (un po di miglioramenti dai sui spunti li ho appresi, ora sono più disnvolto anche nelle piccole cose fare la spesa andare a un bar stare con i miei famigliari, e non avrei paura almeno sento ad affrontare un estraneo), ma mi viene da piangere forse il mio comportamento un po sulle mie gli ha dato fastido cercare di capire tutto subito e in fretta
anche se cerco di aprimi il più possibile con un sforzo immane (ho cercato di mantenere le distane per rispetto della sua professione
mai dato del tu se no cosi non impari mai nulla lo sempre presa cosi lui e li per darmi spunti per vivere meglio e non voglio considerarlo un amico, non voglio stare li nelle sedute a skerzare ma a capire me stesso, interessandomi di quello che mi dice e anche della psicologia stessa e del suo modo o tecniche per eliminare gli aspetti negativi ) .....
forse se ora avessi un lavoro i farmaci mi sarebbero utili
ma ho perso tutte le relazioni sociali e non so da dove partire
da solo e senza un gruppo di sostegno che mi riabiliti in una qualsiasi
professione non ne uscirei almeno è quello che sento ......
L'impressione che ho nelle mie sedute dico france prendi tutto quello che puoi in quei 55 minuti, guardo il paziente che precede la mia seduta realizzato li sento skerzare come amici io dico pazienza, ma mi sento male sapere quale sia la soluzione migliore per me per essere un po come lui o di chi mi sorride dicendomi andra tutto bene .....


non so le soluzioni veloci le odio non lo sento un cammino
riabilitante perche alla fine resti li in una situazione di stallo
forse chiedo troppo, forse il mio psicologo ha capito la mia situazione economica (che oltre 4 sedute sono troppe per me) , i miei vogliono la soluzione veloce ma in me sento che non puo mai funzionare
almeno nelle mie condizioni

pensieri di farla finita tranquilli non ne ho :) e non ne avro mai penso sempre che al massimo sara la mia stessa malattia a distruggermi
e non io medesimo , è una lotta continua con me stesso
avvolte vingo io altre volte mi travolgo come dei treni che mi ributtano giù io non ho una soluzione veloce al mio malessere mi spiace

non so se sia un male soffrire
se sia un male voler studiare e studiare
ascoltare musica
stare con i miei
sentirmi sereno anche se un po solo
solo allora mi sento me stesso e ho la speranza di crescere e migliorare piano piano, senza una radice che è la mia famiglia
non potro mai avere le basi psitiche per partecipare ai giochi della vita
lavoro ragazza amici


cmq avvolte ci provo gusto perche ho capito che è la mia essenza
perche dovrei soforzarmi a sorridere se nel 70% della mia vita non mi va ...... io ci provo a sforzarmi nel farlo e alla gente non piace, ma io voglio cmq bene a loro scrollo le spalle e dico che il giorno dopo mi troverai simpatico .... ^_^

la vita è difficile ma per me è più difficile lottare con me stesso



[#4]
dopo
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Gianmaria Benedetti si in effetti lo so ad esempio l'ultima seduta ho raccontato che nei mio ultimo stato di uforia in cui mi misi a studiare
per esempio psicologia neurologia e informatica per trovare una soluzione un nesso comune bene in quei giorni gli ho detto che scrivevo di continuo senza fermarmi ....... e lo fatto di proposito nel raccontarlo a lui anche a scapito di sentirmi ridicolo .....

forse hai ragione , infatti sto meglio più nella mia sensazione depressiva (dove sono molto lucido razionalizzo meglio il presente e quello che vivo intorno, in quello stato la realta non mi sembra come buttata li sui miei occhi senza soluzione, riesco a essere sereno e li anche se piccoli progetti riesco a non avere immagini mentali negative di quello stato in cui non so come faccia ma sono come immagini mentali negative che si suseguono e lunica cosa che so e che svaniscono da sole aspettando la sensazione che dicevo prima di depressione si ma di lucidita e serenita) invece in questi momenti
sono euforico volo troppo con la fantasiea e per esempio in questi giorni dove ho studiato ero incuriosito quasi in maniera esagerata (come un bambino che fantastica) di come collegare psicologia neurologia e informatica per trovare una soluzione
al mio stato (cadedo spesso in frustazine quando mi accorgevo che erano solo ipotesi e presuntuosita o superIO
che vuole solo distaccarsi dalla realta) , ho scritto tanto in quei giorni teorie ipotesi (non dimostrate naturalmente solo concetture) ma mi prendevano, alla fine della giornata ero quasi esausto ....... ed è stato quella notte che ho vissuto quel esperienza obe
che ho raccontato prima .....
forse per buttarla li sul ironico (come se fossi nella sensazione di John Nash asociale e mi rifugio nello studio
solitario per aumentare questo superIO) e forse la mia paura di essere schizzofrenico è nata da li ...... spero che sia solo paura perche ho visto quando vivevo a roma a termini persone schizzofreniche e non so ma nei miei stati di lucidita penso che non arrivero mai a quelle condizioni .... come sensazione reale intendo

la stessa cosa mi succedeva da ragazzo se ero stressato al letto avevo paralisi e allucinazioni ipnogorgiche cin sensazione di tremori e avvolte di scosse elettriche, la maggior parte quando avevo una giorno di stress fisico o mentale, alla fine quelle allucinazioni erano sempre sedie armadi che la mia mente in quella condizione elaborava prima del risveglio effettivo (forse anche per la mia miopia molto alta 12 gradi per occhio) .......

so che posso sembrare il ragazzo più sfortunato miopia esagerata carattere asociale e introverso depresso ma non mi spaventa più ormai raccontarlo ......
[#5]
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Ex utente
scusate naturalmente dello sfogo lo so che non è qui che dovrei raccontare questo ma un po mi serve anche grazie a voi di fare mente locale ....... a capire cosa voglio anche grazie a voi e a preparami a una buona e fruttifera esperienza
con il mio cammino psicoterpeutico e ora neuropsichiatrico
e rasserenarmi che tutto andra bene anche grazie al consigli del mio psicoterapeuta ^_^

che mi ha detto che ora di cambiare ^_^

volevo farvi una ultima domanda un po tecnica .... potrei dire al mio psichiatra suggeritomi di fare comunque una tac o ci sono tecniche perche lui valuti anche il mio stato fisiologico per escludere danni fisici o deterioramento ( da mia ignoranza ) da queste si capisce a cosa stia portanto il mio malessere psitico neuronale o forse e solo una mia esagerazione ipocodriaca , quado si esegue una tac o un altra tecnica per escludere determinati danni da malattie ......... non vorrei fare brutta figura magari facendo una richiesta infondata, perche so che alcune malattie degenerano parte del cervello non è tanto la voglia di sapere che male ho ma sapere se questo male che ho da 2 anni abbia intaccato fisicamente il mio cervello, perche avvolte avverto torpore al cranio quanto sto male?
e non voglio che la malattia mi privi ancora delle mie potenzialita menali

naturalmente questa domanda è solo scaturita dalla mia ignoranza ma preocupazione che il mio cervello si stia deteriorando visto che in questi due anni non riesco spesso a leggere nemmeno un libro e concentrarmi come se fossi privo di pensare ed elaborare........
[#6]
Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Le raccomando di parlare apertamente con lo psichiatra cui si è rivolto su indicazione dello psicoterapeuta , esprimendogli tutti i dubbi o le richieste, anche riguardo agli esami cui accenna. Penso che come prima cosa ha bisogno di un punto di riferimento di cui fidarsi e di ritrovare una maggior stabilità. E' normale aver paura, quando non si sa che cosa si ha, ma spesso poi le cose si rivelano meno paurose di quanto uno temeva.
In bocca al lupo.
[#7]
dopo
Attivo dal 2009 al 2017
Ex utente
grazie dottore per le vostre risposte in effetti il mio desiderio è sempre stato di non avere più quelle crisi che che mi spezzano non so come dire il continuo e la serenità che raggiungo ogni volta ......

perchè senza la serenità un uomo non può fare nulla ^_^, e quindi trovare una stabilità per progettare una vita .... un pò come fanno tutti in fondo

forse è questa la mia vera paura: che il fatto di presentarmi il psichiatra sia un modo per non continuare il cammino con me, odio
almeno a parer mio ridurre la mia psicoterapia in un numero di sedute (stabilite) come mi ha proposto dll'inizio della prima seduta
(4) e come a sempre ribadito in ogni seduta ....... alcuni miei colleghi che avevo a Roma continuavano questo rapporto .....

forse è questa la situazione che un po mi frusta ..... pensare che dopo queste 4 sedute dovrei ritornare a fare almeno a livello psicologico
tutto da me .... ma io non ne ho voglia (so della mia condizione anche economica) ma gia sapere di andare almeno 1 volta al mese penso che non mi pesi ne a me ne alla mia famiglia ......

chiedo se a livello psicoterapeutico questa mia percezione sia sbagliata ...... so che ho un caratterino un po schivo ma questo lo sempre avuto con tutti avvolte (forse è questo che non piace a lui e me scuso, ma la sento come un fatto genetico sempre avuto e che ho sempre cercato di eliminare in ogni situazione), a questo punto ok i farmaci
cosi tolgo quelle crisi ^_^, ma come faccio o come si fa a trovare un psicologo che disposto a sperimentare tutto il possibile per farmi riaccendere l'anima, come ho percepito nelle miei prime sedute, sensazione che non provavo da quando sono caduto in questo stato, che ha raggiunto il massimo culmine in quella sera dove ebi quella sensazione di obe quella sera apparte quella sensazione (penso per stress psitico ^_^) mi sentivo pieno di carica positiva e non so come spiegarlo e ad un tratto quello che avevo fatto in questi due anni me sembrato nero statico quasi assurdo.
Non voglio un psicologo che sia un babysiter o un amico non ne ho la minima
intenzione gli amici e le persone che ti vogliono bene sono altrove, e negli amici che sperimenti quello che un psicoterapeuta indirettamente ti risveglia
.... ma un terapeuta che non alzi le mani


l'ultima volta ero li sulla sua scrivania col bigliettino dello studio del neuropsichiatra, gli ho chiesto cosa si poteva fare, spunti a livello psicoterapeutico anche (avendo la netta percezione che dopo la 4 seduta non sarebbe continuato più il mio cammino ... penso che 4 sedute siano poche dopo 2 anni in cui sembra aver spento la mia anima coscienza) , ma ha scrollato le spalle come per dire questo è quello che potevo darti .......

spero che la mia cura non sia solo farmacologica (solo per eliminare le crisi --- ok questo sarebbe un gran successo ^_^) ma senza uno che ti curi anche l'anima e che non si arrendi mai mi sarebbe di grandissimo aiuto ......

chissa come si cerca un psicoterapeuta di questo tipo ..... ^_^ o forse chiedo troppo come al solito ehehehe







[#8]
Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Gentile signore. Indipendentemente da quanto emergerà dalla visita psichiatrica, non dovrebbe essere difficile avere una risposta positiva al suo desiderio di un aiuto psicoterapico più prolungato, che non è alternativo alla cura farmacologica, eventualmente. Lo discuta apertamente con l'attuale psicoterapeuta e, se lui non è disponibile, cerchi un altro psicoterapeuta. Non tutti gli psicoterapeuti fanno le stesse cose, sia per orientamento teorico che per preferenze personali. Se non ha trovato con questo la persona giusta, niente impedisce che la trovi in un altro professionista.
Cordialmete
drGBenedetti
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