Tumore occulto del seno con linfonodo positivo e linfonodo satellite negativo

Sono l'utente n. 54171 di età 55 anni. Il 7 Dicembre 2007 ho eseguito asportazione del linfonodo ascellare sn con esito: carcinoma di verosimile origine mammaria (CK7+, CK20-, GCDFP15+, recettori estrogenici + nella quasi totalità delle cellule neoplastiche, recettori progestinici+ < 5%) e asportazione linfonodo satellite negativo. Ho eseguito varie mammografie, ecografie con esame citologico di una zona dubbiosa con esito negativo, RM con m.d.c. di entrambi i seni anch'esso con esito negativo. Il chirurgo mi ha consigliato una linfoadenectomia del cavo ascellare e una successiva monitorizzazione del seno interessato con esami diagnostici ogni sei mesi. Ancora non abbiamo parlato di terapie farmacologiche - terapeutiche finchè non verranno asportati questi linfonodi ed esaminati. Chiedo un consiglio . Grazie infinite e a presto.
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Gentile Utente,
anche se non molto frequenti, sono segnalati casi in cui si trova prima la localizzazione secondaria (linfonodale o in altri organi), senza evidenza del tumore primitivo (neoplasia a sede primitiva occulta).
Solitamente nei casi di metastasi ascellari senza evidenza di tumore primario è indicata la dissezione ascellare totale dell’ascella in blocco con il prolungamento ascellare della mammella, e si potrebbe valutare una radioterapia sulla mammella, tenendo presente che la radioterapia comprenderà l’intera mammella fino alla dose di 60 Gy con inoltre una terapia sistemica precauzionale, stante anche la positività recettoriale.
Non sarebe male valutare di eseguire unostudio sistemico oltre che locoregionale.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti
Dr Alessandro D'Angelo

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Nonostante un estensivo work-up diagnostico, soltanto per il 20% dei pazienti con tumore a sede primitiva ignota è possibile identificare la sede del tumore primitivo.
Il che vuol dire che gli studi hanno riportato che l' 80 % dei casi rimane senza una diagnosi certa.
Nel Suo caso però è MOLTO probabile che si tratti di un tumore primitivo della mammella.
Concordo con il collega D'Angelo sulla necessità di uno svuotamento ascellare comprensivo del quadrante S.esterno dove hanno sede buona parte dei carcinomi occulti.

Cordiali saluti
Salvo Catania
www.senosalvo.com

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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Utente
Utente
La ringrazio della risposta; gradirei conoscere il significato dello studio sistemico oltre che loco regionale. Vorrei sapere se, dovrò sottopormi a cure di chemioterapia. In attesa, ringrazio e invio cordiali saluti.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Studio sistemico vuol dire stadiazione della malattia per mezzo delle indagini su polmone fegato e ossa.
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Mi permetto di esplicare ulteriormente:
- scintigrafia ossea
- rx torace
- ecografia epatica
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Attivo dal 2006 al 2008
Oncologo, Medico legale
Gentile utente

solitamente la chemioterapia si effettua anche in stadi iniziali

della lesione neoplastica.Importante e' la valutazione della

malattia oltre al coinvolgimento dei linfonodi valutabile dopo

biopsia



DOTT.VIRGINIA A.CIROLLA
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Utente
Utente
Ringrazio infinitamente. a presto
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Gentile utente,
non ho capito se è in programma o no , come suggerito dal chirurgo con il quale concordo, lo svuotamento del cavo ascellare.

Se vuole consultare informazioni ulteriori che presentando alcune analogie con il Suo caso, può leggere su questo stesso forum

https://www.medicitalia.it/consulti/oncologia-medica/5224-carcinoma-primitivita-ignota.html

che come può verificare procede senza problemi a distanza di tempo dalla scoperta del tumore a sede ignota.
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Utente
Utente
Gentile Dottore, la ringrazio ancora e la informo che il 30.01.08 ho avuto la reincisione ascellare sinistra. linfoadenectomia ascellare 1° 2° 3° livello. Revisione emostasi. Exeresi nel quadrante infero esterno della mammella sinistra di linfonodo intramammario segnato con carbone, risultato negativo all'analisi istologica intraoperatoria. Non ho subito l'asportazione del quadrante sinistro esterno. Alla mia dimissione il chirurgo mi ha prescritto NOMAFEN 20 che ho già iniziato a prendere.Secondo Lei sarebbe stato opportuno oltre lo svuotamento ascellare amche il quadrante esterno sinistro? Se i linfonodi ritultassero positivi che cura potrei fare? Toglierebbe anche il seno? Che statistiche ci sono in merito a eventuali metastasi? Premetto che ho esguito prima dell'intervento: TAC, Scintigrafia ossea con risultati negativi.
La ringrazio infinitamente se, potrà rispondermi. A presto
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61

Gentile ujtente tra i tumori con sede primitiva ignota il caso in questione appartiene ad un sottogruppo a prognosi più favorevole.

Le raccomandazioni terapeutiche per il trattamento del tumori a sede primitiva ignota si basano su un livello di evidenza 3 e le opzioni terapeutiche disponibili possono essere considerate appropriate per uso clinico individualizzato o, in altri casi, sperimentali.

Al fine di operare la scelta terapeutica ottimale, questi tumori sono stati divisi in due categorie: un sottogruppo con prognosi favorevole ed un secondo sottogruppo con prognosi sfavorevole.

In alcuni casi del primo sottogruppo é possibile individuare uno specifico approccio terapeutico, potenzialmente in grado di ottenere un eccellente risultato terapeutico.
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Utente
Utente
Grazie per l'immediata risposta, le comunico che Le farò sapere ulteriori notizie. A presto.
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Utente
Utente
Gentile Dottore,
la ringrazio nuovamente e la informo che in data 30 u. s. ho subito la dissezione ascellare sin. I - II - III livello con esito istologico negativo. L'equipe che ha seguito l'intervento ha consigliato l'effettuazione di una cura ormonale "Nomafen 20 mg Tomaxifene citrato" e l'inserioento nella procedura di follow up stretto presso il C.S.P.O. di Firenze. Ritiene corretta e sufficiente tale procedura?
La ringrazio ancora. A presto
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Sicuramente il fatto che ci fosse l'interessamento di un solo linfonodo metastatico è una buona notizia e ritengo corretto
l'approccio terapeutico globale del C.S.P.O. di Firenze che è un ottimo centro.

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Utente
Utente
La ringrazio della sua disponibilità, le comunico che, dopo consiglio familiare ho eseguito il test dei marcatori C.E.A. e C.A 15 - 3. I risultati sono così: CEA, normale fino a 3,0: a me il risultato é 5,6;
CA, normale fino a 27:, e per me il risultato è 4. Di conseguenza il marcatore CEA é lievemente più alto. La prossima settimana farò la PET. Se la PET risultasse megativa posso continuare tranquillamente a fare la terapia ormonale come sto facendo?,(con controlli - follop stretto) oppure dovrei fare una terapia chemioterapica e radioterapica? La ringrazio nuovamente se potrà rispondermi, in attesa le auguro una buona giornata.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
I valori dei markers che riferisce non destano preoccupazioni.
La scelta della terapia la deve fare il Suo oncologo : impossibile
tramite Internet.