Metastasi epatiche provenienti da tumore al seno

Sono disperato.Mia madre operata al fegato nel2006 all'IEO si e' sempre dimostrata di fibra forte,particolarmente rispondente alle cure,e così ha combattuto con metastasi ossee ed ancora metastasi epatiche.All'inizio del 2011 aveva avuto una ripresa della malattia ma sottoposta a chemioterapia con Carboplatino+Taxere aveva mostrato notevoli miglioramenti,in particolare numerosi valori epatici risultati da analisi del sangue continuavano a salire nonostante terapie disintossicanti!sospesa la chemio ma non riscontrati miglioramenti si era deciso di riprendere la cura sempre con Carboplatino e poco a poco i valori miglioravano,la malattia regrediva.I valori rientrati perfettamente nella norma,sembrava fosse rimasta una o comunque qualche piccola lesione sempre localizzata al fegato(+alcune ossee).Inspiegabilmente secondo me,i medici hanno optato per una sospensione della cura sostendo che non si puo' perennemente sottoporre a chemio un paziente.Hanno fatto passare oltre2mesi e la situazione e' peggiorata drammaticamente,una ripresa della malattia ha portato ad un referto che parlava di presenza di innumerevoli lesioni in ogni segmento del fegato accompagnato da un medesimo esito a livello osseo.I valori hanno ripreso a peggiorare velocemente, avviata nuovamente la chemio terapia con Cis-platino(i medici hanno giustificato il cambiamento di farmaco affermando che se c'era stata ripresa della malattia,il tumore aveva smesso di reagire a quel farmaco!Secondo voi la ripresa non è attribuibile alla sospensione della cura?)ed effettuato solo un ciclo di 3 giorni consecutivi,non si era notato nessun miglioramento.Dopo 20 giorni (periodo interposto tra un ciclo e l'altro)le analisi hanno mostrato valori ancora piu' alti fino a livelli che pregiudicavano a detta dei medici la possibilita'di procedere con la chemio(la ggt era arrivata ad 800).Deciso di ritardare il2°ciclo di chemio venne ripresa terapia di disintossicazione(TAD+EPARGRISEOVIT)ma dopo pochi giorni la ggt era arrivata a 1240. Dopo un consulto,i medici,supposto che il peggioramento dei valori non dipendesse dalla tossicita'del fegato ma dalla malattia,hanno deciso di procedere con il2°ciclo, e quindi 3 giorni consecutivi di Cis-platino,ma rieffettuate le analisi, la ggt era arrivata a 3500 ed i marcatori:
CEA 2727.00 ug/ml Non Fumatori: 0 - 3.0
CA 19-9 (GICA) 7.99 Ul/ml 0,00 - 40,00
CA 125 98.43 U/ml * 0,00 - 33,00
CA 15-3 366.79 U/ml * 0,00 - 30,00
Ho deciso di andare a parlare coi medici.Ciò che mi hanno detto e' stato terribile,mi hanno detto che non c'e'piu'niente da fare,non La sottoporranno piu'a chemio perche'i valori sono troppo alti,c'e' stata un'esplosione di malattia che purtroppo non e'piu'controllabile,bisogna solo aspettare ed accettare che se ne vada.Sara'solo effettuata una terapia di supporto con tad epargrisovit ed urbason per alleviare il dolore.Esiste ancora un tentativo,un'ultima prova da fare?Vi prego io e mia sorella abbiamo bisogno della nostra mamma.Aiutatemi vi prego
[#1]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

la rotazione dei chemioterapici è da considerarsi corretta in virtù della resistenza che le cellule malate possono presentare nella successione dei trattamenti e nella progressione di malattia. La condizione clinica descritta è purtroppo assai seria. Si potrebbe tentare una terapia di supporto molto energica per tentare di migliorare la funzionalità epatica ed a seguire intraprendere un nuovo trattamento chemioterapico con farmaci che non siano stati impiegati in passato abbinati ad ipertermia. Ovviamente si debbono valutare anche le condizioni generali della paziente oltre nuovi esami ematochimici.

Cari saluti

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/