Il test, questa volta scientifico ed ho fatto pertanto le analisi del sangue

Gentili Dottori, vi scrivo per chiedervi delle informazioni riguardo ad alcuni dubbi che ho sulle intolleranze alimentari. Dunque, l'estate scorsa (ma più precisamente da circa un anno e mezzo ad episodi alternati) ho accusato dei disturbi vari, evidentemente mangiando determinati cibi. In particolar modo, oltre ad avvertire malessere in generale, frequenti mal di testa, inappetenza e mal di stomaco, stavo male di pancia più e più volte al giorno. Inizialmente, come primo test per le intolleranze, feci quello non scientifico (non essendo a conoscenza di questa cosa) dal quale risultarono moltissime intolleranze, tra cui quella alla farina. Il mese scorso, dopo essere stata a dieta ferrea per almeno 4 mesi (nonostante sia già sottopeso), a base dei cibi pochi cibi a cui non ero intollerante, ho ripetuto il test, questa volta scientifico ed ho fatto pertanto le analisi del sangue. Queste avevano dei valori normali, borderline, positivi, e molto positivi. Per esempio ho un'intolleranza all'albume dell'uomo con un valore di 60, quindi molto positivo, mentre al latte di mucca di 50 (sempre molto positivo secondo la dicitura delle analisi). Ma l'intolleranza al glutine e alla farina di frumento è stata confermata anche in questo caso, però con un valore di 20 (quindi positivo). Ora, dal momento che non sono intollerante alla farina di grano duro, che però so che contiene molto glutine, com'è possibile questa cosa? Inoltre avrei un'altra domanda: è possibile che io sia celiaca nonostante la mia intolleranza al glutine abbia un valore di 20 che non è il massimo e nonostante non sia stata rilevata alcuna intolleranza al grano duro? Perché da più di quattro mesi, a parte qualche piccolo strappo, sto mangiando alimenti senza glutine, ma mi trovo in difficoltà, perché per esempio molti alimenti per la colazione pur essendo senza glutine, sono comunque a base di latte o uova, oppure pur essendo senza uova sono a base di farina di frumento, e mi ritrovo quindi a evitare di mangiare un sacco di cose, mentre magari non si tratta di celiachia. Vi pongo questa domanda anche perché se ci potesse essere una risposta sicura, preferirei evitare di fare una gastroscopia, di cui ho un po' timore. Infine un'ultima domanda: se nel test per le intolleranze, un alimento risulta con un valore normale, è possibile comunque che ci sia un'allergia? Oppure sono due cose nettamente diverse?in altre parole se c'è un allergia, nel test per le intolleranze deve risultare necessariamente una forte intolleranza? Ve lo chiedo, perché ero sicura di essere allergica alle fragole, ma poi è uscito un valore normalissimo, almeno nelle intolleranze alimentari. Vi ringrazio per l'attenzione e spero in una Vostra risposta al più presto. Cordiali Saluti.
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Allergologo attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
Gentile utente,
allergia e intolleranza sono due cose distinte. In generale, è possibile indagare le allergie "ad ampio raggio" (nel senso che si può testare praticamente qualsiasi alimento) con test cutanei, esami del sangue, test di provocazione orale; è possibile indagare le intolleranze con pochi esami del sangue e strumentali unicamente per la diagnosi dell'intolleranza al lattosio e la celiachia.
Dal Suo racconto si può solamente intuire a quale tipo di test si è sottoposta; inoltre non ne specifica i risultati.
Considerato che l'interptretazione degli esami allergologici risulta talora molto complessa (non escludo che possa esserlo anche nel Suo caso) e comunque deve restare sempre fortemente agganciata alla storia clinica, posso solo consigliarLe un'attenta valutazione specialistica - in tempi brevi, dato che riferisce franca positività di "test scientifici".
Saluti,
[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore, La ringrazio per la sua risposta. Vorrei chiarire che il test che ho fatto consisteva in un prelievo del sangue e riguardava circa duecento alimenti.I risultati erano i valori numerici che ho elencato sopra (da 20 in poi si trattava di intolleranza vera e propria, mentre al di sotto di 20 erano valori normali o borderline) Ma dal momento che 20 come risultato al test per il glutine non era il massimo della positività, avendo infatti un risultato di addirittura 60 per l'albume d'uovo, mi chiedevo appunto se ci potesse essere il rischio di celiachia, oppure se si trattasse di una lieve intolleranza al glutine, anche perché quest'intolleranza non è stata riscontrata per esempio nel grano duro, che comunque è ricco di glutine.
Grazie per l'attenzione
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Allergologo attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
Verosimilmente, il test che ha fatto è privo di valore scientifico. Faccia conto di non averlo eseguito; per conferma, se vuole, potrà portarlo in visione all'allergologo che la visiterà.
Saluti,
[#4]
dopo
Utente
Utente
Quindi le analisi del sangue che testano molti alimenti non hanno valore scientifico? Dunque per essere sicura dovrei fare dei test allergici o quelli che ha suggerito sopra, li fanno anche negli ospedali?
Grazie mille ancora
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Allergologo attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
«Quindi le analisi del sangue che testano molti alimenti non hanno valore scientifico?». Non ho detto questo, la quantità degli alimenti testati non c'entra. L'attendibilità dei test riguarda il principio e la metodica.
Le ripeto che Le conviene sottoporsi ad una visita prima di eventuali altri esami (questo potrebbe anche essere sufficiente, con l'ausilio dei test "validi" che ha già eseguito, perché è probabile che abbia già fatto anche dei dosaggi di IgE specifiche, ma il tutto deve essere valutato dallo specialista).
Saluti,
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